Via Udine, ancora allarme - 27-02-03 - da Il Mattino |
ANCORA ALLARME A TELESE TERME GIUSY MALGIERI
Sei famiglie vengono fatte immediatamente sgomberare. L'Amministrazione comunale dà incarico ad un pool di tecnici guidati dal professore Franco Ortolani per avviare un'indagine geologica sull'intera area.
Sotto accusa finisce il progressivo interramento della sorgente «Voccola», situata nel terreno di proprietà privata in cui si è aperta la voragine.
Sull'episodio si scatena anche il dibattito politico: viene presentata un'interrogazione parlamentare da parte del deputato di Rifondazione Nichi Vendola, mentre l'opposizione consiliare, a più riprese, chiede la sospensione cautelativa dei lavori dei cantieri aperti in tutte le zone a rischio del Comune di Telese.
Vanno all'attacco anche il WWF (che con una nota dell'agosto 2001 aveva denunciato il progressivo interramento della sorgente) e Legambiente (che chiede la revisione del PRG e uno studio geologico approfondito).
La vicenda ha anche risvolti penali. Nel corso delle indagini condotte dai carabinieri della stazione di Telese e della Compagnia di Cerreto Sannita, vengono infatti denunciati i due proprietari dell'area dove si è aperta la voragine e due funzionari ed un dipendente del Comune di Telese ai quali viene contestata l'omissione in atti d'ufficio.
Dai fori e/o tubi di sondaggio, infatti, fuoriesce acqua che crea problemi nell'area condominiale ed apprensione tra i condomini che chiedono un intervento urgente di sistemazione definitiva dell'intera area.
Destinataria dell'appello è l'Amministrazione Provinciale. Sull'area, infatti, dopo un primo intervento effettuato dal Comune di Telese Terme, non è stato possibile fare alcunché per mancanza di fondi.
Nonostante la situazione desti preoccupazione tra i cittadini di via Udine e nonostante i ripetuti appelli verbali, l'area ed il canale di scolo delle acque, rimangono nel più totale stato di degrado e di abbandono.
È mai possibile che una situazione come questa non sia degna di considerazione e che non si riescano a trovare fondi per il ripristino dell'area, tanto più che laddove si parla di acqua come ricchezza del futuro, qui si spreca un qualcosa come 10 litri al secondo?».
In esso viene evidenziato il cedimento del muro di recinzione adiacente all'area della sorgente «Broccoli», con coinvolgimento anche di parte dell'asfalto che ricopre il cortile dello stabile.
Pertanto, è opportuno che si prendano tutti i provvedimenti necessari per il risanamento definitivo di tutta l'area che interessa la sorgente «Broccoli». È quanto in definitiva chiedono gli abitanti di Via Udine, nel loro ennesimo appello alle istituzioni, confidando in un loro tempestivo interessamento.
|