Emergenza, nube tossica di sanza - 09-01-03 - Giovanni Forgione

 

La premessa

La lentezza della macchina burocratica ci ha abituato a lunghe e snervanti attese. E' mentalità corrente che "non c'è niente da fare", bisogna aspettare.

I funzionari e gli impiegati di uffici pubblici "sguazzano" in questa melma burocratica e al cittadino non rimane che emigrare verso terre o regioni più a misura d'uomo.

 

L'esempio lampante di questi giorni è da guinness dei primati, considerando che si parla di ambiente e salute dei cittadini. Diverso è il discorso per le lungaggini della burocrazia su argomenti amministrativi; queste ultime sono più accettabili perché non riguardano i polmoni dei cittadini ma le loro tasche o il loro lavoro.

 

Il problema

E' da diversi anni che nel periodo novembre-dicembre Telese Terme ed i comuni limitrofi vengono invasi dalla nube tossica di sanza proveniente non si sa bene da dove. Stasera avevo deciso di fare una passeggiata con mio figlio per le strade della cittadina e, come mi è successo per diverse serate di dicembre 2002, ho fatto pronto rientro a casa. Impossibile passeggiare, impossibile vivere, impossibile respirare. Stasera, più che mai, l'aria è da vomito.

 

Le schermaglie dialettiche di ambientalisti, sindaci e gruppi politici non sono state in grado di cavare un ragno dal buco. A titolo di cronaca, per questo argomento, anche il Sindaco di Telese aveva agito in modo positivo alla maniera di ViviTelese segnalando il disservizio alla ASL.

 

Il degrado

Tutto si svolge nella totale assenza delle associazioni di promozione del territorio. Nessuno protesta, i commercianti non si rendono conto che i potenziali clienti scappano; una volta il nostro comune veniva associato al famoso odore dell'acqua solfurea. Oggi la sanza ci fa rimpiangere quel gradevole e romantico ricordo.

 

Nonostante, l'interessamento (questa volta abbastanza tempestivo) delle amministrazioni comunali di Telese e Castelvenere, i cittadini sono costretti a subire ancora oggi a metà gennaio un problema segnalato già a novembre.

 

L'inefficacia della ASL

Come di consueto, parlo senza conoscere i documenti ufficiali, che non possiedo (per averli, dovrei consumare tempo e salute); non esiste nessuna informazione pubblica su tutta la verità delle ispezioni ASL (se ci sono state) alle presunte fonti della "nube tossica". Io, cittadino semplice, ignoro cosa si è fatto, quale è il punto della situazione, quali sono i rimedi programmati.

 

Quello che so per certo, è che non uscirò più di casa e non vivrò la mia cittadina a piedi, fino a che le istituzioni non riusciranno a risolvere prima il degrado amministrativo e poi quello ambientale.

 

La nube tossica è di sanza; non esistono gli estremi per la dichiarazione di uno stato di calamità o di emergenza. Ma pensate per un attimo a questo scenario:

 

Se la nube tossica fosse provenuta da una piccola industria impazzita (con emissione di sostanze letali) con la lentezza della ASL che ci ritroviamo,

saremmo già tutti morti. Una grattatina e via! Speriamo in un futuro migliore.

 

Il futuro e le proposte

Visto che il cittadino medio (come me) non ha idea di come sia strutturata la ASL e quali funzionari facciano parte dell'organigramma, propongo alla ASL stessa di informare la cittadinanza sulle possibilità offerte per la tutela della salute dei cittadini (tipologie servizi, numeri telefonici, persone alle quali rivolgersi).

 

Divulgheremo a vantaggio della popolazione  le informazioni preziose che riusciremo ad avere.

Clic per vedere la pagina delle informazioni dei servizi ASL.