Fuck attack in Iraq - 26-03-03 - Gruppi di sinistra

 

 

Studenti in movimento – csa depistaggio – c.u. saperi liberi – giovani comunisti – sinistra giovanile – P.R.C. – D.S.

FUCK ATTACK IN IRAQ

La guerra è iniziata. Nonostante i continui appelli da parte della comunità internazionale e nonostante l’opposizione da parte della società civile mondiale, gli Stati Uniti, spadroneggiando nello scenario internazionale, hanno fatto valere i propri interessi. E’ impensabile che un paese che continua a dichiararsi democratico e per la ”libertà duratura”, scavalchi le posizioni di organismi come l’ONU (utilizzato negli anni scorsi per muovere guerra alla Serbia e poi all’Afghanistan). Bush ha tentato di illudere l’opinione pubblica con farneticanti dichiarazioni di possibili alleanze tra Bin Laden e il governo di Saddam Hussein e fomentando questa guerra con il pretesto di mettere fine alla dittatura irachena in nome di una fantomatica libertà.

In realtà l’unico obiettivo e il petrolio dell’Iraq: gli USA, che vivono da circa due anni una forte crisi di produzione energetica, hanno bisogno di altre fonti petrolifere per i prossimi decenni. Senza farsi false illusioni su governanti che si professano portatori di pace, paesi come la Francia hanno interessi ad ostacolare l’intervento militare per difendere i propri investimenti in Medio Oriente. Secondo le dichiarazioni del Dottor Traynor della Deutsche Bank, uno dei maggiori analisti dell’industria petrolifera, la ExxonMobil (Esso), la più grande ed influente compagnia degli Stati Uniti a livello politico, sarà quella che più di tutte le altre trarrà enormi vantaggi da un eventuale cambiamento di regime in Iraq.

E GIUSTO SACRIFICARE MIGLIAIA D1 VITE UMANE SOLO PER INTERESSI

DI PICCOLE ELITE?

E’ necessario opporre alla guerra globale permanete una mobilitazione infinita che sappia coinvolgere tutti i soggetti sociali ( le lavoratrici e i lavoratori, i precari e i disoccupati, gli studenti, gli immigrati...) cioè tutti coloro che vivono quotidianamente gli effetti nefasti delle politiche liberiste e guerrafondaie.

Inoltre, invitiamo tutta la società civile a mobilitarsi affinché si avvii un processo di smantellamento di tutte le basi Nato e U.S.A. presenti sul territorio italiano, che rappresentano un grave pericolo per l’incolumità di tutti/e a causa della provata presenza di armi nucleari di distruzione di massa (targati "made in U.S.A.") e testate missilistiche all’uranio impoverito.

L’ ITALIA NON E’ ZONA DI GUERRA VIA LE BASI NATO E U.S.A. DALLA NOSTRA TERRA!

Sabato 29 Marzo ore 9.00 – Piazza Roma - Benevento