Centri storici, il modello-Sannio  - 14-03-03 - da Il Mattino

 

Centri storici, il modello-Sannio

VITTORIO VALLONE


Vivibilità e valorizzazione dei piccoli centri. Si riparte da questo per creare una nuova cultura dello sviluppo. Se n’è discusso al convegno che si è svolto ieri sera alle nella Sala dei Goccioloni delle Terme di Telese. L'interesse per le tematiche trattate ha calamitato nel parco termale numerosi sindaci della Valle Telesina e soprattutto uno stuolo di tecnici. L'iniziativa è stata promossa dallo Sdi, il partito socialista di Boselli, e ha visto la partecipazione del suo massimo esponente in Campania, l'assessore all'Urbanistica e ai Beni Culturali, Marco Di Lello, che aveva già incontrato altri amministratori e tecnici a Castelvenere.


«Abbiamo scelto Telese Terme - ha dichiarato Gianvito Bello, segretario provinciale dello Sdi, per il ruolo centrale che questo paese occupa nell'intera Valle Telesina, sempre più interessata dal recupero dei centri urbani. Oggi, da parte dei sindaci del Beneventano, c'è grande maturità intorno al concetto del ripristino e della salvaguardia dei centri storici. La Regione Campania ha saputo sfruttare nella maniera giusta le leggi prodotte dai Governi di centrosinistra, riuscendo a finanziare tutti i progetti di recupero dei centri urbani».

 

L'assessore Marco Di Lello, dal canto suo, ha elogiato i sindaci beneventani, che sono riusciti, in poco tempo, a produrre delle ottime idee progettuali. «Solo due Regioni, in tutta Italia - ha detto -, sono riuscite a raggiungere l'obbiettivo di sfruttare a pieno i finanziamenti europei: la Campania e la Basilicata.

 

La Regione Campania non ha badato solo alla quantità di finanziamenti elargiti, ma anche e soprattutto alla qualità. Abbiamo distribuito le risorse a disposizione sul 24% del territorio regionale. La nostra è stata una scelta di coraggio, abbiamo scelto, infatti, i progetti più funzionali che potessero, attraverso la concertazione e la programmazione, vincere quello stato di povertà caratteristico di alcune zone della Campania. I Comuni campani, attraverso i Pit culturali, hanno avuto la possibilità di attingere le risorse da più finanaziamenti tra cui la legge 26».

 

Di Lello ha concluso ricordando che «l’idea è quella di mettere insieme risorse pubbliche e private per ottenere la realizzazione di opere che portano sviluppo». Inoltre, vale il principio della «schematizzazione che rende finanziabile anche piccole opere. C'è ancora la possibilità di finanziare la catalogazione dei beni culturali per offrirli ad un pubblico sempre più vasto e un fondo di rotazione per l'eliminazione di brutture architettoniche, finanziabili ai Comuni, all'80%».

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LA PROPOSTA
Vesuvio, in caso di eruzione fuga verso Telese

Da Telese Terme partono tre proposte-richieste all'Assessore Di Lello.

La prima riguarda il prosieguo dei lavori che interessano l'eliminazione dei passaggi a livello nel territorio comunale di Telese Terme.

 

Sono previsti dei cavalcavia ed un sottopasso che renderebbero più omogeneo e più sicuro l'intero territorio comunale, creando così, anche maggiore fruibilità di quelle località che si trovano spezzate dalla linea ferroviaria.

 

Il sindaco di Telese Terme, Giuseppe D'Occhio, lancia anche un messaggio all'Assessore della Giunta Bassolino: « invito l'Assessore Di Lello ad accelerare sulle riforme urbanistiche, il nostro territorio, dice il primo cittadino telesino, ha bisogno di un processo celere di pianificazione urbanistica, soprattutto se ci si sofferma sul fatto che numerosi esperti urbanisti italiani , prevedono, da quì a qualche anno, un aumento di popolazione nella nostra Provincia dovuto ad un probabile svuotamento di abitanti oggi concentrati nell'area Vesuviana».

 

Altra proposta è quella di vedere a breve una Città telesina. Un insieme di paesi dell'intera vallata, consorziati per sfruttare al meglio i servizi e le singole peculiarità del territorio.
 

Vittorio Vallone