La Carta dei doveri del giornalista - 16-11-02 - Giuseppe Grimaldi

 

 

da Giornalisti     

anno 1 N°2 - Novembre - Dicembre 2002

 

E l’Ordine licenzia “La Carta dei doveri”.

 

 

Il gruppo speciale uffici stampa dell'Ordine nazionale ha elaborato una "Carta dei doveri del giornalista degli uffici stampa", documento che definisce il quadro di riferimento etico e deontologico dell'operatore dell'informazione pubblica.

 

Secondo il documento, due sono infatti i principi fondamentali che il giornalista delle amministrazioni pubbliche deve salvaguardare:

1) il diritto delle istituzioni pubbliche ad informare

2) il diritto dei cittadini di essere informati.

 

 

Il giornalista è tenuto ad osservare non solo le norme stabilite per il pubblico dipendente ma anche quelle deontologiche fissate dalla legge istitutiva dell'Ordine dei giornalisti e quelle enunciate nei vai documenti dell'Ordine stesso che regolano dal punto di vista etico la professione.

 

L'ufficio stampa va considerato come il luogo nel quale si concretizza lo scambio informativo tra istituzione e cittadino, scambio che opera in due direzioni: da un lato il giornalista "racconta" l'ente e il suo modo di funzionare, dall'altro è portatore all'interno dell'ente delle esigenze dei cittadini.

 

In questo quadro, il giornalista deve operare per far conoscere le norme, per la piena trasparenza dell'attività amministrativa, per il miglioramento dei servizi e la rimozione degli ostacoli che si frappongono alla loro effettiva fruibilità.

 

Il giornalista "pubblico" , oltre a prestare particolare attenzione ai problemi della "privacy", deve operare nella consapevolezza che la responsabilità verso i cittadini non può in alcun caso essere subordinata a ragioni e interessi particolari o di parte e deve difendere come obbligo d'ufficio la propria autonomia e la propria credibilità professionale.

 

Di qui la necessità di mantenere l'informazione distinta dalle attività di comunicazione o di promozione.

 

 

Commento di Giuseppe Grimaldi:

Il contenuto di questo articolo penso chiarisca una volta per tutte dove cominciano i doveri e dove finiscono le autonome prese di posizione.

Chiedere informazione e trasparenza E' UN DIRITTO DEL CITTADINO. Vivi Telese è formato da un gruppo di cittadini che vuole essere informato.

Ricordo ai visitatori di ViviTelese che invano abbiamo richiesto i comunicati ufficiali del comune di Telese Terme per divulgarli alla cittadinanza. Dalla nascita si ViviTelese, nel Luglio 2001, non abbiamo ricevuto nemmeno uno dei comunicati, nonostante la nostra cortese richiesta e nonostante il fatto che i nostri 100 visitatori quotidiani avrebbero contribuito alla divulgazione dei comunicati stessi.

Il "cavallo di battaglia" dell'amico Antonio Giaquinto (capo ufficio stampa del comune di Telese Terme) è stato quello di non "potere" e non "dovere" mandare i comunicati a chi, come ViviTelese, non è "testata giornalistica". Ecco le sue parole del 28 ottobre 2002, che ribadiscono il concetto:

 

Avevo spiegato, fin dal primo comunicato stampa emesso con la mia firma, di inoltrare gli stessi solo ai colleghi che lavorano presso testate giornaliste registrate. E' una scelta personale che potete non condividere...

 

Non c'è bisogno di essere una testata giornalistica per ricevere i comunicati stampa di un'amministrazione pubblica. IL CITTADINO HA IL DIRITTO DI ESSERE INFORMATO. Lo dice l'Ordine dei Giornalisti al quale appartiene l'amico Antonio.

 
Mi dispiace molto ricorrere a questo tipo di protesta nei confronti di Antonio Giaquinto  che continuo a ritenere un caro AMICO, ma la trasparenza è un elemento che ritengo fondamentale in qualsiasi tipo di rapporto.
 
Apprezzerei molto un cambiamento di rotta. Questo sarebbe un chiaro segnale di maggior rispetto non solo per i visitatori di ViviTelese, ma soprattutto per tutti i concittadini.