Via Udine, Rifondazione attacca il Comune - 31-03-03 - da Il Mattino

 

 

TELESE TERME

Frana via Udine Rifondazione attacca il Comune

 

Nuovo intervento sulla voragine che, proprio un anno fa, si è aperta in via Udine a Telese. Nei giorni scorsi c’era stato un intervento dell’assessore Salvatore Verrillo.

 

Ora prende la parola Eduardo Di Mezza di Rifondazione comunista. «Intervengo - scrive Eduardo Di Mezza - per fare luce sull´operato obliante dell´Amministrazione Comunale e per esprimere con ponderata fermezza piena solidarietà al Presidente della Provincia Nardone.

 

È necessario sottolineare che l´onestà politica, la correttezza istituzionale e le indubbie capacità amministrative sono state adoperate come linee guida di un percorso di progressiva crescita dell´intera realtà sannita.

 

Mi preme ricordare che la voragine di via Udine, rappresentando di fatto un vuoto incolmabile nella coscienza civile dell’amminstrazione locale, è solo la punta dell’ice-berg di un potenziale stravolgimento degli equilibri geologici del nostro territorio. Per quanto mi riguarda, il Partito di rifondazione comunista è ben lieto di ragionare con serietà e continuità (e non per convenienze temporanee) di argomenti inerenti la causa urbanistica.

 

Voglio,inoltre, ricordare che il Partito di Rifondazione comunista, nelle ore successive all’accaduto, scese in campo con la mobilitazione di esponenti di partito a livello regionale e, addirittura, con una interrogazione parlamentare dell’on. Nichi Vendola.

 

A livello locale presentammo una interrogazione al sindaco e avanzammo la richiesta di convocazione di un Consiglio Comunale in sessione d’urgenza. Chiedemmo, inoltre, che venissero sospesi cautelativamente tutti i cantieri aperti nelle zone a rischio».

 

«L’amministrazione - prosegue Eduardo Di Mezza - ad oltre un anno di stanza è più impegnata che mai a sfornare licenze edilizie sull’area Lagni, nonostante è ben noto che in quella zona la falda superficiale è profonda appena 1,5 metri e che ancora fino a non molti anni fa vi erano sorgenti poi ostruite e a poche decine di metri».

 

Di Mezza poi nella nota pone una serie di domande agli amministratori, ricordando in particolare la discussione che su questa frana s’è tenuta in consiglio comunale, le discussioni con gli alunni del liceo sciertifico sugli sviluppi eco.compatibili e gli interventi di Vendola che poneva in guardia la cittadinanza da possibili infiltrazioni malavitose.