Il 27 marzo scorso l'onorevole Antonio
Barbieri ha presentato una interrogazione parlamentare indirizzata al
ministro delle infrastrutture in merito alla questione delle SOA
(Società Organismo di Attestazione), la cui finalità è qualificare le
imprese di costruzione.
In relazione alla possibilità che le società in tal senso di fondersi
tra loro, l'onorevole Barbieri ha sottolineato nel documento
d'interrogazione come "le operazioni fin ora concluse prevedano il
venir meno dell'organico minimo, in palese contrasto con la legge,
decreto del presidente della Repubblica n. 34 del 2000 e con la
giurisprudenza costante della Corte di Cassazione".
Nel documento a risposta scritta il parlamentare sannita ha ribadito
che "l'elemento fondamentale e imprescindibile delle Aziende SOA è
rappresentato proprio dall'organico minimo previsto ed imposto per
legge attorno al quale ruotano gli altri elementi aziendali. È,
quindi, evidente che non è possibile concepire l'azienda di una S.O.A.
senza il requisito fondamentale dell'organico minimo".
A questo proposito si pone anche il delicato problema "se l'Autorità
per la vigilanza nei lavori pubblici possa rilasciare il preventivo
assenso alla fusione nel caso in cui le società interessate avessero
in corso procedure di revoca dell'autorizzazione ai sensi
dell'articolo 10 del decreto del Presidente della Repubblica n. 34 del
25 gennaio 2000".
Con la finalità di fare dovuta chiarezze sulla materia Barbieri ha
chiesto al ministro "se sia a conoscenza dei fatti e se non intenda
precisare la corretta interpretazione dell'articolo 10 del decreto del
Presidente della Repubblica n. 34 del 2000".