Edilizia scolastica: maggiore lungimiranza- 15-11-02 - da IL Sannio Quotidiano |
da Il Sannio quotidiano del 15 novembre 2002.
TELESE T. / Una riflessione intorno alla questione del plesso del viale Minieri
Edilizia scolastica, Carlo Franco invita ad una maggiore lungimiranza.
di Pasquale Carlo
Un discorso dal tono pacato, costruttivo. E' quello che si registra dalla voce di Carlo Franco in merito alla problematica inerente l'edificio che ospita le attività della Scuola Elementare. Il consigliere, Indipendente di Sinistra, è tra i quattro consiglieri di minoranza che hanno sottoscritto l'interrogazione rivolta al primo cittadino ed altri rappresentanti dell'esecutivo telesino sempre in materia di edilizia scolastica.». Un'interrogazione 'serena' - sintetizza Franco - che tocca aspetti che interessano non poco questa struttura scolastica telesina ed in cui si chiedono lumi circa l'ampliamento, la staticità...
Ma è questo un punto di partenza - suggerisce - anche per un altro tipo di discorso che deve indurci ad importanti riflessioni». Franco, infatti, ritorna anche su alcune dichiarazioni rilasciate proprio dal sindaco Giuseppe D'Occhio che ha ricordato, qualche giorni addietro, dei 4,5 miliardi spesi proprio in materia di edilizia scolastica.
«E' vero e di questo onestamente, si deve darne atto. Resta il fatto – illustra – che sono stati spesi 'all'italiana'». Pienamente condivisa, dal consigliere, anche l‘idea di una 'cittadella scolastica'.
Ed in merito Franco ricorda che non molto tempo addietro (circa due anni fa) furono proprio lui ed il consigliere Giovanni Lavorgna (all'epoca Franco era parte del gruppo consiliare 'Ds -Indipendete Popolare') ad accompagnare il sindaco D'Occhio ad un incontro con il presidente della Provincia, Carmine Nardone. Un progetto pienamente condiviso: del resto se ne ha conferma anche da un preciso episodio. Franco fa un passo indietro e ricorda la seduta del Consiglio comunale svoltasi il 2 luglio 2002. «Vale a dire - illustra - la riunione in cui venne discusso proprio l'ampliamento dell'edificio di viale Minieri».
E la delibera consiliare n. 33 venne votata da dieci consiglieri di maggioranza, contando tre astensioni (Lavorgna, Carofano e Serafini) ed un voto contrario: quello di Franco». In quella sede - ricorda - mostrai la mia contrarietà non tanto perché non condividevo le esigenze che giungevano dal versante scolastico. Il mio 'no' nasceva da una precisa riflessione riportata anche dai verbali della seduta. illustrai che la maggior parte delle scuole dell'obbligo sono ospitate in strutture ubicate a piano terra e primo piano». Non condiviso, dunque, la creazione di un secondo piano, anche se riservato solamente agli uffici.
Ma la contrarietà nasceva da un preciso invito: «Perché non pensare a delocalizzare, anche se solo in parte, una struttura con grandi lacune dal punto di vista degli spazi necessari per fare attività scolastica?». Una riflessione supportata anche da un dato di fatto: la popolazione scolastica telesina, contrariamente a quanto si registra in altre realtà, è in aumento. Ovvio, dunque, che problemi di spazio - in una struttura che già oggi segna diverse lacune - si ripresenteranno nuovamente fra qualche anno.
«Una situazione che richiedeva, e richiede ancora oggi, un atto di coraggio per iniziare a fare discorsi più costruttivi e lungimiranti: ecco perché sono pienamente convinto che questo plesso di viale Minieri nel futuro dovrà assolvere ad altre funzioni».
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