E’ sicuro il luogo in cui vivi? - 14-11-02 - Vittorio Pagliarulo

 

 

SCOPRI QUANTO E’ SICURO IL LUOGO IN CUI VIVI.

 

E’ sulla copertina della prima mappa completa del pericolo sismico in Italia, inserto speciale di “Panorama” della settimana corrente.

 

Sul retro della medesima:  31 ottobre 2002 - la tragedia del Molise scuote l’Italia. E per tutti torna l’incubo del terremoto.

 

Pochissime, ormai, sono le zone che in Italia possono vantare di non temere il terremoto. La terra trema con ricorrenza preoccupante da nord a sud, ma veramente allucinante per quelle plaghe della penisola che ha deciso di devastarne le fondamenta anche psicologiche delle persone che ci vivono. Bastano pochi secondi per cambiare la vita di una moltitudine di persone provocandone ferite insanabili per la perdita dei propri cari.

 

Nella mappa si legge che le aree a maggiore pericolosità sono l’Appennino centro-meridionale e l’arco calabro, circondate da una zona più estesa a media pericolosità che include anche la Garfagnana e il Friuli e da una zona a bassa pericolosità che comprende quasi tutta la penisola con l’eccezione della Sardegna e di parti di Piemonte, Lombardia, Trentino, Veneto, Toscana, Puglia e Sicilia.

 

La recente classificazione – 1998 – presenta la novità del consistente allargamento delle aree a rischio, nelle quali rientra quella parte del Molise dove il terremoto ha provocato  morte e devastazione e dove la terra continua ancora a tremare.

 

Si dice da più parti che si deve imparare a convivere con il terremoto. Questo è ancora più necessario per coloro che vivono nelle zone a maggiore rischio sismico.

 

Per quanto riguarda la nostra regione, il grado di pericolosità è lieve solo per pochi comuni. Tutti gli altri, così come si legge sulla mappa, sono nelle categorie 2 e 1.

 

Telese rientra nei comuni di 2 categoria laddove in caso di scossa sismica – si legge – si ipotizza un’accelerazione massima del terreno in direzione orizzontale pari al 9% dell’accelerazione di gravità. (appena tre punti sotto i comuni di 1 categoria) Il terremoto, in questa fascia di comuni, potrebbe avere conseguenze paragonabili a quelle che si verificano in scosse del sesto/settimo grado della scala Mercalli: danneggiamenti di edifici - anche di buona progettazione -  da lievi a moderati, oltre a danni notevoli a edifici costruiti con materiali scadenti.

 

Credo non vi sia  alcuno che si rifiuti di imparare a convivere con il terremoto. Condizione imprescindibile, però, è che vi sia qualche altro disposto ad insegnarlo, con le parole e con i fatti; con la teoria e con la pratica; con il controllo assiduo e la tolleranza zero verso la peggiore speculazione edilizia di cui questo territorio è fatto scempio.

 

Condizione imprescindibile è anche – dopo un evento sismico – anticipare gli adempimenti di rito, intervenendo prima ancora che vengano richiesti dai cittadini preoccupati di mandare i figli a scuola senza che vi siano stati fatti gli accertamenti del caso.

 

Solo l’Amministratore saggio si guadagna la fiducia dei cittadini!

 

Vittorio Pagliarulo