Faicchio: grave problema ambientale - 24-11-02 - da ValtelesinaNews

 

 

Interrogazione al Sindaco di Faicchio sui depuratori comunali redatta dal consigliere di Forza Italia Maurizio Flaminio. Una copia dell'interrogazione sarà inviata anche a tutte le autorità preposte.

Pubblichiamo l’interrogazione n.14/2002 prodotta al Sindaco di Faicchio oggi 23 novembre 2002 dal consigliere Maurizio Flaminio, che a giorni sarà anche inoltrata, corredata da una dettagliata documentazione fotografica, alla Procura della Repubblica di Benevento, al Prefetto, al Ministero dell’Ambiente, nonché riportata in una analoga interrogazione parlamentare alla Camera.

 

 

 

Al Sig. Sindaco del Comune di Faicchio

 

 

Faicchio, 23 novembre 2002-11-23

 

In ottemperanza a quanto previsto dallo statuto e dal regolamento comunale vigenti, nonché dal decreto legislativo n.267/2000, si invita la S.V. a voler fornire risposta scritta alla presente interrogazione, nei termini e nei modi previsti, per quanto di seguito esposto.

 

"In località Fontanavecchia in Faicchio è ubicato un impianto di depurazione delle acque reflue, non operante, presso il quale scaricano le abitazioni civili e rurali della medesima frazione di questo Comune.

Il suddetto impianto pare sia stato "collegato", su determinazioni assunte dalla S.V. durante la precedente legislatura comunale, mediante una tubazione in parte esterna, con l'altro impianto di depurazione sito in Faicchio centro, anche quest'ultimo inspiegabilmente inattivo.

 

Le ragioni di tale scelta sono ignote, come ignoto è il costo sostenuto dall'ente comunale negli anni scorsi per l'impianto di collegamento al depuratore "centrale", tenuto conto che anche quest'ultimo è inattivo.

Peraltro, per un lungo tratto della strada, le tubazioni dell'acqua potabile e delle acque reflue corrono esternamente e parallelamente ai margini della stessa, rovinando l'estetica del percorso (si arriva ad un bellissimo sito storico di cui si dirà in seguito), e compromettendo la sicurezza in caso di percorrenza da parte di qualsiasi tipo di mezzo o di pedoni.

 

All'attualità, il depuratore in località Fontanavecchia è in uno stato di abbandono gravissimo, così come gravissima è la condizione igienico-ambientale del territorio limitrofo, atteso che i liquami, oltre ad avere causato il totale cedimento del muro laterale di contenimento dell'impianto, ormai da anni colmo e mai bonificato, sversano nel fiume sottostante (Titerno) con un danno incalcolabile per l'ecosistema.

 

L'impianto così abbandonato, inoltre, è distante poche centinaia di metri dal pregevole sito storico del Ponte Fabio Massimo, e sempre accanto alla naturale "cascata di liquami" che si è venuta ormai da anni a generare, sono abbandonati rifiuti solidi speciali (frigoriferi, lavatrici, bidono metallici non identificati, materassi, ruote, addirittura una carcassa di un'auto..ecc.) che deturpano uno dei territori sanniti in assoluto tra i più pregevoli ed affascinanti, che proprio alcune settimane or sono è stato pubblicizzato in un servizio televisivo a carattere nazionale.

 

Clamorosamente, poi, a poche centinaia di metri da dove le acque inquinate cadono nel letto del fiume, vi è collocata la pompa di aspirazione dell'acqua "potabile" che serve la cittadinanza, collocata a circa 100 metri di profondità, ed il cui pompaggio, nel passato ed in non poche occasioni, è stato necessario interrompere a causa della strana colorazione e delle impurità presenti nell'acqua aspirata, che non è dato conoscere se derivanti o meno dalla vicinanza del letto del fiume.

 

Ma, fatto ancora più grave, è a conoscenza dello scrivente che l'ente comunale riscuote regolarmente i tributi relativi alla depurazione delle acque reflue da parte dei cittadini, per un servizio ovviamente mai reso e nonostante che molti siano muniti di impianti propri, fatto che configurerebbe una vera e propria truffa ai danni della collettività.

 

Pertanto il sottoscritto, nel riservarsi ogni ulteriore iniziativa di denuncia alle autorità competenti,

chiede alla S.V.:

1) di conoscere le motivazioni tecniche che indussero l'amministrazione comunale a collegare i due impianti di depurazione esistenti nel paese e tutti i relativi costi sostenuti;

2) i motivi per i quali i due impianti sono inattivi;

3) se corrisponde al vero che la maggior parte dei residenti nella zona corrispondano i tributi per lo smaltimento delle acqua reflue, benchè muniti di impianti propri, senza che sia effettivamente corrisposto il servizio pubblico;

4) se siano state prodotte le opportune denunce alle autorità competenti per la presenza di numerosissimi rifiuti solidi pericolosi, che continuano ad essere sversati nel territorio sottostante e sulle sponde del fiume, per l'intera tratta comunale, soprattutto ad opera di estranei alla comunità;

5) la causa dell'assenza di qualsiasi cartello comunale che indichi il severo divieto imposto dalla legge;

6) se siano state eseguite, a cura dell'amministrazione comunale, recenti ed accurate analisi dell'acqua potabile prelevata nelle immediate vicinanze della zona inquinata del fiume.

 

Attesa l'estrema delicatezza dell'argomento trattato e dell'interesse generale che l'interrogazione stessa riveste, si invita la S.V. a voler riferire al sottoscritto, con ogni urgenza, in forma scritta, nonché nella sede deputata del Consiglio Comunale.

 

IL CONSIGLIERE COMUNALE DI MAGGIORANZA

Maurizio Flaminio