Scuola, i dubbi dei genitori a Frasso T. - 07-11-02 - da Il Sannio Quotidiano

 

Frasso Telesino: Scuola, i dubbi dei genitori

Pubblicato il 07-11-2002

 

La relazione del dirigente dell’ufficio tecnico sul plesso di corso Calandra fa scattare l’allarme Certificata l’idoneità statica. L’appello al sindaco di continuare le indagini con il Genio Civile e i Vigili del fuoco

 

Scuole riaperte a Frasso Telesino, ma solo il 20 – 30% dell’utenza ha usufruito, ieri, degli spazi dell’istituto “San Giovanni Bosco” in corso Amedeo Calandra. Motivo della defezione in massa dalle lezioni: i timori per l’insicurezza dello stabile dopo il terremoto del 31 ottobre scorso.

E nemmeno le rassicurazioni arrivate dal sindaco, Enrico Spagnolo e dal responsabile dell’ufficio tecnico, Domenico Cimmino, nel corso di un’assemblea con i genitori che si è tenuta nel pomeriggio di martedì, sono riuscite a fugare le perplessità.

Anzi, sono servite ad aumentare i dubbi sulla stabilità dell’edificio al punto che, diversi genitori (la maggioranza stante la valutazione sugli alunni che ieri mattina hanno partecipato alle lezioni) hanno sollecitato il sindaco a chiedere un approfondimento di indagine sul fabbricato ai tecnici del Genio Civile e a quelli dei vigili del fuoco.

 

Ma a quanto pare questa ipotesi non sarebbe ben gradita al vertice dell’amministrazione. Stando a quanto raccolto tra i partecipanti alla riunione, il sindaco avrebbe avanzato delle perplessità, in merito ai derivanti tempi prolungati di chiusura dell’edificio per consentire aggiuntive verifiche.

 

E’ stato chiesto il certificato di agibilità della struttura; in sua sostituzione sarebbe stato prodotto quello di staticità. E la domanda che ci si pone a Frasso è scontata: esiste o non questa attestazione? Nella sua relazione tecnica, Cimmino presenterebbe la scuola elementare e media come un edificio multipiano in muratura tradizionale, realizzato nei primi anni ’60, quando il territorio di Frasso Telesino non era stato ancora dichiarato sismico (è stato inserito nello speciale elenco dei Comuni a rischio, dopo l’evento dell’ottanta).

 

Lo stabile, dunque, non sembrerebbe in regola con la normativa antisismica. E in più, il dirigente dell’ufficio tecnico sembrerebbe confermare, l’inesistenza di un adeguato sistema di sicurezza: assenza di vie di fuga, mancanza di porte antipanico e di una scala di sicurezza di supporto all’esistente per l’evacuazione, in caso di pericolo, dai piani alti. L’edificio ha retto bene alle scosse.

 

Nella relazione tecnica si farebbe riferimento a lesioni che non costituirebbero, nell’immediato, una situazione di pericolo. Per far fronte ai deficit di sicurezza presenti nei piani alti, si sarebbe deciso lo spostamento di due classi (una quarta e una quinta) negli ambienti della Materna. Ma anche su questa soluzione si registrano i dubbi dei genitori degli alunni. In caso di rischio, si chiedono, l’ammasso di tanti bambini in una sola area, non costituisce un ulteriore elemento di apprensione?

 

Un edificio, quello di coso Calandra, che già qualche tempo fa era balzato alla ribalta della cronaca per una storia di amianto riscontata nelle pluviali di eternit. L’accertamento dell’Asl ha obbligato la rimozione della sostanza, cosa che ancora non è stata fatta. La domanda che si pongono i genitori di Frasso Telesino e che noi giriamo al sindaco è la seguente: “Perché c’è così scarsa attenzione per la sicurezza degli scolari?”