Ognuno ascolta solo quello che capisce - 28-11-02 - Fulvio Del Deo |
La Libertà non è uno spazio libero
non è neanche il volo di un moscone
Libertà non è star sopra a un albero
Libertà è partecipazione
(Giorgio Gaber)
1. L'apatia
Quando c'è il temporale con fulmini e
vento, a volte capita che manca la luce. Allora finalmente la
televisione tace e si accendono le candele. Poi, senza che si faccia
nulla, dopo un po' la luce torna e tutto riprende come prima.
Vi siete mai chiesti come mai la luce
ritorna? Per opera e virtù dello Spirito Santo, forse? Come ha fatto
l'ENEL a sapere che stavate al buio e che c'era bisogno del suo
prezioso intervento?
Molto semplice: nella vostra zona
qualcuno non è rimasto a contemplare la fiammella della candela, ma ha
afferrato la cornetta e ha composto il numero 800 900 800. In genere,
quanto più numerose sono le chiamate, tanto più in fretta si mobilita
la squadra addetta.
Perché parlo di black-out? Semplice: è
uno dei tanti casi in cui molte persone non fanno nulla, non si
degnano neanche di segnalare un guasto con una telefonata gratuita,
sebbene siano essi stessi i primi interessati. L'apatia è un
atteggiamento molto diffuso e pericolosissimo: è la forma mentis di
chi non si fermerebbe neanche a soccorrere qualcuno in difficoltà,
«tanto qualcunaltro si dovrà pur fermare...», perché costa troppo
mettersi in ballo, è rischioso "esporsi" deviando anche di un minimo
dal proprio binario.
C'è perfino chi per apatia non
reagisce neanche quando in gioco c'è qualcosa di molto importante per
se stessi: pur di non fare, si trincera dietro acrobazie mentali e
piroette semantiche, sperando intimamente che si muova qualcunaltro,
che qualcunaltro si "esponga". E quanto più gli altri si muovono e si
"espongono", tanto più lui in apparenza prende le distanze e si mostra
disinteressato, sebbene dentro di sé gioisca per il fatto che gli
altri si stiano muovendo ed "esponendo".
2. L'autorità
"L'autorità è sempre degradante:
degrada sia coloro che la esercitano, sia coloro che la subiscono", sante
parole di Oscar Wilde.
Ricordate la favola "Il vestito nuovo
del Re"? Tutti fingono di vedere il bel vestito inesistente per
non scontentare il Re, per non "esporsi". Finché un bambino non
pronuncia quella fatidica frase liberatoria per tutti, Re compreso:
"Ma il Re è nudo!" Il maleficio svanisce: finalmente il Re riacquista
la sua umanità, quell'umanità che gli era stata sottratta
dall'eccessiva sottomissione del popolo.
Il cittadino che è
eccessivamente ossequioso verso l'Autorità, perché intimidito
o -peggio- perché crede di poterne ricavare vantaggio personale, è un
pessimo cittadino. Come ha ricordato ieri (nell'assemblea dei
genitori della scuola elementare) la nostra simpaticissima
Vice-Sindaco: "E' bene che sugli amministratori ci sia sempre il
pungolo dei cittadini". E' un bene sia per i cittadini, sia per gli
Amministratori.
Dev'essere di uno squallore indicibile
vedersi attorno tutte persone ipocritamente gentili e falsamente
sorridenti: sincerità e schiettezza, accompagnate da rispetto e buona
educazione, in questi casi sono un toccasana. Dare sempre ragione a
qualcuno è l'opposto di rispettarlo: vuol dire piuttosto trattarlo da
matto!
3. Homo Democraticus cercasi
Mi rivolgo ai lettori risentiti di
"tutto il polverone" che si è sollevato per il caso "scuola
elementare".
Qualcuno ha detto: «Si sta operando una
strumentalizzazione politica...»
Su questo sito, ho letto di ciò
che Rifondazione Comunista (partito che non voterei mai) sta facendo
al riguardo.
Ebbene io dico che Rifondazione
Comunista sta esercitando il suo sacrosanto diritto-dovere di
opposizione: chi parla di "scorrettezza" o di
"strumentalizzazione" evidentemente non ha ben chiaro quale sia il
funzionamento della democrazia. Vada dal Sindaco a farselo spiegare e
vedrà che non dico bugie... ma, come diceva il grande Johann Wolfgang
Goete: "Ognuno ascolta solo quello che capisce".
Fulvio Del Deo
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