Ricorso alla Corte dei Conti - 24-11-02 - Eduardo Di Mezza

 

 

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA

Circolo “ Vera Lombardi”  Telese Terme

viale Minieri

 

 

Al Procuratore Generale della Corte dei Conti

Sezione Regionale della Campania

Via Piedigrotta NAPOLI

 

 

Il sottoscritto Eduardo Di Mezza nato a Telese T. il xxxxxxx ed ivi residente, in qualità di segretario del Circolo "V. Lombardi" del  P.R.C.

 

espone quanto segue:

 

più volte nel passato, nell'esercizio del controllo politico amministrativo previsto dall'ordinamento degli enti locali, il gruppo consiliare di Rifondazione Comunista ha dovuto richiedere, per la palese illegittimità e il sicuro danno erariale,

l'annullamento o la revoca di atti amministrativi, come ad esempio i decreti sindacali n. 7537- 7536- 7535 - 7534 -7533 del 16/9/1999, richiesta accolta dal medesimo Sindaco, stante l'evidente danno nel caso di conservazione dell'atto.

 

 

Nel prosieguo, però, l'amministrazione comunale e per essa il Sindaco hanno precluso al gruppo consiliare di Rifondazione Comunista l'acquisizione di copie di atti, e l'accesso agli atti istruttori, opponendo la carenza di interesse del richiedente (consigliere comunale), ignorando la legislazione delle autonomie locali e la decisione del Garante per la protezione dei dati personali del 9 giugno 1998 nella quale fra l'altro si dice che "il consigliere comunale se invoca l'art.31 comma 5 della legge 142/90, (N.D.R. e sua successiva sistematica legislativa) non deve dimostrare, in base alle nonne comuni sull'accesso, l'esistenza di un interesse giuridicamente rilevante, essendo sufficiente che rappresenti l'effettiva utilità delle notizie ed informazioni richieste rispetto al mandato esercitato".

 

Con tale preclusione in particolare, si è tentato di impedire la verifica del possesso dei requisiti soggettivi e del rispetto della normativa vigente per tutti gli atti amministrativi riguardanti la posizione ed i costi del personale alle dipendenze dell' Ente comunale a vario titolo, il cui costo annuale consolidato è di € 4.679.272.000 su di un totale di spesa corrente di € 7.092.453.000 per un numero di 75 dipendenti in posizione stabile (ultimo rilevamento anno 1999), oltre a quelli con contratto a termine, consulenti in aree nelle quali esiste la figura professionale equivalente e così via, in un comune di appena 5.000 abitanti.

 

Si fa inoltre presente che, nel Consiglio Comunale del 2/9/2002, avente ad oggetto "approvazione conto bilancio per l’esercizio finanziario 2001", i Consiglieri Comunali si trovano a discutere una relazione dei Revisori dei Conti recante data 8/7/2002 che così recita: " i revisori, in base a quanto esposto nei punti precedenti, al fine di assicurare l’efficienza e l’efficacia dell'attività amministrativa, ritengono necessario procedere a:

 

-         Recupero dei crediti di dubbia esigibilità attivando ogni azione al fine di evitare prescrizione:

-         Analisi e verifica delle cause singoli in corso valutando possibili passività potenziali anche al fine di costituire un vincolo sull'utilizzo dell’avanzo di amministrazione;

-         Contenimento del tasso di crescita della spesa corrente;

-         Accertamenti tributari per aumentare la base imponibile;

-         Riduzione delle spese per il personale..

-         Limitazione del ricorso a contratti a termine al di fuori della dotazione organica;

-         Limitazione delle consulenze esterne.

 

Si fa presente che, in questi giorni, sono stati affissi nella bacheca comunale tre nuovi bandi di concorso per assunzioni a tempo indeterminato.

 

Un'ultima considerazione riguarda la richiesta di revoca del decreto che assegna al dipendente Pasquale Giaquinto la cifra di 12.911,42 euro, presentata dalla UIL il 13/5/02 in quanto assolutamente in contrasto con gli artt. 8-9-10 del CCNL entrato in vigore il 31/3/2001. La stessa è stata ripresentata dal P.R.C. il 25/10/02.

 

Tutto ciò premesso, poiché non è stato dato riscontro ad interrogazioni e richiesta di chiarimenti presentate il 25/10/2002, chiede che la Procura Generale, previa acquisizione di fascicoli relativi al personale che a vario titolo lavora con o presso il Comune, e valutate le singole posizioni, ove mai ricorra la ipotesi di responsabilità amministrativo-contabile, persegua i responsabili e tutti coloro che a vario titolo hanno favorito o causato il danno erariale.

 

 

Telese Terme, li 12/11/02

Distinti Saluti

Eduardo Di Mezza

 

 

Valle Telesina: Telese Terme

Rifondazione scrive alla procura generale

Il Sannio Quotidiano - Pubblicato il 24-11-2002

Costi del personale, informata la Corte dei Conti

 

La Procura Generale della Corte dei Conti interessata da una nota del circolo di Rifondazione comunista «Vera Lombardi» di Telese Terme. Oggetto dell’esposto: l’impedimento che sarebbe stato messo in atto verso il gruppo consiliare di Rc circa l’acquisizione e l’accesso ad atti amministrativi. Sotto tiro, dunque, l’amministrazione D’Occhio; e non è la prima volta sul particolare argomento.

 

Sarebbe stata opposta, come motivazione del diniego, «la carenza di interesse del richiedente (consigliere comunale), ignorando - si legge testualmente nella nota del segretario Eduardo Di Mezza inviata alla procura - la legislazione delle autonomie locali e la decisione del Garante per la protezione dei dati personali del 9 giugno 1998 nella quale fra l’altro si dice che «il consigliere comunale se invoca l’articolo 31 comma 5 della legge 142/90 non deve dimostrare,in base alle norme comuni sull’accesso, l’esistenza di un interesse giuridicamente rilevante, essendo sufficiente che rappresenti l’effettiva utilità delle notizie ed informazioni richieste rispetto al mandato esercitato».

 

Con tale preclusione - continua ancora l’esposto di Rc - si è tentato di impedire la verifica del possesso dei requisiti soggettivi e del rispetto della normativa vigente per tutti gli atti amministrativi riguardanti la posizione ed i costi del personale alle dipendenze dell’ente comunale a vario titolo, il cui costo consolidato è di £ 4.679.272.000 su di un totale di spesa corrente di £ 7.092.453.000 per un numero di 75 dipendenti in posizione stabile (ultimo rilevamento anno 1999), oltre a quelli con contratto a termine, consulenti in aree nelle quali esiste la figura professionale equivalente e così via, in un comune di appena 5.000 abitanti».

 

La relazione dei Revisori dei Conti sottoscritta in occasione dell’approvazione del bilancio per l’esercizio finanziario 200, è un altro degli argomenti affrontato nell’esposto. In quel rapporto, al fine di assicurare l’efficienza e l’efficacia dell’attività amministrativa, sono stati suggeriti alcuni adempimenti: «recupero dei crediti di dubbia esigibilità attivando ogni azione al fine di evitare prescrizione; analisi e verifica delle cause singole in corso valutando possibili passività potenziali anche al fine di costituire un vincolo sull’utilizzo dell’avanzo di amministrazione; contenimento del tasso di crescita della spesa corrente; accertamenti tributari per aumentare la base imponibile; riduzione delle spese per il personale; limitazione del ricorso a contratti a termine al di fuori della dotazione organica; limitazioni delle consulenze esterne».

 

Di Mezza fa presente, poi, che in questi giorni sono stati pubblicati tre bandi di concorso per assunzioni a tempo indeterminato. Infine il segretario del Prc si riferisce alla «richiesta di revoca del decreto che assegna al dipendente Pasquale Giaquinto la cifra di 12.911,42 euro presentata alla Uil il 13/5/02 in quanto assolutamente in contrasto con gli articoli 8-9-10 del Ccnl entrato in vigore il 31/3/2001. La stessa è stata ripresentata dal Prc il 25/10/02. Poiché non è stato dato riscontro ad interrogazioni e richiesta di chiarimenti presentate il 25/10/2002, chiede che la Procura Generale, previa acquisizione di fascicoli relativi al personale che a vario titolo lavora con o presso il Comune, e valutate le singole posizioni, ove mai ricorra l’ipotesi di responsabilità amministrativo-contabile, persegua i responsabili e tutti coloro che a vario titolo hanno favorito o causato il danno erariale».