Per i bambini dobbiamo fare di più - 05-11-02 - Fulvio Del Deo

 

 
Non abbiamo fatto abbastanza per proteggere i nostri bambini.
 
Qual voce è più autorevole di quella del nostro stimatissimo Presidente della Repubblica? Una voce che ci pone nudi davanti allo specchio: non abbiamo fatto abbastanza!
 
Fa male ammetterlo, ma è la pura verità. E' una verità che ci strazia quanto quella lunga teoria di bare bianche: un'immagine che non cancelleremo mai più dalla nostra memoria. E' difficile accettarlo, ma è proprio così: abbiamo permesso che altre cose avessero la priorità sulla vita dei nostri piccini. Magari abbiamo pensato al superfluo e all'inutile, dimenticando il nostro primo dovere.
 
Eppure siamo tutti coscienti del carattere irrequieto della nostra amata terra, della sua natura geologica, e sappiamo bene che l'assetto tellurico di un territorio non è una realtà statica, ma è un processo in continua evoluzione, soggetto a fenomeni geodinamici il più delle volte del tutto imprevedibili.
Per questo siamo doppiamente colpevoli.
 
E' nostro dovere far valere il diritto alla sicurezza per noi e per i nostri bambini.
 
Il presidente dell’istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Enzo Boschi, in un'intervista al quotidiano Repubblica ci mette in guardia: “Le persone che rischiano la vita hanno il diritto ed il dovere di far sentire la loro voce.
 
La gente deve mettere i sindaci, gli assessori, i presidenti delle Regioni davanti alle loro responsabilità.”
 
La mappa delle zone a rischio sismico in Italia non ci rassicura né ci esclude, purtroppo, dalla possibilità di catastrofi come quella occorsa a San Giuliano di Puglia. La Campania si trova nella fascia medio alta, con il 67,5 % di rischio sismico. Per tutta risposta, apprendiamo che, per la maggior parte delle scuole italiane, non è stata effettuata alcuna perizia recente o che non è stata effettuata affatto. E' raccapricciante!
 
Fortuna ha voluto che nella nostra Scuola Elementare si siano fatti lavori di ristrutturazione proprio di recente: lavori che, fra l'altro, hanno portato a galla vecchi problemi di staticità fino a ieri ignorati e oggi risolti, a quanto si dice.
Fortuna ha voluto che qui da noi la scossa del 31 ottobre si sia avvertita lievemente. 
Fortuna ha voluto che, nonostante il cantiere ancora aperto e la mancanza della scala di sicurezza, i nostri bambini siano usciti tutti ordinatamente, secondo il Piano di Evacuazione elaborato dalla nostra instancabile Direttrice e collaudato più volte.
 
Così, fortuna su fortuna, ne siamo usciti illesi.
Ma è impensabile continuare a sfidare la fortuna.
 
La nostra Piccola Comunità, come ribadito dal nostro Sindaco, vuol essere una realtà aperta, lo s'insegna fin dalla scuola materna: "No alla tolleranza - Sì alla convivenza democratica".
 
La nostra Cittadina è nata per dare il benvenuto a tutti: vi è approdata gente dai Comuni limitrofi, dal Sud o dal Nord Italia; i Rom si sono fermati; i Nordafricani hanno imparato a parlare dialetto meglio di noi; i Romeni si sono sentiti finalmente a casa; i Napoletani (come il sottoscritto) hanno smesso di aver nostalgia del mare ecc.. 
 
A nessuno è stata mai sbattuta una porta in faccia e ciascuno si è sentito libero di offrire il proprio contributo, allo scopo di forgiare tutti insieme un'identità comune. Tutto ciò ha del prodigioso e possiamo toccarne con mano i frutti tutti i santi giorni. Questa è una ragione in più per cui risulterebbe imperdonabile una qualunque leggerezza nei confronti del nostro futuro, dei nostri figli.
 
Dopo aver compiuto questo prodigio, noi non vogliamo mai più dirci:
"Non abbiamo fatto abbastanza!", guardandoci allo specchio.
 
Perciò, in qualità di cittadini comuni, frutto di questa bellissima Comunità, esigiamo
completa e certificata sicurezza per gli utenti tutti della nostra Scuola Elementare.
 
Fulvio Del Deo
 

 

 

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