Il Tar ‘rigetta’ il ricorso di Ceniccola - 19-01-03 - da Il Sannio Quotidiano

 

 

Nomine alla Comunità Montana, il Tar ‘rigetta’ il ricorso di Ceniccola
Pubblicato il 19-01-2003

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Guardia S. / Una questione che ha animato il dibattito politico
Il sindaco Falato: «E’ questa una vicenda che la dice lunga sulla loro coerenza»



Un’altra pagina nera del consigliere Ceniccola».

Introduce così il sindaco Carlo Falato il suo intervento in merito ad una questione che ha suscitato grande interesse, non solo nel panorama politico locale.

Si tratta, infatti, della polemica sollevata da alcuni componenti del gruppo di opposizione di ‘Guardia Libera’ sulle modalità di elezione, da parte del Consiglio comunale di Guardia Sanframondi, dei propri rappresentanti in seno al Consiglio Generale della Comunità Montana del Titerno.

 

Una vicenda per la quale i consiglieri di opposizione Amedeo Ceniccola e Giovanni Falato, insieme a Giustino Pengue, avevano chiamato in causa anche il Tribunale Amministrativo Regionale. Ed il TAR della Campania, con sentenza n 104/2003, pronunciandosi sul ricorso «lo rigetta - dichiarano dalla Casa Comunale - in quanto infondato», con la relativa condanna al pagamento delle spese di giudizio (liquidate complessivamente in 1.500,00 €).
Ed i risvolti giudiziari diventano occasione per il gruppo di maggioranza per affrontare la questione sotto l’aspetto prettamente politico.

 

«Vi è un argomento - sottolinea un documento - che la dice lunga sulla loro coerenza. Infatti, Ceniccola e compagni nel precedente mandato (il discorso riguarda i rappresentanti dell’opposizione che hanno presentato ricorso) erano Sindaco e consigliere di maggioranza e la precedente nomina dei consiglieri in seno alla Comunità Montana disposta con delibera n. 22 del 7/4/00 - viene evidenziato - è avvenuta non solo con il sistema del voto limitato oggi, a torto, da loro stessi contestato ma, soprattutto, con la nomina di 4 consiglieri di maggioranza (Amedeo Ceniccola, Mauro Mancinelli, Filippo Foschini e Silvio Falato) ed un solo consigliere di minoranza».

 

Una chiara accusa di «incoerenza», che ai componenti del gruppo di maggioranza fa tornare alla mente una precisa affermazione:

«Predicare e razzolare male».


«In pratica, Ceniccola e compagni, quando erano maggioranza - dichiara il sindaco Carlo Falato - hanno agito nello stesso preciso modo in cui ha proceduto l’attuale maggioranza, modalità alla quale hanno prodotto ricorso per evidenti motivi di opportunismo, sconfessando persino se stessi.

Questa è la prova provata della incoerenza e dell’inaffidabilità di Ceniccola il quale dovrebbe seriamente interrogarsi, dopo aver prodotto danni e lacerazioni nella comunità guardiese e dopo aver ricevuto - conclude il sindaco guardiese - la bocciatura del corpo elettorale nel maggio del 2002».