Amministrazione a un passo dalla crisi - 24-05-03 - da Il SannioQuotidiano |
24 maggio 2003.
Telese Terme/ In un caos infernale si approva il bilancio. Si dimette l’assessore Rosa Maria Ciabrelli
Va in scena il consiglio comunale
L’amministrazione D’Occhio a un passo dalla crisi. Non c’è più sintonia tra le varie componenti.
Antonio Vecchiarelli
Sei mesi di attesa (il precedente consesso civico si è tenuto il dicembre del 2002) per assistere ad un consiglio comunale (quello di giovedì sera) frenetico, caotico, esagitato. Consiglieri distratti, assessori che dimenticano gli occhiali e non possono (o non vogliono) illustrare il bilancio, lavori che scorrono cosi come scivola via l'attenzione quando il disinteresse attanaglia. L'istituzione calpestata, offesa. E' non è una bella prova per una cittadina in crescita che attira l'interesse di tanti. Assenti alla seduta i consiglieri Umberto Cazzulo per la maggioranza e Tommaso Cusano per il gruppo di minoranza Ds-Indipendente popolare.
Dopo l'approvazione del verbale della precedente seduta, il sindaco risponde all'interrogazione presentata dal consigliere Giovanni Lavorgna sulla grave situazione igienico-sanitaria di via San Giovanni in prossimità di un canale dove si sta verificando anche un pericoloso cedimento della strada. Il primo cittadino riferisce che la situazione si va normalizzando dopo un periodo di stasi dovuto alle note vicende del Consorzio di Bonifica e il lento passaggio delle competenze al Sannio Alifano. Lunedì prossimo il sindaco avrà un incontro con la commissaria dell'ente per far presente le urgenze del territorio telesino e avere assicurazioni sull'imminenza dei lavori da eseguire.
Il regolamento per il condono di tributi locali per consentire ai contribuenti di sanare situazioni relative agli anni precedenti, è l'altro argomento che si sottopone all'attenzione dal consiglio. Con la sua approvazione (il consigliere Franco si astiene) si chiudono molte controversie per chi, nel caso dell'Ici, in buona fede, sulla scorta spesso di rendite catastali non corrette, aveva versato somme inferiori oppure riteneva di non essere tenuto al pagamento dell'imposta. Consentito il pagamento del pregresso senza applicazione di sanzioni e interessi.
Bilancio di previsione 2003: dopo la relazione del sindaco, intervengono i consiglieri Franco, Carofano e Lavorgna che si soffermano sul contenimento delle spese da parte del Comune soprattutto con riferimento al personale e ai mutui contratti e da contrarre. L'indipendente Carlo Franco lamenta l'assenza di un momento di confronto tra maggioranza e opposizione durante la stesura del bilancio e rimarca «l'atteggiamento vessatorio» dell'ente nei confronti del cittadino, Il riferimento è alla tassazione Irpef e Tosap che è la più alta del comprensorio e al servizio nettezza urbana che non soddisfa e nemmeno l'aumento del 40% della tassa (il sindaco lo giustifica con i rincari per il conferimento in discarica) riesce a far intravedere un miglioramento.
Il consigliere Serafini con una dichiarazione di voto reclama negli investimenti futuri spazi da destinare a un centro culturale per i giovani. Il bilancio è approvato con voto contrario del gruppo Ds-indipendente popolare e del Prc. Si astiene Franco.
Serafini, Carofano e Lavorgna chiedono di passare al punto 8 (nomina dei revisori dei conti, urgente dopo che si è consumato il periodo consentito tra la conclusione del rapporto con il precedente collegio e l'insediamento del nuovo) e di aggiornare la seduta per consentire la partecipazione ai comizi della campagna elettorale per le elezioni provinciali. La proposta è bocciata con conseguente abbandono dell'aula di Lavorgna e Carofano. Serafini li segue dopo qualche istante.
E' da questo momento in poi che il consiglio entra nella sua fase di caos assoluto. Diventa in pratica un bazar. Si odono lamentele nel gruppo di maggioranza per la mancata inversione dell'ordine del giorno. Sono diversi a ritenere che l'atteggiamento è un torto a Verrillo, presente ai lavori ma candidato alle provinciali con diverse manifestazioni propagandistiche in scadenza concomitanti con l'assise.
Dopo l'approvazione all'unanimità del progetto relativo ai lavori sull'area spondale del torrente Grassano anche il consigliere Verrillo abbandona l'aula. Il consiglio si trascina via tra mugugni e disappunti. Si approva all'unanimità il progetto per la strada di collegamento via S.Rosa - via Manzoni mentre sul noleggio di apparecchiature di controllo della velocità si registra l'astensione del consigliere Franco che avanza perplessità sull'atteggiamento dell'ente che potrebbe scegliere l'indirizzo al solo scopo di incamerare danaro.
Sulla nomina dei revisori dei conti il consiglio si consegna alla baraonda.. Si va al voto segreto (si fa per dire) e si va allo spoglio con l'affanno di chi non ci si raccapezza più. Nominati: Enrico Vecchi, Antonia Calandrelli e Teofilo Galasso tra il disappunto di Franco che non condivide la scelta di un pensionato, visti i tanti giovani in cerca di lavoro.
Il penultimo atto è l'approvazione all'unanimità dello schema di convenzione per regolare i rapporti tra Comune e diocesi per la costruzione di una Chiesa, opere parrocchiali e casa canonica in via San Giovanni.
L'ultimo è quello della discesa del sipario su uno spettacolo... indegno! Il commento a caldo del consigliere comunale di Rc, Gianluca Serafini: «E' evidente che la maggioranza del sindaco D'Occhio è in chiara difficoltà sia nelle scelte di programmazione che nei rapporti tra le varie componenti. Lo spettacolo a cui abbiamo assistito è il chiaro segno di una crisi profonda. Sul bilancio le spese per la verticalizzazione eccessiva del personale sono il frutto della logica perversa per cui i Comuni si dotano di tanti dirigenti per essere autosuffìcienti. Anche il Comune di Telese deve iniziare a ragionare in ottica di comprensorio nel rispetto dello spirito dello statuto che andremo ad adottare».
Fine articolo de Il Sannio Quotidiano
Sullo stesso argomento la "versione" dell'Ufficio Stampa del Comune
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