Faicchio, seduta del consiglio del 28-03 - 29-03-03 - Maurizio Flaminio |
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Al Sig. Sindaco del Comune di Faicchio
Al Consiglio Comunale del Comune di Faicchio
DICHIARAZIONE A VERBALE SEDUTA CONSIGLIO 28 MARZO 2003
Il Gruppo Autonomo Consiliare di Forza Italia ritiene che il programma triennale dei LL.PP. con l’elenco annuale dei lavori da realizzare nell’esercizio 2003, ed il bilancio di previsione per l’esercizio finanziario anno 2003 del Comune di Faicchio, presentato oggi all’approvazione del Consiglio Comunale, siano degli atti illegittimi e del tutto distanti dalla realtà tecnico-contabile e gestionale dell’ente sia nella forma che nel merito, con gravissimo pregiudizio per l’intera collettività, così ponendosi, in questa sede, l’impossibilità di questo Gruppo Autonomo Consiliare di votare a favore dei suddetti atti.
In premessa si osserva che le delibere di giunta che assicurerebbero alcuni tra gli indirizzi economico-finanziari del medesimo bilancio, allegati allo stesso, sono state approvate con ben tre assessori assenti tra cui lo stesso vicesindaco Luigi Giannotta, l’assessore ai lavori pubblici Tommaso Mongillo e l’assessore Ferrucci.
Quanto premesso è, peraltro, paradossalmente in netto e stridente contrasto con la medesima volontà dell’esecutivo che incredibilmente, con delibera n.82 del 5 giugno 2002, si attribuiva la responsabilità degli uffici e dei servizi dell’ente, per poi non parteciparvi al momento della deliberazione degli atti finanziari.
In merito, poi, in data 28 giugno 2002, a cura di un consigliere di maggioranza, attuale componente di questo Gruppo, fu prodotta una specifica interrogazione - la n.9/2002 - che evidenziava sia l’errore nell’indicazione dell’organo consiliare e non di giunta e chiedendone, quindi, l’immediato annullamento mai deliberato, sia l’illeggittima attribuzione generica a tutta la giunta della responsabilità degli uffici e dei servizi, con la conseguente assoluta titolarità dell’approvazione degli atti di gestione, ivi compresi quelli di impegno di spesa e di liquidazione, non potendosi così individuare le responsabilità dei singoli amministratori nella gestione economica e tecnica dell’ente, con grave pregiudizio per l’interesse pubblico e per gli stessi consiglieri in carica, oggi impossibilitati a votare il bilancio di previsione per l’anno 2003.
Inoltre, nello stesso documento ispettivo, si evidenziava come oggi pure si evidenzia in questa sede, l’assoluta mancanza di specifiche competenze tecnico-giuridico-contabili dei singoli componenti la giunta, rispetto alla oggettiva professionalità dei responsabili dei singoli settori, peraltro ancora valutati da un nucleo esterno all’ente medesimo, con inutile aggravio di spese per la collettività.
Non è poi nemmeno condivisibile il contenuto del deliberato n.82 nella parte in cui, a nome di un presunto risparmio di 25.000 euro da corrispondersi ai responsabili dei diversi settori dell’ente, si crea un danno erariale per l’ente ben più consistente, come oggi si evidenzia dalla disastrosa programmazione tecnico-economica della giunta.
Appare poi superfluo rappresentare che alla suddetta interrogazione non è mai stata fornita alcuna risposta né scritta né orale da parte del Sig. Sindaco, e che la stessa è stata oggetto di dettagliata informazione agli organi giudiziari competenti, i quali hanno già da tempo promosso indagini sulla questione e di cui non se conoscono, allo stato, gli esiti.
All’attenta lettura odierna del bilancio di previsione, poi, si nota lo zero euro tondo assoluto nelle funzioni in campo turistico, dove si dovrebbero concentrare tutte le maggiori risorse ed energie per uno sviluppo concreto ed innovativo dell’unica vera risorsa economica del paese, il turismo, a tutto vantaggio dell’occupazione giovanile, unica preoccupazione per le famiglie del paese, nell’indifferenza totale dell’esecutivo.
Oppure nel campo dello sviluppo economico del paese, ove si prevedono spese correnti per complessivi 3.719 euro, mentre per i servizi relativi al commercio torna lo zero euro tondo.
E per il nostro paese, ricco di un evidente patrimonio artistico e culturale, seppure mai rivalutato e conservato per evidenziarne la sua giusta dimensione e bellezza a beneficio del turismo quale fonte di guadagno, si destinano analogamente zero euro, o per la tutela dei parchi e dei servizi per la tutela dell’ambiente 1.034 euro, o ancora 1.033 euro per l’urbanistica e la gestione del territorio.
Altro settore delicato e prevalente nel paese, gli anziani, si vede inoltre riconoscere 1.908 euro per le strutture residenziali e di ricovero, mentre per i servizi relativi all’agricoltura sono previsti 1.033 euro.
Il bilancio, inoltre, non prevede il ricorso ad entrate straordinarie possibili con una sanatoria espressamente prevista per gli enti locali dalla legge 27 dicembre 2002, n.289 (legge finanziaria 2003), posta nella mozione n.3/2003 all’ordine del giorno dell’odierna seduta a cura di un consigliere di questo Gruppo, che sanerebbe l’enorme contenzioso esistente in materia di tributi locali, con grande beneficio per le casse comunali e per gli uffici competenti dell’ente, oberati da un inutile lavoro di recupero dei crediti, rivelatosi sempre infruttuoso.
Faicchio, 28 marzo 2003
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N.B.
Nella seduta consiliare, iniziata alle 18,45 e terminata alle ore 21,30, assente solo il consigliere Angelo Lombardi candidato a Sindaco nella competizione elettorale del 1999, sui punti all’o.d.g. più rilevanti, quali l’approvazione del piano triennale dei LL.PP. e del bilancio di previsione per l’esercizio 2003, ci sono stati sette voti contrari e nove favorevoli, con lunghe ed articolati interventi da parte del consigliere Flaminio, che hanno evidenziato l’estrema difficoltà dell’esecutivo sia sotto il profilo tecnico-amministrativo che politico.
Nella medesima seduta è stata approvata la mozione del consigliere Flaminio per richiedere al Consorzio Altro Calore l’istituzione di uno sportello per le esigenze dei cittadini di Faicchio, anche con i voti dell’opposizione.
Sulla mozione sempre a firma di Flaminio relativa al condono per i tributi locali non riscossi, il Sindaco Petrucci ha prima eccepito, a suo giudizio, la “moralità” dell’istituto del condono in quanto motivo di disparità di trattamento dei contribuenti ma poi, incalzato dalla relazione tecnica del promotore della mozione che ha evidenziato anche all’assessore competente Avv. Franca Massaro l’esistenza di un disavanzo nelle entrate mai quantificato dalla giunta, c’è stata una pausa di riflessione per verificare l’effettivo carico tributario non riscosso e l’opportunità di fare quindi in seguito ricorso alla sanatoria prevista dall’ultima finanziaria, condivisa dall’opposizione.
Sull’interrogazione sullo stato di degrado della frazione Fontanavecchia e della chiesa di Costantinopoli, prodotta analogamente da Flaminio, il Sindaco ha garantito il suo interesse mediante la promozione di un progetto di recupero con fondi regionali, ma non ha che potuto soccombere alle accuse di cattiva gestione del territorio, del tutto condivise dall’opposizione che ha appoggiato l’interrogazione.
Il Consiglio ha assistito ad una serie di articolati e qualificati interventi del Gruppo Autonomo Consiliare di Forza Italia, per oltre tre ore, con sporadici e timidi interventi dell’esecutivo a cura del Sindaco Petrucci e dell’assessore Mongillo, quest’ultimo più volte mortificato sul piano politico e tecnico, nella sua delicata quanto improbabile veste di assessore ai lavori pubblici e responsabile tecnico del Comune.
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