Castelvenere: i nostri frantoi non inquinano - 15-01-03 - da Il Mattino

 

 

CASTELVENERE. REPLICA DEL SINDACO AGLI ECOLOGISTI
«I nostri frantoi non inquinano»
Polemica in Consiglio comunale.

Sì all’adesione al consorzio Asmez

CARLO IOVINO


L'adesione al consorzio Asmez, la nomina del revisore dei conti per il triennio 2003-2005 ed il piano integrato: erano questi i punti all'ordine del giorno della seduta consiliare svoltasi a Castelvenere. Ampia parte è stata, però, dedicata anche alla risposta del sindaco all'interrogazione presentata nei giorni scorsi dai consiglieri di minoranza dell'Sdi.

 

Il primo punto concerneva l'ingresso nel consorzio Asmez, votato alla promozione del tessuto socio-economico del Meridione attraverso il potenziamento della formazione professionale e l'innovazione tecnologica. L'iscrizione al consorzio costerà 516 euro (come è stabilito per i comuni con popolazione inferiore ai 5000 abitanti). Il punto è stato approvato.

 

Qualche contrasto è emerso in tema di elezione del revisore dei conti: 7 i candidati tra cui scegliere, ma Abele Di Lonardo di ”Solidarietà e sviluppo” ha proposto «in nome della trasparenza - ha detto - di estrarre a sorte il nome dai due albi interessati, quello dei commercialisti e quello dei ragionieri»; Mario Moccia, dell'Sdi, ha proposto invece di tirare a sorte anziché votare, ma solo tra i 7 candidati; alla fine, bocciate le due proposte, si è votato: con 9 voti su 12 (1 astenuto e 2 schede bianche) è stata eletta Paola Giardino. L'ultimo punto di discussione è stato il piano integrato, al quale a Castelvenere hanno già aderito, tra i privati, 37 cittadini.


Sono state illustrate, tra gli altri argomenti, anche le novità proposte dalla legge 26, che ribalta il precetto col quale è nato il piano integrato (e cioé il fatto che l'intervento pubblico è successivo a quello privato) ed i fini del progetto: «Il recupero del centro storico - ha detto il sindaco Mario Scetta - non ha solo un fine estetico, ma soprattutto quello di promuovere la zona in funzione dello sviluppo turistico». Il punto è stato approvato all'unanimità.

 

In appendice all'assise, il primo cittadino ha risposto all'interpellanza presentata giorni addietro dal gruppo di minoranza aderente ai Socialisti democratici italiani in materia di inquinamento da frantoi.

 

L'intervento è stato durissimo, a tratti con un'ironia amara, che ha espresso appieno il suo sconcerto per le accuse mosse contro il comune da alcune associazioni ambientaliste:

 

«A Castelvenere - ha spiegato Scetta - ci sono 2 frantoi, nei paesi limitrofi 14: ma qualcuno è convinto che i nostri producano cattivi odori mentre gli altri acqua di Colonia!

 

Inoltre, poiché alcune fabbriche per la trasformazione della sansa producono sostanze buonissime, penso che presto ne saranno prodotti degli spray.

 

Avevamo da tempo convocato i locali frantoiani, i quali ci fornirono la documentazione da noi richiesta.

 

Abbiamo coinvolto l'Asl. Le recenti verifiche effettuate dall'Arpac hanno dato esito negativo mentre, invece, sono state trovate due lamiere di amianto per la qual cosa ho sposto denuncia.

 

Una sola cosa però d'ora in poi sarà certa: chi dirà che Castelvenere inquina senza averne le prove, sarà denunciato per diffamazione».