La questione urbanistica a Benevento - 07-12-02 - Gianluca Aceto

 

 

Benevento, 07 dicembre 2002

COMUNICATO-STAMPA

 

   Gli ultimi avvenimenti amministrativi, culminati con la revoca delle deleghe al presidente provinciale di Alleanza Nazionale – Roberto Capezzone - da parte del sindaco D’Alessandro, dimostrano la fondatezza dei rilievi operati da Rifondazione Comunista da quasi due anni. Le mille contraddizioni interne al partito di Viespoli e alla maggioranza di centro destra sono esplose non per motivi ideali ma a causa di forti interessi materiali. 

   Tutto lascia supporre che ben presto verranno al pettine gli altri nodi. Il bilancio comunale, il Prusst, il Piano di recupero urbano del Rione Libertà, sono soltanto alcune delle partite che si stanno giocando sui tavoli della politica beneventana, e che andranno ad aggiungersi all’incredibile vicenda dei capannoni in contrada Pezzapiana e della variante al piano regolatore. Molto presto i tanti fiori all’occhiello delle amministrazioni di centro destra si mostreranno per quello che sono realmente: dei fallimenti.

   La lettera del capogruppo comunale della Margherita, Cosimo Lepore, pubblicata ieri, interroga il sindaco e il dirigente del settore urbanistica su punti estremamente precisi e inequivocabili, e costituisce pertanto un ottimo strumento di comprensione. Le affermazioni di Lepore sono pienamente condivisibili. Senza entrare di nuovo nel merito, importa sottolineare che le istituzioni direttamente coinvolte, ed il Consiglio comunale in primo luogo, dovrebbero preoccuparsi di accertare una volta per tutte la verità dei fatti, sollecitano il sindaco e il dirigente dell’urbanistica a rispondere celermente e dettagliatamente sugli interrogativi posti da Lepore.

   Ma vi è di più. Lo scorso 3 dicembre, Paolo D’arco, amministratore unico della Reti e Sviluppo, una delle società coinvolte nel progetto dell’ipermercato in contrada Pezzapiana, ha pubblicamente smentito che vi possano essere illeciti amministrativi o responsabilità di altra natura. Nella missiva  si fa riferimento, con tono velatamente intimidatorio, a “quelli che operano senza apparire”, colpevoli di “distorcere la verità”. Vengono coinvolti anche gli uffici comunali, cui si rivolge la gravissima accusa di non esaminare la pratica della società Reti e Sviluppo, che quindi sarebbe soltanto la vittima della “burocrazia pilotata”.

   I rilevi di Paolo D’Arco non possono essere ignorati: sollevano tanti e tali dubbi da esigere, anch’essi, una risposta immediata. Nel complesso, essi configurano una realtà opposta all’interpretazione data non solo da Cosimo Lepore ma anche da Rifondazione Comunista. Occorre immediatamente assumere una posizione ufficiale, in un senso o nell’altro. A questo scopo, il Consiglio Comunale convocato per lunedì 09 dicembre potrebbe essere l’occasione giusta.

  Proprio per discutere di urbanistica, Rifondazione Comunista invita sin da ora a partecipare all’incontro pubblico  che si terrà lunedì 16 dicembre, presso la sala del Consiglio provinciale. Lo studio pubblicato da Legambiente nei giorni scorsi, che fotografa il disastroso stato di Benevento, non fa che confermare la necessità di una svolta nel modo di amministrare il capoluogo sannita.