Mercoledì 5 febbraio 2003 l'onorevole
Antonio Barbieri ha partecipato a Roma ad un convegno di parlamentari
di entrambi gli schieramenti sul tema del documento dottrinale della
Chiesa sull'impegno dei Cattolici in politica. All'importante incontro
ha presenziato sua Eccellenza Rino Fisichella, Rettore Magnifico della
Pontificia Università Lateranense, e cappellano della Camera dei
Deputati.
Nell'ambito del convegno, svoltosi presso la Biblioteca della Camera
dei Deputati si è registrato l'intervento dell'onorevole Barbieri che
ha soffermato la riflessioni sul concetto di laicità, in particolare
partendo dalla premessa che per la comunità religiosa il laico è il
fedele non ordinato in sacris, mentre per la comunità politica essere
laico significa disconoscere la verità divinamente rivelata ed anche
l'istituzione o l'autorità preposta alla comunicazione o
interpretazione di tale verità.
"Invece - ha sottolineato Barbieri - per il mondo cattolico la laicità
diventa metodo, nel senso che la verità, che in termini politici
diventa sinonimo di bene comune, va ricercata attraverso un libero
confronto, dialogo ed una serrata critica delle problematiche sociali
ed economiche. Questo porta a ritenere che l'obbedienza del magistero
della Chiesa deve essere una obbedienza critica e non di carattere
confessionale".
L'onorevole Antonio Barbieri ha poi concluso rivolgendo all'alto
prelato alcune domande. " Come possono essere conciliati, quindi, il
carattere vincolante della nota dottrinale e il carattere a
confessionale del cattolico impegnato in politica?. Aggiungo ancora:
come intede favorire la Chiesa l'unità dei cattolici dal momento che
diversi vescovi ed anche alcuni altri settori del clero assumono
posizioni unilaterali senza tenere in conto che soltanto in questa
legislatura e grazie all'attuale maggioranza sono stati approvati
provvedimenti che vanno nella direzione indicata dalla Chiesa, quali
la legge sugli insegnanti di religione cattolica e sulla procreazione
medicamente assistita?"
Mons. Fisichella si è vivamente complimentato con il parlamentare
sannita, ponendo in risalto l'opinione della Chiesa in merito al
carattere critico che, nell'obbedienza, il cattolico deve mantenere.
Roma, 7.02.2003