On. Barbieri, intervista su MediaTV - 14-07-03 - Rosario Lavorgna

 

 

Camera dei Deputati

On.le Antonio Barbieri

- UFFICIO STAMPA -

COMUNICATO STAMPA

L'onorevole Antonio Barbieri ha partecipato lo scorso 11 luglio 2003 ad una trasmissione televisiva negli studi di Media TV relativamente alla crisi politica che a Cerreto Sannita ha determinato la caduta dell'amministrazione comunale. Alla trasmissione, condotta dalla giornalista Angela Del Grosso e che ha avuto come obiettivo il fare massima chiarezza sulle vicende politiche che hanno condotto al commissariamento del comune titernino, hanno partecipato 5 dei consiglieri comunali dimissionari: Lucio Rubano, Umberto Di Crosta, Giuseppe Del Vecchio, Pasquale Santagata e Maurizio Esposito.

Nell'ambito della discussione si è registrato l'intervento del parlamentare sannita che ha replicato alla domanda della conduttrice circa l'accusa mossagli di aver funto da regia alla crisi amministrativa e politica cerretese.

Nel suo intervento l'onorevole Barbieri ha analizzato l'empasse amministrativo e politico cerretese partendo proprio dall'accusa di occulta regia.

"Sapevo di questa accusa mossa nei miei confronti - ha iniziato Barbieri - ma stando ai fatti e agli accadimenti che hanno condotto al crollo dell'amministrazione Gagliardi posso dire che ci troviamo di fronte ad un film che ha un solo protagonista: l'ex sindaco Gagliardi.

Credo che la causa di quello che è accaduto ha avuto un solo artefice in negativo che, non solo ha evidenziato carenze relativamente all'amministrazione locale, ma si è reso responsabile di una gravissima crisi politica che ha determinato, per la prima volta in assoluto per cerreto sannita, la caduta dell'amministrazione comunale. A questo punto possiamo ribadire che trattasi di un film fatto da solo senza regista, non vi era bisogno di un regista, l'ex sindaco ha fatto tutto da solo.

Dobbiamo essere sereni nell'analisi di quello che è successo a Cerreto, per cui apprezzo molto l'iniziativa degli ex consiglieri comunali di cercare in tutti i modi di informare e di rendere conto all'opinione pubblica con manifesti, volantini con la trasmissione di questa sera e anche con inviti pubblici all'ex sindaco e amministrazione di confrontarsi pubblicamente davanti ai cittadini, perché poi, alla fine, sono i cittadini che devono esprimere un giudizio di merito.

Quindi, lasciamo stare sentenze di condanna, da parte di chicchessia, mettiamo da parte giudizi sulle persone, noi dobbiamo analizzare i fatti , e i fatti non possono essere cambiati, modificati, stravolti. Una crisi che risale al dicembre 1999, una crisi che da un a parte investe il modo di amministrare dell'ex sindaco e dall'altra parte investe la gestione politica da parte dell'ex sindaco. Per quanto riguarda questo secondo aspetto vorrei dire una cosa che ormai non è soltanto una storia che riguarda Cerreto ma ha interessato un po' tutte quelle realtà governate dalla sinistra.

Quando sono al potere i Comunisti e quando sono rimasti tali anche se si chiamano in altro modo cercano di accorpare tutto il potere nelle mani della sinistra e fanno avere agli altri partiti della coalizione di centro sinistra un ruolo del tutto marginale. E questo capita ad ogni livello, nazionale, regionale e provinciale. B asta leggere i giornali per vedere cosa capita a Napoli, ad esempio, con Sassolino. E le lamentele non sono nostre, noi siamo all'opposizione: le lamentele di De Mita della Margherita, di Mastella dell'Udeur che continuano a ribadire dio contare tanto poco quanto niente nel panorama di coalizione. Lamentano l'egemonia della sinistra che non fa contare nulla o quasi alle forze del centro, moderate che invece dovrebbero esprimere un ruolo primario e fondamentale.

Non dobbiamo dimenticare, come anche a Cerreto Sannita che la stragrande maggioranza dei cittadini è moderata politicamente, e quindi non si riconoscono e non si riconosceranno mai con la sinistra totalizzante, egemonista, totalitaria. Questo è stato l'errore fondamentale di Gagliardi. Prima ha fatto fuori gli esponenti di AN, poi ha marginalizzato, per chiudere la crisi, anche esponenti del centro, quelli della Margherita, per rimanere solo lui e i suoi compagni comunisti per gestire in maniera esclusiva il potere a Cerreto.

Politicamente, una amministrazione comunale deve rappresentare la maggioranza dei cittadini, ciò significa dare voce, dare legittimità a tutte quelle fasce politicamente caratterizzate, e non può metterle da parte, cosa che Gagliardi ha fatto".

Il discorso si è poi spostato sulla tornate provinciale e sulla elezione a consigliere provinciale dell'ex sindaco Gagliardi.

"Vorrei ricordare che sono stati due gli eletti a Cerreto Sannita. Oltre all'ex sindaco Gagliardi i cittadini di Cerreto hanno eletto anche il dott. Lucio Rubano di Forza Italia, con la differenza che l'elezione di Gagliardi non è dipesa soltanto dal fatto che il 37% dei Cerretesi hanno votato per quella lista, ma dagli equilibri complessivi e dal concatenarsi di una serie di combinazioni, in primis la rielezione schiacciante del presidente uscente Carmine Nardone . Con questa situazione Nardone ha avuto diritto ad una ulteriore assegnazione di seggi alla sua maggioranza, facendo in modo che i DS, per una manciata di voti hanno avuto il quarto consigliere. Ciò non dipende da Cerreto ma dall'andamento di tutta la provincia. Per una manciata di voti Gagliardi è andato alla Rocca come quarto consigliere.

Con questa situazione non si può assolutamente dire che i Cerretesi hanno eletto il sindaco al consiglio provinciale per i meriti che aveva acquisito, poiché il sistema elettorale per la provincia è molto diverso da quello amministrativo locale o regionale o politico nazionale. Il sistema proporzionale uninominale si basa sui dati percentuali di tutta la provincia. E sei noi andiamo ad analizzare, alla luce dei dati, quella di Gagliardi a Cerreto è stata una autentica bocciatura poiché non è stato rappresentativo della sua maggioranza ottenendo i voti del 37% dei cittadini. Il 67% restante non ha votato per Gagliardi, e non solo, all'interno della stessa maggioranza vi erano altri due candidati alla provincia. Questo ovviamente significa non avere avuto il riconoscimento politico di almeno la sua maggioranza".

L'onorevole Barbieri ha poi concluso il suo intervento televisivo ribadendo la grave carenza da parte dell'ex sindaco Gagliardi di tenere insieme la sua maggioranza.

"Ricordiamo le amministrazioni comunali cadute per mano dei DS: Frasso Telesino, Benevento qualche anno fa. Allora non possiamo dire che quando sono i comunisti a far cadere le amministrazioni pubbliche sono bravi e quando sono gli altri invece si trasformano in nemici della comunità.

Una amministrazione in crisi vuol dire una comunità bloccata sotto tutti i punti di vista, allora rimettere il mandato agli elettori e tornare alle urne diventa l'unica scelta ponderata e democratica.

Noi sosterremo l'attuale commissario prefettizio, abbiamo il dovere di farlo, di far trovare al commissario un ambiente non ostile nel quale possa lavorare per il bene della collettività, affinché Cerreto in questi 10 mesi che ci separano dalle elezioni possa trascorrere un periodo sereno in assenza di quelle lotte, dissidi, contrasti e di quel clima avvelenato a cui abbiamo assistito fino a poco tempo fa".

L'onorevole Barbieri ha poi concluso sottolineando che "nelle prossime settimane e nei prossimi mesi lavoreremo affinché torni a Cerreto quel clima di concordia ma soprattutto per mettere insieme una compagine più rappresentativa possibile perché cerreto ha ancora bisogna di essere identificata e rappresentata. Cerreto non è mai stata di sinistra, non è mai stata ostaggio di una sola persona o ostaggio di un solo partito.

Dobbiamo tornare ad essere una società pluralistica, dove ognuno possa sentirsi attore. Per fare ciò tutti avranno spazio per idee concrete in un equilibrio democratico e civile".

Roma, 14 luglio 2003

Il Capo Ufficio Stampa

(Dott. Rosario Lavorgna)

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