Guardia S. / Una
questione che ha animato il dibattito politico
Il sindaco Falato: «E’ questa una vicenda che la dice lunga sulla
loro coerenza»
Un’altra pagina nera del consigliere Ceniccola».
Introduce così il
sindaco Carlo Falato il suo intervento in merito ad una questione
che ha suscitato grande interesse, non solo nel panorama politico
locale.
Si tratta,
infatti, della polemica sollevata da alcuni componenti del gruppo di
opposizione di ‘Guardia Libera’ sulle modalità di elezione, da parte
del Consiglio comunale di Guardia Sanframondi, dei propri
rappresentanti in seno al Consiglio Generale della Comunità Montana
del Titerno.
Una vicenda per la
quale i consiglieri di opposizione Amedeo Ceniccola e Giovanni
Falato, insieme a Giustino Pengue, avevano chiamato in causa anche
il Tribunale Amministrativo Regionale. Ed il TAR della Campania, con
sentenza n 104/2003, pronunciandosi sul ricorso «lo rigetta -
dichiarano dalla Casa Comunale - in quanto infondato», con la
relativa condanna al pagamento delle spese di giudizio (liquidate
complessivamente in 1.500,00 €).
Ed i risvolti giudiziari diventano occasione per il gruppo di
maggioranza per affrontare la questione sotto l’aspetto prettamente
politico.
«Vi è un argomento
- sottolinea un documento - che la dice lunga sulla loro coerenza.
Infatti, Ceniccola e compagni nel precedente mandato (il discorso
riguarda i rappresentanti dell’opposizione che hanno presentato
ricorso) erano Sindaco e consigliere di maggioranza e la precedente
nomina dei consiglieri in seno alla Comunità Montana disposta con
delibera n. 22 del 7/4/00 - viene evidenziato - è avvenuta non solo
con il sistema del voto limitato oggi, a torto, da loro stessi
contestato ma, soprattutto, con la nomina di 4 consiglieri di
maggioranza (Amedeo Ceniccola, Mauro Mancinelli, Filippo Foschini e
Silvio Falato) ed un solo consigliere di minoranza».
Una chiara accusa
di «incoerenza», che ai componenti del gruppo di maggioranza fa
tornare alla mente una precisa affermazione:
«Predicare e
razzolare male».
«In pratica, Ceniccola e compagni, quando erano maggioranza -
dichiara il sindaco Carlo Falato - hanno agito nello stesso preciso
modo in cui ha proceduto l’attuale maggioranza, modalità alla quale
hanno prodotto ricorso per evidenti motivi di opportunismo,
sconfessando persino se stessi.
Questa è la prova
provata della incoerenza e dell’inaffidabilità di Ceniccola il quale
dovrebbe seriamente interrogarsi, dopo aver prodotto danni e
lacerazioni nella comunità guardiese e dopo aver ricevuto - conclude
il sindaco guardiese - la bocciatura del corpo elettorale nel maggio
del 2002».
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