Cerreto perde 11 miliardi e 500 milioni di lire  - 09-11-02 - da ValtelesinaNews

 

 

Cerreto Sannita. La Regione Campania boccia il progetto Pip presentato dall'amministrazione Gagliardi. Infuria il confronto politico. Il documento dei consiglieri di minoranza al governo cittadino.

 

Il Governo regionale boccia il piano per gli insediamenti produttivi presentato dall'amministrazione cerretese guidata dal sindaco Gagliardi, e la minoranza consiliare diffonderà domani, 10 novembre, un pubblico documento sul quale viene analizzato l'excursus del pip locale.

 

 

Di seguito il documento redatto dai consiglieri comunali di minoranza firmatari dello stesso.

 

<< BASSOLINO BOCCIA il progetto PIP dell'Amministrazione Gagliardi...

E CERRETO PERDE 11 miliardi e 500 milioni di lire già assegnati

 

Con delibera n. 0383/c del 31/10/2002 la Giunta Regionale Campana, presieduta dal diessino Antonio Bassolino, su proposta dell'Assessore Regionale all'Urbanistica Avv. Marco Di Lello, HA BOCCIATO il progetto del Piano per gli Insediamenti Produttivi presentato il 9/07/2002 dal Comune dl Cerreto Sannita e redatto dall'Ing. Giampiero Salerno. Per colpa di amministratori incapaci ed Ignoranti delle norme vigenti, che hanno voluto presentare ostinatamente un progetto palesemente inapprovabile, Cerreto non potrà ottenere un finanziamento gli 11 miliardi e 500 milioni cli vecchie lire, gia concesso dalla Regione Campania e subito utilizzabile.

 

Questo paese ha perso, così una storica occasione per dotarsi di uno strumento necessario allo sviluppo delle imprese, per accrescerne l'occupazione e migliorarne il livello economico e sociale. Gravi i motivi della mancata approvazione, gli stessi evidenziati dai sottoscritti consiglieri in ben 3 Consigli Comunali nel tentativo di far ravvedere l'inesperto Gagliardi ed impedire un danno irreparabile.

 

Il finanziamento era già stato ottenuto sulla scorta del progetto presentato dalla precedente amministrazione. Lo hanno voluto cambiare per escludere i terreni di qualche consigliere di maggioranza ed hanno presentato un nuovo progetto, inutile ed inadeguato, tanto da meritarsi la bocciatura. A nulla sono valsi i nostri sforzi in Consiglio Comunale per convincere la maggioranza a modificare il progetto in modo da renderlo finanziabile!

 

L'ignoranza legislativa e tecnica, l'inettitudine e l'insipienza dei consiglieri del Blocco hanno avuto il sopravvento! Pur di non accondiscendere alla nostra richiesta di presentare un nuovo progetto, completo di tutti i dovuti pareri, questi sconsiderati hanno preferito affossare l'unica possibilità per far risorgere l'economia cerretese. Infatti, anche la Regione Campania, governata dal centro sinistra, ha sostenuto le nostre stesse tesi, dichiarando il progetto: MANCANTE del parere POSITiVO dell'Autorità di Bacino, come da noi sempre sostenuto contro le false affermazioni del sindaco Gagliardi che, incoscientemente, ha cercato di contrabbandare un parere NEGATIVO per POSITiVO;

 

• MANCANTE del parere POSITIVO della Soprintendenza, come da noi sempre sostenuto contro le assicurazioni pubbliche del sindaco-avvocato che riteneva, erroneamente, di non doverlo acquisire;

• MANCANTE del rispetto delle prescrizioni richieste dal CTR;

• MANCANTE dell'elaborato relativo alla carta dell'uso agricolo dei terreni;

• MANCANTE della verifica di compatibiità idrogeologica e del rispetto delle norme del Piano Paesistico e del Piano Parco del Matese;

• DEVASTANTE, come da noi sempre sostenuto in Consiglio Comunale, degli unici terreni produttivi del paese, ad alta specializzazione biologica, in violazione della L. R. n. 14/82. Per effetto della documentata irresponsabilità di questi signori sono stati buttati inoltre, centinaia di milioni di vecchie lire per altri inutili pareri legali e per pagare un tecnico che ha redatto un progetto non conforme alla normativa. Queste deplorevoli vicende dimostrano, ancora una volta, quanto sia dannosa e fallimentare per il paese l'attuale amministrazione.

 

È ora che Gagliardi, il professore Manganelli ed i loro "sapienti" consiglieri prendano atto di non essere in grado di amministrare Cerreto e, per il bene di tutti, ne traggano le dovute conseguenze.

 

Un atto questo che il paese attende ormai da lungo tempo!

Cerreto Sannita, 7 novembre 2002

 

I Consiglieri Comunali

Umberto Di Crosta - Luigi Di Santo - Fausto Mazzacane - Lucio Rubano - Pasquale Santagata

 

 

Il Mattino 09-11-2002
CERRETO SANNITA
La bocciatura del Pip
infiamma il Consiglio

AGOSTINO DI LELLA
Consiglio comunale a Cerreto con tre punti all'ordine del giorno e con l'ormai solita parentesi burrascosa di mezza seduta, con relativa interruzione dei lavori. Motivo del contendere, stavolta, la ”fresca” notizia della bocciatura, da parte della Regione, del Piano di insediamento produttivo, che già tante polemiche aveva suscitato all'epoca della sua approvazione in consiglio. Ma procediamo con ordine.

A inizio seduta il consigliere forzista di minoranza, Lucio Rubano, informava l'assemblea che una delibera di Giunta regionale aveva bocciato il Pip di Cerreto Sannita.

La discussione cominciava ad accendersi, mentre, nel prosieguo, i consiglieri di minoranza Umberto Di Crosta e Tommaso Giannetti ”interrogavano” il sindaco Francesco Gagliardi su problemi relativi all'agibilità delle scuole.

Era poi la volta del consigliere alleatino Pasquale Santagata, che, nell'introduzione alla sua interrogazione, focalizzava il suo intervento sulle ultime notizie relative alla bocciatura del Pip e sul conseguente pagamento (dovuto o non dovuto?) della parcella tecnica per un progetto che, salvo sorprese, sarebbe destinato a finire a rotoli.

Nella foga della discussione il consigliere Santagata sforava i tempi canonici riservati dal regolamento consiliare alle interrogazioni (solo cinque minuti), per cui il primo cittadino, dopo alcuni richiami inascoltati, sospendeva la seduta.

Alla ripresa dei lavori si affrontava il secondo punto all'ordine del giorno: la tariffe per i servizi del mattatoio comunale. Secondo la minoranza, la nuova tariffa di 91 euro è molto più esosa della precedente, circa centomila lire; secondo la maggioranza, invece, la nuova tariffa sarebbe inferiore e quella degli altri macelli e, soprattutto, sarebbe comprensiva di diritto di macellazione, mattazione, trasporto e pulizia mezzi di trasporto, che prima si pagavano a parte.

Alla fine la nuova tariffazione è stata approvata con il voto contrario dell'opposizione. L'assise ha chiuso i lavori con un voto unanime sulla «questione contributi del Consorzio di bonifica della Valle Telesina».