Truffa beneventana su internet - 10-11-02 - Giovanni Forgione |
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Questo l'articolo apparso su Il Mattino di oggi:
Commento di Giovanni Forgione
Questa storia presta il fianco agli "avversari" di internet e delle nuove tecnologie le quali favorirebbero lo sviluppo delle truffe, della pedofilia, della pornografia, della vendita di materiali illeciti.
Tutte le negatività appena elencate, sono sempre esistite anche prima di internet. A chiunque, ignorando la potenza di internet, mi dice: "Hai visto quanti guai ha creato internet?", rispondo: "Internet è come la strada; è teatro di positività e negatività. La vita si svolge sulla strada e su internet; il male e il bene, sono nati prima delle strade e prima di internet".
Già su questo sito, ho detto tutto quello che sapevo sul multi-level-marketing che comprende sia positività che negatività, nel servizio Arresti per la truffa Tucker. Oggi, posso divulgare tutto quello che so sull'argomento della truffa per "modica cifra".
Nel caso oggetto di inchiesta in questi giorni, internet ha rappresentato solo un mezzo veloce per realizzare l'organizzazione che è sotto i riflettori dei giudici. Il tipo di imbroglio (se sarà dimostrato) era "di moda" negli anni 80. La truffa vedeva come vittime le persone senza lavoro che "non avevano voglia di muoversi". Gran parte delle persone sfiduciate per la mancanza di lavoro, con il passar del tempo si impigrisce e limita anche la ricerca e le uscite per "trovare qualcosa". Anche le casalinghe, con poco tempo libero ma con voglia di affermarsi, cadevano spesso in questo tipo di inganno.
L'organizzazione, attraverso annunci e pubblicità mirata, prometteva un lavoro ed un guadagno modesto, commisurato alle ore di lavoro fatte a casa, presso il proprio domicilio. Un invito a nozze per chi non aveva altra scelta.
Le valutazioni che anche mia zia ha fatto venti anni fa erano queste:
Facendo leva sullo schema appena enunciato, gli organizzatori della truffa realizzavano a tavolino tutto l'iter della truffa costruendo la propria credibilità anche con discreti investimenti iniziali.
Quando mia zia mi chiese di trovare uno di questi lavori "comodi a casa" tra tutte le offerte di mercato, fui proprio io a consigliarle di sceglierne più di uno. Le preparai una tabella riassuntiva che vedeva sulle righe "le ditte" proponenti e sulle colonne "i parametri per scegliere": tipo di lavoro, investimento iniziale, massimo guadagnabile in un mese ecc.
Eravamo coscienti entrambi che non c'era da fidarsi di nessuno; Ma, per realizzare il sogno di mia zia (guadagnare qualcosa), scegliemmo 4 società. L'iscrizione, contemporanea, fu fatta a tutte e 4 le società perché ne volevamo almeno una soddisfacente. Dicemmo: "Tra quattro proposte ce ne sarà almeno una buona!" Dopo tre mesi di corrispondenze e di "arrabbiature" capimmo che si trattava di quattro truffe.
La strategia messa in atto dai truffatori era quella della "modica cifra"; l'annuncio più o meno recitava così: "Se vuoi lavorare con noi, devi acquistare il KIT iniziale". Abbiamo capito, dopo tre mesi che l'unica attività organizzata dalle società era quella di confezionare e vendere il KIT iniziale, che tale rimaneva. Nella storia di oggi il KIT iniziale si è trasformato in "Inserimento in graduatorie" che non saranno mai utilizzate.
Divulghiamo il più possibile queste notizie per evitare altre truffe.
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