Benevento novantaduesima in classifica  - 06-12-02 - da Il Mattino

 

 

Impietosa bocciatura per la città: novantaduesima in classifica

MARIA SARA PEDICINI


Benevento? Una città degradata.

 

E’ un verdetto impietoso quello emesso da Legambiente a proposito dell’ecosistema urbano del capoluogo sannita, che viene idealmente collocato, insieme ad altri sette centri (Ragusa, Frosinone, Agrigento, Catania, Caserta, Siracusa e Palermo), in una sorta di girone dei dannati dove, per citare testualmente il rapporto appena diffuso, vi sono «elevati carichi ambientali e bassi livelli e capacità di gestione ambientale che pregiudicano la realizzazione di interventi innovativi».

 

A fronte di livelli di inquinamento elevati (ad esempio superamento dei limiti per il biossido d’azoto e per il PM10), prosegue il rapporto dell’associazione ambientalista, «non risultano implementati o sono molto in ritardo gli interventi di ”risposta”, sia per la mobilità sia per la gestione dei rifiuti».

 

E così nella consueta graduatoria che accompagna lo studio di Legambiente Benevento finisce anche quest’anno nella parte bassa della classifica: 92° posto, con la magrissima consolazione di dare le spalle alla vicina Caserta, che finisce due posizioni più in là, al 95° posto. Colpa del mal d’aria, e dei tanti altri indicatori (complessivamente 60) che l’associazione ha preso in considerazione, con il supporto scientifico di Ambiente Italia, nel diagnosticare lo stato di salute dell’ecosistema cittadino.

 

Il quadro del ciclo delle acque viene giudicato da Legambiente addirittura pessimo: solo l'11% delle acque reflue viene depurato mentre si registra una scarsa qualità delle acque potabili. E poi il trasporto pubblico è poco sfruttato (appena 22 viaggi annui per abitante), le isole pedonali interessano una porzione minima del territorio comunale e non vi sono piste ciclabili, mentre il verde urbano è di appena l,7 mq per abitante.

 

Buona solo la raccolta differenziata, con una percentuale del 9% sul totale dei rifiuti solidi urbani.
Ancora troppe ombre e pochissime luci nella città in cui l’anno scorso, di questi tempi, gli amministratori gridavano quasi allo scandalo perché Legambiente ci aveva piazzati ”d’ufficio” al 103° e ultimo posto della graduatoria: gli uffici competenti avevano infatti omesso di trasmettere all’associazione i dati richiesti.


Questa volta i dati ci sono, e riportano la città in una posizione leggermente meno scomoda rispetto al 2001, ma troppo vicina al 94° posto che occupava due anni fa, alla fine del 2000.

 

Qualcosa è cambiato, ma è davvero troppo poco per una città che aspira da sempre a diventare un polo del turismo di qualità e che da alcuni anni ha abbracciato con convinzione il credo dello sviluppo sostenibile.

 

E comunque, restano irrisolti i grandi problemi. Benevento è ancora priva di un depuratore: i lavori per il megaimpianto che dovrebbe sorgere a contrada Serretelle sono in programma da molti anni ma non sono ancora partiti.

 

Quanto al piano traffico che avrebbe dovuto rivoluzionare la circolazione veicolare decongestionando il centro storico e disincentivando l’uso dei mezzi privati, è stato approvato da anni ma non è mai entrato in vigore.

Chissà che ora qualcuno non si decida a tirarlo fuori dal vicolo cieco in cui deve essere finito.