Telese: Dal 1985 ai giorni nostri - 05-11-02 - Vittorio Pagliarulo

 

 

LA STORIA DI QUESTO PAESE DALL’A.D. 1985 AI GIORNI NOSTRI

 

Le persone di buon senso, di spirito critico, buoni osservatori di fatti e circostanze che hanno segnato questi ultimi 17 anni della storia telesina, il resoconto di quanto è avvenuto se lo sono fatto, con dovizia di particolari, quanto e più di me. Si potrebbe terminare qui, giacché sarebbe superfluo proseguire.

 

Diciamolo, invece, a quelli che come me hanno creduto in questi signori che da allora amministrano questo paese e, ancor più, a coloro, e sono tanti, che non hanno ancora aperto gli occhi e continuano a credere in costoro, ancor meglio (per dovere di precisione) in “colui” che li rappresenta tutti, proprio perché se li è scelti adatti per essere indottrinati ad alzare la mano per dire si quando viene richiesto, magari senza neanche sapere perché hanno dovuto alzare la mano per dichiarare il proprio assenso.

 

Lo spunto, questa volta, me lo porge un volantino di Rifondazione Comunista, ottenuto in edicola con il quotidiano del 5 novembre ’02: - il terremoto in Molise del 31.12.’02 e la staticità degli edifici scolastici, in special modo di quelli che hanno avuto una sopraelevazione, aggiungo io. (Intanto approfitto per rivolgere un pensiero affettuoso a tutti gli abitanti di San Giuliano di Puglia, colpiti negli affetti più cari per la perdita dei loro Angeli, solidarizzando anche con tutti gli altri abitanti di quel vasto comprensorio molisano danneggiato dal tremendo sisma).

 

Questo sindaco “acrobatico piroettaro” che disorienta i cittadini che vogliono sapere semplicemente se le scuole di Telese sono a norma di legge rispetto alla normativa antisismica, deve rassicurare gli stessi, sempre nel rispetto della citata normativa, se anche tutti gli edifici (che allo scrivente – non se n’abbiano a male chi vi abita – piace chiamare “dormitori”) sorti come funghi dal 1985 in avanti, sono a norma di legge antisismica. Questa domanda viene spontanea poiché, pare di capire, se per tutti questi palazzi si fosse applicata detta normativa, ogni appartamento avrebbe avuto un costo di gran lungo superiore a quelli attuali, piuttosto svalutati.

 

Che dire infine per i “dormitori” già forniti di concessione edilizia e che, fra non molto, vedremo sorgere un po’ qua e un po’ la?

 

Ci sarà qualcuno che dovrà assumere il compito di vigilare che si costruisca a norma di legge?

 

Prima ancora di porre mano alle nuove costruzioni ci sarà qualcuno che assumerà la responsabilità di accertare se su quel sito si potrà realizzare la costruzione già provvista di concessione edilizia?

 

Si avrà una volta per tutte rispetto per l’ambiente?

 

Si potrà finalmente contare sul rispetto dei corsi d’acqua sino ad ora completamente ignorati?

 

Quanti interrogativi! Ci saranno risposte rassicuranti o ancora acrobatiche piroette?

 

Vittorio Pagliarulo