Il Mattino
Domenica 11 Maggio 2003
Vendola a Telese: basta compromessi
VITTORIO VALLONE
Giovani, disobbedienti, alternativi. Sono
questi i caratteri politici dei comunisti sanniti che emergono dalla
conferenza stampa, organizzata nella sala del Paiolo di Telese, da
Rifondazione Comunista.
A dar manforte ai candidati alle
provinciali, è il deputato pugliese Niki Vendola, già vice-presidente
della Commissione Antimafia. Ed è veramente giovane ed alternativo anche
l’incontro al quale hanno preso parte, oltre a Vendola, Gianluca Aceto,
Eduardo Di Mezza, Gianluca Serafini ed Alessandro Liverini.
Inizia con una battuta l’intervento di
Vendola, «E’ un piacere per me venire a Telese che definisco una piccola
Bagdad, è l’unico paese d'Italia dove chi amministra riesce ad essere
allo stesso tempo un Saddam e un Bush: Saddam per gli atteggiamenti
dittatoriali, Bush per la distruzione operata sul territorio».
Ma il sindaco D’Occhio sembra solo un
appiglio per attaccare l’operato del centro-destra e dei suoi uomini,
definiti, «trafficanti di realismo e sconfinanti di cinismo». Vendola
punta il dito contro una politica che mette al bando la denuncia dei
dissesti al territorio e delle libertà civili.
«Il voto a Rifondazione - aggiunge - è un
voto di disobbedienza alla politica del voto di scambio e dei
compromessi; è un voto anticamorra, un voto contro chi protegge gli
interessi personali di chi attualmente governa il nostro Paese, un voto
contro chi vuole distruggere lo Stato per privilegiare pochi privati.
Il nostro realismo è quello di accettare
un programma che costruisca un forte centrosinistra, alternativo a chi
oggi antepone il proprio io al concetto di Stato. In Provincia di
Benevento abbiamo creato un nuovo laboratorio politico che avrà senso se
si creerà discontinuità e complementarietà; nella nostra partecipazione
governativa, se ovviamente ci sarà, utilizzeremo una logica di
civilizzazione della politica e dei diritti che spettano a tutti i
cittadini, nessuno escluso».
Fine articolo de Il Mattino
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Nota: Già nel febbraio 2002 Niki Vendola
aveva prodotto un'interrogazione parlamentare sull'operato del sindaco
D'Occhio:
Atti Parlamentari
-- 2727 --
Camera dei Deputati
XIV LEGISLATURA
ALLEGATO B
AI RESOCONTI
SEDUTA DEL 12 FEBBRAIO 2002
VENDOLA. -- Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro
dell'interno, al Ministro dell'ambiente e della tutela del
territorio. --
Per sapere premesso che: il giorno 7
febbraio 2002, nella citta` di Telese in provincia di Benevento
si verificava lo sprofondamento della superficie di un suolo
limitrofo a via Udine: si trattava di una autentica voragine larga
circa 20 metri e profonda circa 10 metri; l'evento ha riguardato una
zona non ancora asfaltata e in via di urbanizzazione, rendendo
necessario lo sgombero di taluni edifici di recente costruzione;il
dissesto urbanistico della citta` di Telese e` da tempo al centro
della polemica politica e dell'attivita` di denuncia delle
associazioni ambientalistiche;
il 25 agosto 2001, con una nota inviata alla locale stazione dei
carabinieri e alla autorita` municipale si paventava, persino
fornendo indicazioni catastali dettagliate, il verificarsi di quello
sprofondamento che poi si e` verificato il 7 febbraio 2002;
siamo dunque in presenza di eventi che rappresentano la « cronaca di
una morte annunciata »: morte dei valori dell'ambiente e della
difesa del territorio; e sovente morte della legalita`;
ora chiunque abbia ruoli di responsabilita politica e tecnica,
nell'ambito della citta` di Telese, dovrebbe fornire spiegazioni
convincenti su come sia possibile consentire edificazioni anche
intensive su territori ricchi di falde, non monitorati, senza alcuna
seria ricognizione idrogeologica;
siamo dinanzi ad un modello edificatorio che potremmo denominare «
le mani sulla citta`», che non solo alimenta i canali della
speculazione edilizia e della devastazione ambientale, ma che
potrebbe anche intersecarsi con i circuiti imprenditoriali della
criminalita` organizzata :
se le clamorose omissioni del sindaco di Telese, persino dinanzi a
denunce dettagliate che rappresentavano l'imminenza di pericoli per
la comunita`, rappresentano a giudizio dell'interrogante un
sostanziale pregiudizio al pieno esercizio della sindacatura;
se risulti che il ministro interrogato abbia invitato il Prefetto di
Benevento ad una verifica degli atti;
se la Protezione Civile abbia avviato un monitoraggio complessivo
sul territorio di Telese;
se risulti che si siano verificate possibili infiltrazioni
camorristiche nel percorso di urbanizzazione selvaggia del
territorio di Telese.
(4-02094)
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