Ceniccola: Falato spreca, se ne vada - 19-01-03 - da Il Sannio Quotidiano

 

 

Guardia Libera: «Falato spreca, se ne vada»
Pubblicato il 19-01-2003

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Guardia Sanframondi / Il gruppo d’opposizione presenta gli esempi dello sperpero e chiede le dimissioni del sindaco


Per la minoranza la consiliatura è conclusa. Ceniccola anticipa la sua uscita dal Consiglio


La storia politico-amministrativa di Guardia Sanframondi si prepara a vivere un altro scontro tra il gruppo di «Guardia Libera» e l’amministrazione guidata dal sindaco Carlo Falato.

 

«Questa volta - è l’esordio dell’intervento di Amedeo Ceniccola, leader dell’opposizione - li abbiamo presi con le mani nel sacco a Falato e la sua combriccola. Ecco le prove inconfutabili datate 23 dicembre 2002 che sbugiardano clamorosamente chi ha ingannato i cittadini-elettori guardiesi trasformando la straordinaria consultazione del 26 e 27 maggio scorso in un vero festival della bugia. Poiché siamo convinti che la politica della menzogna e della calunnia uccide qualsiasi democrazia e fa morire lentamente la nostra comunità gridiamo alto e forte: sindaco Carlo Falato hai mentito spudoratamente all’intera collettività.... Ti devi dimettere. E per far si che il Falato trovi il coraggio necessario per compiere questo gesto di riconciliazione con la comunità guardiese, il capogruppo di «Guardia libera» lo anticiperà nelle dimissioni perché a questo punto la consiliatura è finita e quanto prima bisogna cancellare questa pagina nera della storia guardiese. Se le mie dimissioni non dovessero bastare sicuramente seguiranno quelle dell’intera lista».

 

Dopo questa premessa, Ceniccola parla delle opere su cui è finita la lente d’ingrandimento del suo gruppo e che campeggiano in un manifesto oggi in uscita, dal titolo «Operazione verità» che, negli obiettivi del gruppo, mira a rendere giustizia degli attacchi mossi in campagna elettorale.»

 

L’aver il 23 dicembre scorso - riprende Ceniccola - deciso di incaricare tecnici esterni per la realizzazione delle opere (recupero chiesa San Rocco, Recupero immobili comunali, centro sportivo via Arena, piazza Fontanella e Canalicchio, via Monte Tre Croci, via Fiorilli, adeguamento scuola media «Guidi», campo sportivo «Neri», risanamento ex Casa Nonno) che costeranno circa 1000 milioni di vecchie lire alla comunità guardiese, pur avendo un ufficio tecnico comunale formato da un ingegnere, tre geometri e un perito industriale.

 

Il tutto è la conferma di uno sperpero di un danaro pubblico che grida vendetta tenendo conto che trattasi di finanziamenti chiesti ed ottenuti dal sottoscritto ma in conto interessi per la comunità guardiese che in tal modo viene impoverita nelle opere da realizzarsi in quanto c’è da considerare il costo della esternalizzazione dell’incarico che è pari al 35% dell’importo delle opere da realizzarsi a fronte dell’1,5% se si fossero utilizzate le energie proprie dell’ente.

 

Si può ben comprendere - continua il capogruppo di «Guardia Libera» di come la comunità venga a pagare caramente un’azione amministrativa finalizzata ad alimentare le clientele politiche e familiari e non certo a salvaguardare il bene comune. Se a tutto ciò si aggiunge che alcuni progetti (riqualificazione piazza Fontanelle, piazza Canalicchio, via Monte tre Croci, via Fiorilli, via San Leonardo, via Pertiche e via Cercale) dei tecnici incaricati sono stati consegnati all’ente nella forma esecutiva cantierabile dopo soli 5 giorni per un importo di 650 milioni si può ben capire l’imbroglio che è alla base delle suddette determine in quando in così poco tempo i tecnici incaricati non sono riusciti nemmeno a farsi una passeggiata nei luoghi indicati.

 

Un ennesimo atto di sciagurata gestione del danaro pubblico che non mancheremo, se non saranno prontamente revocate le determine, di sottoporre all’attenzione dell’autorità giudiziaria e della Corte dei Conti».