Sindaco, l’altro giorno nel riordinare i cassetti mi è venuto tra le
mani il tuo programma elettorale, incuriosito ho voluto rileggerlo per
constatare se ne ricordavo bene i contenuti e nel contempo verificare
quali opere o progetti esposti siano stati realizzati o in fase di
realizzazione. Già dalle prime pagine mi accorgo (anche se dai
l’impressione di progettualità e dinamicità elevata) che di quel
progetto è stato realizzato ben poco, di visibile allo stato attuale,
c’è solo il tetto sulla cappella della Madonna di Pompei (Madonnella),
lasciando la rimanente struttura in completo abbandono, esposta agli
eventi atmosferici che ne accelerano il già avanzato stato di degrado.
Era previsto il ripristino della festa in suo
onore, insieme a quella di S.Dionigi sia per riprendere la vecchia
tradizione (patrimonio di storia), sia per rivitalizzare le frazioni e
creare centri di aggregazione, come esposto nel tuo programma, di
questo niente si è fatto.
Proseguendo la lettura parli di zona industriale che va regolarizzata
facendola crescere in base alle esigenze della comunità,
compatibilmente con le esigenze agricole della zona. Non so
esattamente che occupazione danno questi insediamenti, dalla quantità
e dalla grandezza di alcuni devo presumere che occupino perlomeno un
migliaio di maestranze.
Non mi risulta che ci sia una grossa occupazione di nostri compaesani,
perlomeno non è richiesto personale specializzato e qualificato
(ingegneri, geometri, ragionieri, periti meccanici o elettrici ecc.ecc)
di cui la nostra comunità abbonda, i quali sono costretti a rimanere
inoperosi per molto tempo in attesa di un impiego, a meno ché non
decidano di trasferirsi al nord. Né si è provveduto alla salvaguardia
dei terreni (della zona) ad uso agricolo fonte preziosa di
sostentamento locale.
Altro punto, l’agricoltura, dici che ti saresti
adoperato per incentivarla e qualificarla promuovendo iniziative atte
alla valorizzazione dei suoi prodotti, specialmente del vino e l’olio
d’oliva.
Scusami, forse non me ne sono accorto, ma non ho ancora visto un tuo
intervento oppure una manifestazione atta a promuovere e quindi
valorizzare i suddetti prodotti.
A seguire parli di viabilità, strade e marciapiedi tutti da rifare;
specialmente, dici di voler realizzare al più presto un marciapiedi
che colleghi la stazione al cimitero dando così sicurezza ai pedoni
che vi transitano. Anche qua devo constatare, mio malgrado, che non è
stata apposta neanche una pietra per dare esecuzione a tale progetto.
Devo constatare, invece, che tutte le strade del paese versano in uno
stato di completo abbandono sconnesse e piene di buche, buone per
percorsi di gimcana; mai si è provveduto al loro rifacimento. Il
cavalcavia sulla ferrovia, da sempre troppo stretto per la
circolazione, causa di frequenti incidenti sia ai veicoli che ai
pedoni, era in programma il suo allargamento con capaci e sicuri
marciapiedi, come da te stesso più volte esternato; devo constatare
amaramente che a tutt’oggi neanche questo è stato fatto, né si ha
sentore che ciò si faccia in un futuro prossimo.
Dalla via Ripagallo diventa sempre più difficoltoso transitare
specialmente in alcune ore, per effetto del restringimento della sede
stradale (dovuto alla creazione, anni fa, della corsia parcheggio);
frequenti sono gli incidenti, con pericolo anche per i pedoni. Alto è
il rischio poi per chi si immette nell’arteria proveniente dalla
traversa che collega le palazzine (di fronte alla pasticceria Zampelli)
per effetto delle macchine parcheggiate in loco, che ne ostruiscono
completamente la visibilità.
Sarebbe opportuno a mio parere creare un’area parcheggio nella zona,
in modo da restituire la corsia adesso adibita a tale scopo, alla
completa circolazione. Su questo punto c’è da segnalare ancora la non
avvenuta regolamentazione delle acque, tanto che in caso di pioggia le
nostre strade sono invase da detriti (con grave pericolo per la
circolazione) ed acqua da sembrare dei veri torrenti; questo problema
poteva essere ovviato con la sistemazione dei valloni (che tra l’altro
costituiscono un grave pericolo in caso di pioggia non solo per le
strade) attingendo ai fondi previsti per la sistemazione
idrogeologica.
Turismo: parli di valorizzare il centro storico ed altre aree da
strappare al degrado. Anche qua non si vede l’ombra di un intervento o
un’inizio d’opera che possa far ben sperare. Eppure zone storiche ce
ne sono e anche belle, basterebbero pochi interventi fatti bene per
valorizzarle, insieme a qualche manifestazione adatta (vedi presepe
vivente al centro storico e concerti di musica classica all’abbazia di
S.Anastasia); ciò creerebbe interessi in zona (ma anche fuori zona)
con ripercussioni utili per tutta la comunità.
In quest’ottica si inserisce anche la manifestazione del CARNEVALE
PONTESE, da parecchi anni ormai nostro vanto, sia per i carri
presentati dai vari gruppi i quali avevano raggiunto buoni livelli
artistici, sia per il richiamo che esso riscuoteva dando alla nostra
comunità ritorni lusinghieri di immagine e dinamicità, oltre che
economici (vedi commercianti).
Si dava la possibilità ai nostri giovani (e meno
giovani), di dedicarsi e misurarsi con arti e mestieri a loro
sconosciuti, avendo soddisfazioni immediate, imparando a destreggiarsi
con arnesi e materiali a loro nuovi. Socializzando tra di loro,
facendo gruppo, per cercare di superare nel sano agonismo sportivo i
gruppi avversari. Si tenevano altresì occupati, in attività formative
e divertenti al sicuro dalle tentazioni distorsive o dispersive oggi
esistenti (vedi droga, alcolismo delinquenza varia ecc.).
Stranamente quest’anno, per la prima volta da
quando esiste, con grande sorpresa mia e di tutti, questa
manifestazione non ha avuto luogo. A questo punto come diceva Antonio
Lubrano, la domanda sorge spontanea: come mai Sindaco ciò non si è
fatto? Voglio sperare che ciò sia dovuto a alti impegni e interessi
superiori per il bene di tutta la collettività, che abbiano avuto la
priorità assoluta su tale manifestazione.
Verde pubblico. In tutta l’area urbana non esiste un luogo destinato a
verde (tranne qualche albero lungo le strade). Sarebbe una buona cosa
se anche nel nostro paese si provvedesse a creare un’area da destinare
a verde pubblico, attrezzata con giochi adatti ai bambini, in modo da
fargli trascorrere qualche ora in un ambiente salubre in sicurezza,
facendo i giochi adatti alla loro età, crescendo insieme, legandosi in
amicizie. Dando modo anche ai genitori di discorrere tra di loro e
socializzare in pieno relax. Si migliorerebbe altresì anche l’aspetto
estetico urbano.
Si potrebbe creare un parco fluviale (visto che abbiamo la fortuna di
avere due fiumi), rinsaldando le rive impiantando alberi, creando
delle piste percorribili a piedi o in bicicletta, con l’apposizione di
panchine per permettere un po’ di relax in ambiente fresco e naturale.
Sanità. Nel tuo programma asserisci che una delle priorità da
risolvere in questo settore era quella del distacco immediato di Ponte
dal distretto di Cautano con l’inserimento del nostro Comune in quello
di Benevento. A suo tempo ci fu una mobilitazione generale della
cittadinanza con raccolta di firme superiori al migliaio; le
difficoltà di tale scellerata aggregazione si riscontrano ogni giorno
da tutti i cittadini che hanno bisogno di tale servizio: è superfluo
qui elencarle perché sono a conoscenza di tutti e specialmente tua,
data la professione che eserciti. Amaramente devo constatare che anche
su questo importante argomento NIENTE È STATO FATTO.
Edifici pubblici. Mi è difficile capire perché diversi edifici
pubblici a suo tempo costruiti per altre ragioni, vedi casa Padre Pio
(ricovero per anziani), mercato coperto, palestra scuola elementare
ecc., sono da molto tempo inutilizzati e abbandonati senza
manutenzione in stato di avanzato degrado.
Sarebbe utile destinarli a una qualsiasi funzione (anche dandoli in
affitto)per salvarli dal decadimento totale. Uno di questi edifici
(mercato coperto) si potrebbe utilizzare (con le opportune modifiche)
per sala convegni o altre manifestazioni, visto la sempre più
frequente necessità di organizzare tali eventi e che nel nostro paese
(forse l’unico) non esiste una sala per soddisfare tali scopi.
Così facendo si soddisferebbero le esigenze della collettività, si
salverebbero degli immobili (costruiti con il denaro pubblico) dal
degrado, con ritorni economici ‘per le casse del comune (eventuali
affitti e mancata costruzione di nuovi edifici da destinare allo scopo
descritto). Si renderebbe un buon servizio alla collettività sotto
ogni profilo.
Si era detto ancora nel tuo programma che l’area dismessa della ex
distilleria Tesauro doveva essere riadattata. Non vedo niente di nuovo
neanche in questo caso. L’area permetterebbe diverse destinazioni,
voglio augurarmi che in un futuro non molto lontano si intervenga in
modo che si crei qualcosa di utile e funzionale per tutta la
collettività, senza deturpare il paesaggio, destinando anche qua
rilevante spazio al verde pubblico.
Giovani. Accenni di voler fare dei corsi di formazione per i giovani
al loro inserimento nell’ambito del lavoro, alla valorizzazione degli
impianti sportivi esistenti per attrarre i giovani verso la pratica
motoria. Se è stata fatta qualche cosa in tal senso non è di mia
conoscenza.
Acqua e rifiuti. Parli di migliorare il servizio e di far pagare meno
tasse, affermando: PAGARE MENO PAGARE TUTTI. Anche questo non mi
risulta perché il servizio acquedotto è ancora carente in alcune zone
e il servizio rifiuti solidi urbani è deficitario (vedi raccolta
rifiuti che non viene effettuata giornalmente, costringendo la
popolazione a convivere con l’immondizia). Per quando riguarda le
tasse non mi risulta che ci sia stato un ribasso ma al contrario c’è
stato qualche minimo aumento.
Conclusioni: Mi risulta difficile capire a questo punto perché a tutt’oggi
non è stato attuato quasi niente del programma in questione.
Ti chiedo e mi chiedo: QUALE SVILUPPO può avere Ponte in futuro
rimanendo in questo stato di inerzia totale? Quali possibilità di
progresso si potranno avere? Quali incentivi si offrono ai giovani sia
di lavoro che di aggregazione sociale? Quale possibilità di
valorizzazione per i nostri prodotti agricoli? Quale possibilità di
valorizzazione turistica? Quando si avrà una sistemazione urbanistica
decente e un verde pubblico attrezzato come ogni paese civile ha
diritto? Quando si potranno avere dei servizi sociali adeguati?
Io penso che tre anni sono più che sufficienti per attuare se non
tutto almeno parte del tuo programma, e allora mi chiedo: QUO USQUE
TANDEM ABUTERE, MARIO, PATIENTIA NOSTRA?
Con delusione
Nicola Corbo