Frasso: l'improvvisazione si paga - 13-11-02 - da Il Sannio Quotidiano

 

da Il Sannio quotidiano del 13 novembre 2002.

FRASSO TELESINO

 

Dopo lo scioglimento del Consiglio interviene Simone (Fi): «L'improvvisazione si paga»

 

( anve ) Dopo l’ora della disfatta, amministrativamente parlando, è il momento dei commenti a Frasso Telesino. La caduta dell' amministrazione Spagnuolo; non ha creato particolari apprensioni, quasi come se fosse, non solo l'epilogo auspicato, ma anche quello naturale, dopo l'inefficienza dimostrata e la conflittualità interna palesata. E in questa direzione va il commento di Ersilio Simone, coordinatore cittadino di Forza Italia. «Una coalizione -dichiara Simone - che è nata già improvvisata e senza un programma ben definito: un accostamento di uomini che doveva proiettare un rappresentante popolare alla Provincia. Un obiettivo frantumato con l' ingresso di sei membri dell'amministrazione nell'Udeur di Mastella.

 

Il paese ne subisce le conseguenze: nessun progetto messo in cantiere, nessuna programmazione pensata. Anche l'amministrazione dell'ordinario ne ha risentito...» Ma, in ogni caso, si volta pagina: E Forza Italia rilancia il discorso con gli altri partners della coalizione di centrodestra. La Casa della libertà, per Simone, deve essere unita nello scegliere il da farsi e creare le condizioni per un dopo Spagnuolo di efficacia amministrativa e politica. Non ha particolari pregiudiziali, il coordinatore azzurro, nei confronti di una compagine civica. Ma ogni decisione deve uscire da un esame collegiale della situazione. Molto dipende dagli accordi che si registreranno a livello provinciale per il rinnovo del consiglio alla Rocca dei Rettori.

 

Trattandosi di elezioni, queste; che con ogni probabilità saranno abbinate alla comunali frassesi, non si potrà non registrare una pur esigua interferenza. Di questo ne è convinto Simone che si dice pronto, come guida del Club, ad impegnarsi per dare alla sezione forzista e al paese, quella visibilità che in questi anni è stata offuscata. In sostanza Fi è pronta a offrire le sue idee per il governo del paese, ma anche per esprimere un candidato per la Rocca dei Rettori.

 

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Frasso Telesino: Amministrazione Spagnuolo, tutti a casa
Pubblicato il 12-11-2002
- Il Sannio quotidiano

Nove consiglieri comunali rassegnano contemporaneamente le dimissioni. Pezone: «La crisi era in atto da tempo»
Il fronte anti Udeur consegna il paese alla gestione commissariale. In primavera nuove elezioni


Ore12,35: termina l’esperienza di Enrico Spagnuolo sindaco di Frasso Telesino. Nove consiglieri comunali presentano contemporaneamente le dimissioni al protocollo dell’ente. Un atto che consegna il paese alla gestione commissariale e a nuove elezioni.

Tutto si consuma nella mattinata, quella di ieri. La presa di coscienza dell’ormai inevitabile evoluzione, Spagnuolo deve averla avuta abbastanza presto. Inizia un serrato contatto tra i suoi emissari prima con i Ds (il tentativo è quello di isolare la costola della Margherita che si rifà ai Popolari, giudicata la fautrice dell’impasse amministrativo) e poi con l’opposizione, Forza Italia soprattutto.

C’è chi afferma che anche i Popolari, alla fine, quando tutti gli altri tentativi hanno avuto per risposta un gelido «no, grazie», siano destinatari di attenzioni. Ma nulla; nessun dietro-front e il destino compie il suo ultimo passo: i consiglieri di opposizione, Emilio Pezone, Vincenzo Simone e Antonio Calvano di Forza Italia; Martino Masciotta di Alleanza Nazionale e quelli di maggioranza, Gennaro Izzo del Nuovo Psi; Girolamo Mazzone, Gioacchino Viscusi (vice sindaco), Cosimo Norelli della componente popolare della Margherita e Vincenzo Matarazzo dei Ds, appongono la loro firma in calce alla lettera di dimissioni e sanciscono la caduta dell’amministrazione. Ma quali le cause di un epilogo del genere? Certamente la conflittualità interna che da qualche tempo a questa parte era diventata routine.

Da quando, cioè i consiglieri comunali della maggioranza: Mario Calvano, Eugenio D’Amico, Tommaso Malgieri, Armando Massaro, Michelangelo Aceto e, naturalmente, il sindaco Enrico Spagnuolo, avevano deciso di vestire la casacca dell’Udeur. Subito dopo la scelta, avvenuta più o meno due settimane fa, i Popolari hanno chiesto, pur non mettendo in discussione il futuro dell’amministrazione, una verifica politica, visto che la connotazione civica della coalizione aveva mutato aspetto. Una domanda che non ha avuto mai risposta e che si è assommata alla mancanza di una caratterizzazione amministrativa e alla conflittualità interna. Si chiude un’altra parentesi (non delle migliori) della condotta del governo paesano, ma che ne sarà ora?

A parte la gestione commissariale che durerà per qualche mese, ipotesi sulla composizione degli schieramenti che parteciperanno alla prossima competizione elettorale, è difficile farne. Certo lo «schieramento» che si è formato in queste ore e che ha mandato a casa Spagnuolo, potrebbe avere un seguito. Esisterebbe un’intesa di massima che costringerebbe l’Udeur all’isolamento.

In politica, si sa, i mutamenti di indirizzo sono repentini e gli accordi raggiunti facilmente disattesi, eppure a Frasso Telesino, il fronte anti Mastella potrebbe non allinearsi a questa constatazione.Comunque, per il capogruppo della Casa delle Libertà, Emilio Pezone, «la disfatta dell’Amministrazione Spagnuolo era già nell’aria da molto tempo. Di giorno in giorno aumentava nella cittadinanza la consapevolezza dell’incapacità e dell’inefficienza politico-amministrativa del primo cittadino». L’esponente di Forza Italia, poi, spiega: «Noi non abbiamo fatto altro che dare sostanza politica a questa voce che veniva dal popolo. Il senso di responsabilità per le sorti della nostra comunità ha prevalso sul tentativo di pressione personalistica del gruppo Spagnuolo».

Infine, anticipa, Pezone, che «proprio con questo senso di profonda responsabilità la Casa delle Libertà si aprirà al confronto elettorale, con l’intento di creare una coalizione quanto più ampia possibile e capace di dare, finalmente, risposte concrete e fattive alle esigenze del nostro paese».Intanto il Prefetto Lomastro ha già provveduto alla nomina del commissario: si tratta della dottoressa Elvira Nuzzolo, viceprefetto aggiunto in servizio presso l’Ufficio territoriale del Governo di Benevento