Dilettanti allo sbaraglio - 30-03-03 - Giuseppe Grimaldi

 

 

Mi permetto di usare il sottotitolo della Corrida, famosa trasmissione del compianto Corrado Mantoni, per sintetizzare in tre parole il modo in cui alcuni personaggi dell'habitat politico telesino promuovano le proprie velleità, le proprie aspirazioni. Nel caso di cui parlo il tutto è avvenuto senza nemmeno rendersi conto di rilasciare dichiarazioni fondate sulla cruda menzogna.

Che l'uomo politico sia congenitamente portato ad elargire notizie che non corrispondono alla verità è quantomeno un dato assodato, ma che qualcuno cerchi di accusare a mo' di scaricabarile le responsabilità dell'amministrazione, di cui fa parte, per trarne chissà quali vantaggi è quantomeno da identificare come azione ignobile e scorretta.

Una decina di giorni fa l'assessore comunale Verrillo ha dato libero sfogo alle sue accuse nei confronti del presidente della provincia Nardone accusandolo di scarso interessamento per le vicende di Via Udine. L'intervento del componente dell'amministrazione telesina doveva avere anche l'intento di annunciare la propria candidatura ufficiale alle elezioni provinciali, ma si è rivelato un autentico flop da addebitare allo spirito dilettantistico dello stesso Verrillo e dei componenti del suo staff. Proprio l'esponente di AN è stato tra quelli che meno hanno seguito l'evolversi delle vicende di Via Udine. E' mai possibile che abbia già dimenticato la sua latitanza dalle problematiche del febbraio del 2002?

Alla luce della realtà dei fatti diventano inconsistenti e ridicole le accuse rivolte dallo staff dell'assessore Verrillo. E' molto probabile che qualche componente del suo gruppo di lavoro abbia interessi particolari e personali in merito ai danni provocati dalla voragine. Se questo componente avesse seguito meglio le vicende e soprattutto avesse analizzato i contenuti di Vivi Telese con la dovuta attenzione probabilmente avrebbe evitato di commettere un errore così grossolano. Lo stesso Verrillo avrebbe dovuto leggere con maggiore attenzione il contenuto di quelle dichiarazioni a suo nome e ricordare dov'era e cosa faceva nel periodo successivo allo sprofondamento di Via Udine, almeno avrebbe evitato questa figuraccia.

E' lecito chiedersi perché si continuino a candidare alle elezioni provinciali persone che praticano la politica in modo dilettantistico e puerile.

E' lecito attendersi dalla viva voce dell'assessore Verrillo gli opportuni chiarimenti e non il rifugio/escamotage nella carta stampata. Le sue delucidazioni sarebbero forse utili anche ai suoi colleghi di partito che, nonostante i dissidi interni, hanno deciso di appoggiare la sua candidatura.

A chi fanno comodo simili candidature?

L'interrogativo è interessante soprattutto se si considera il corposo numero di candidati telesini alle prossime elezioni. Più è consistente il gruppo di candidati e di conseguenza sempre più ridotte sono le possibilità di avere un rappresentante della nostra cittadina nel consiglio provinciale.

Giuseppe Grimaldi