A Sua Eccellenza Arcivescovo di Benevento - 18-02-03 - Rita Marinaro |
Lettera aperta
A Sua Eccellenza Arcivescovo di Benevento
Eccellenza, la guerra in Iraq diventa sempre più vicina, sempre più concreta. Nonostante gli sforzi enormi di tanti uomini e donne in tutto il mondo, i signori della guerra sono sempre più decisi e convinti che sia l’unica strada per battere il terrorismo e riportare “la democrazia” in una terra martoriata.
Mi rivolgo a Lei perché convinta che nel Suo cuore e nella Sua mente, come in quella del Papa e di tanti cattolici nel mondo, ci sia la convinzione che mai la guerra possa essere usata come strumento per derimere conflitti o peggio ancora per cambiare i governanti che non ci piacciono di qualunque Paese nel mondo, fosse pure un dittatore sanguinoso e cinico come Saddam Hussein.
Ci hanno insegnato che in democrazia è il popolo che si sceglie i governanti, ma noi occidentali non stiamo dando al popolo iracheno la possibilità di crescere nella ricerca della libertà e della democrazia. Al contrario, questa voglia di guerra ad ogni costo avvicina sempre più il popolo iracheno al suo Presidente aguzzino; oppressi ed oppressore diventano alleati nei confronti del nemico occidentale che vuole bombardare le loro terre, uccidere civili inermi, distruggere case, scuole, ospedali per appropriarsi dell’unica ricchezza di questo paese: il petrolio.
Questa guerra rischia di scavare un solco insormontabile, di alimentare odio ed intolleranza, di dividere inesorabilmente i popoli del mondo in due categorie: quella occidentale che accrescerà sempre più la convinzione che deve difendere il proprio conquistato benessere con ogni mezzo, quella delle popolazioni dei paesi cosiddetti “terzi” costretti ad essere sempre più assoggettati e a diventare strumenti per la soddisfazione dei crescenti bisogni delle popolazioni dei paesi “ ricchi e civili”.
Noi che crediamo fermamente che la costruzione di un mondo diverso è possibile, che crediamo nella solidarietà, nella fratellanza, nel rispetto reciproco delle diversità, che crediamo che le risorse del pianeta terra potrebbero, se solo suddivise equamente, dare benessere e libertà a tutti i popoli, noi che crediamo nella giustizia e nell’amore abbiamo il dovere di fermare questa guerra. Eccellenza, io assieme a tanti altri cittadini di Benevento, Sabato 15 febbraio sono andata a Roma a manifestare per la giornata mondiale per la pace contro questa e tutte le guerre che insanguinano l’umanità.
E’ stata una giornata bellissima: tanti, milioni di uomini e donne diversi, cattolici e laici, esponenti di partiti, sindacati, associazioni, comunità intere, tutti con una sola voce: siamo contro questa guerra senza se e senza ma.
Questa ricchezza di diversità che assieme, in tante parti del mondo sta cercando di far crescere una coscienza diffusa di pace e giustizia dovremmo costruirla anche in questa nostra città dove sono ancora troppo pochi i simboli ed i messaggi di pace. Non dobbiamo avere paura di contaminarci, ma avere la convinzione che tutti noi assieme, questa guerra possiamo fermarla.
Allora Eccellenza, io che cattolica non sono, le chiedo un gesto, una parola autorevole.
Portiamo dentro ma soprattutto fuori dai nostri soliti luoghi le nostre ragioni. Usciamo dalle parrocchie, dalle sezioni, attraversiamo le strade, occupiamo le piazze per raggiungere ogni persona in ogni angolo della città.
Invitiamo tutti ad appendere la bandiera arcobaleno della pace ad ogni balcone e finestra, pratichiamo la nostra volontà di pace nella maniera più visibile possibile.
Sono convinta che se tutte le nostre voci si solleveranno forti e chiare, i nostri governanti dovranno tenerne conto e questa guerra non ci sarà. E’ su di noi costruttori di pace che spera il popolo iracheno e sperano i tanti popoli che subiscono guerre nel mondo.
Incontriamoci Eccellenza. Grazie Rita Marinaro Segretaria del Circolo di Rifondazione Comunista Esponente del Laboratorio contro le guerre
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