Faccia a faccia tra D’Occhio e Ciabrelli  - 27-05-03 - da Il Sannio quotidiano

 

Incontro tra Sindaco e il suo vice dimissionario. Il Colloquio non rimuove gli ostacoli

Faccia a faccia tra D’Occhio e Ciabrelli

Il primo cittadino:«incomprensioni personali si ripercuotono sull’esecutivo. Tutto si appianerà»

da Il Sannio quotidiano 27 maggio 2003.

di Antonio Vecchiarelli

Come evolve la situazione all'interno dell'amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe D'Occhio, dopo le dimissioni del suo vice e assessore al bilancio Rosa Maria Ciabrelli?

Abbiamo cercato di conoscere dai diretti interessati lo stato della cose. «Non ho commenti da fare», ci ha garbatamente risposto all'altro capo del telefono la Ciabrelli, rimanendo passiva alle nostre insistenze tese a capire le motivazioni del suo gesto al di là delle dichiarazioni già rese nei giorni scorsi e i possibili sviluppi di una situazione che, seppur non è collocabile nell'area «crisi», certamente pone impasse e tensione ad una condotta amministrativa che è stata, sin qui, tutt'altro che incline alla conflittualità.

Maggiore fortuna abbiamo avuto con il sindaco D'Occhio che ha confermato un incontro con il suo (a questo punto ex) vice. E l'esito del faccia a faccia non è, o meglio non ancora, di quelli che fanno ritenere superata «l'incomprensione».

Per il sindaco D'Occhio di questo si tratta: di un'incomunicabilità momentanea, di una freddezza, che assolutamente non deve essere confusa per conflittualità interna o, peggio, con la crisi. «Le cose - riferisce - sono in buona sostanza, delle incomprensioni personali, magari frutto di un po' di stanchezza, che si ripercuotono sulle vicende amministrative.

Non c'è nulla di politico. Una mia frase - il sindaco si cala più nei particolari della vicenda - probabilmente infelice, è stata vista come un atteggiamento di sfiducia che assolutamente non c'è». Nei prossimi giorni. fa sapere D'Occhio, ci saranno altri incontri allo scopo di superare l'ostacolo e si dice convinto, rimarcando l'antica amicizia personale che lo lega alla Ciabrelli, che le cose si appianeranno.

Chiediamo al sindaco se sarà determinante nell'evoluzione del «conflitto» il risultato del voto alle Provinciali, che fa luce sulle tentazioni che si sono avvertite nella sua amministrazione (il riferimento è a singoli atteggiamenti) di scegliere candidati che non fossero quelli di bandiera.

Non conta il risultato politico per la fascia tricolore telesina. Queste elezioni hanno portato senz'altro un'eccitazione in più soprattutto in chi (lui si ritiene più riflessivo) è più sensibile su questo piano e determinato una serie di «sospetti» che non trovano fondamento se non in quella che definisce la sua «civetteria»: l'atteggiamento che usa se c'è da perseguire un interesse per la comunità. Il tutto, ci tiene a precisarlo, al di là della moralità politica che è stata e resterà.