Sottovia Si, Sottovia NO - 03-06-03 - Vittorio Pagliarulo

 

 

 

Chiarissime e puntuali le otto osservazioni contro il progetto per realizzazione di una sottovia in prossimità della sottostazione elettrica delle FFSS, presentate il 25 settembre 2002 dall’ing. Fiorentino Gaetano per conto del condominio “Quadrifoglio” e regolarmente rigettate da quest’Amministrazione Comunale e, quindi, dal Sindaco che la “dirige”.

 

Mi duole molto non aver potuto esprimere il mio pensiero a tempo debito giacché lontano da Telese.

 

Lo faccio ora che autorità provinciali e regionali vogliono capire bene e fino in fondo le problematiche che hanno fatto da cornice al “sottovia sì, sottovia no”, da Via Giovanni XXIII – Papa.

 

Mi sono letto tutto ciò che è “passato” per Vivitelese, perché avevo bisogno di farmi un’idea sulle ragioni della nascita di schieramenti contrapposti che qualcuno può banalizzare, catalogando erroneamente gli stessi pro o contro la sottovia, per ragioni d’opportunità, ora degli uni ora degli altri.

 

Le cose, secondo il mio modesto punto di vista, non stanno così: hanno ragione gli uni, hanno ragione gli altri.

 

Vogliamo continuare a mantenere in isolamento le numerosissime famiglie che vivono dall’altra parte della ferrovia, o vogliamo penalizzare quelle che vivono da quest’altra parte e precisamente quelle di Via Giovanni XXIII – Papa e vie secondarie? La domanda, se riflettiamo attentamente, genera un falso problema.

 

E’ LA SCELTA DEL PUNTO DI SOTTOPASSO DELLA FERROVIA CHE E’ SBAGLIATO;

 

così com’è sbagliato concedere licenze per costruire “dormitori” su zone gia ad alta densità abitativa, invece di incrementare le zone a verde;

 

è sbagliato porre in cantiere la realizzazione di un campo di tiro con l’arco, al posto del completamento della rete fognaria;

 

è sbagliato costruire piste ciclabili, piuttosto che rendere l’acqua dei nostri rubinetti meno dura per renderla veramente potabile e quindi utilizzabile negli elettrodomestici, a favore di una maggiore durata degli stessi e con dispendio meno oneroso d’energia elettrica; e si potrebbe continuare ancora.

 

Io ritengo che quel sottopasso penalizza sia i cittadini residenti “oltre” sia quelli “ante” ferrovia e faccio il tentativo di spiegarlo con una semplice osservazione: - abito a 150 metri dal “Quadrifoglio”, in Via Paolo VI – Papa, strada privata di proprietà del condominio “Sole”, sottoposta ad “appropriazione indebita” da parte di quest’Amministrazione, solo sotto il profilo toponomastico.

 

Orbene, 10 metri prima del ponte sul Seneta (lo dico per rendere identificabile il punto di cui vado scrivendo a tutti i lettori di ViviTelese non pratici della zona) vi è la scuola materna statale. Vi posso garantire che da lunedì a venerdì dell’intero anno scolastico, in pratica dal 1 settembre al 30 giugno dell’anno successivo, nel periodo dalle ore 8,30 alle 9,30 e dalle ore 15,30 alle 16,00, quel tratto di strada è veramente impraticabile.

 

I genitori che accompagnano i loro pargoletti di mattina per riprenderli di pomeriggio, parcheggiano su entrambi i lati, sia di Via Giovanni XXIII, sia di Via Paolo VI, nonostante i divieti di sosta su quest’ultima strada giacché privata. E non sono certamente gli abitanti di questo condominio a vietarlo anche se a volte succede che gli stessi usino la macchina e qualche giorno devono aspettare pazientemente che la strada si renda libera.

 

Riflettete ora cosa accadrà allorquando di qui a quando sarà – noi del condominio non ci auguriamo mai – a poche decine di metri dal condominio di Via Paolo VI, sorgeranno “Dormitori” per ben 75 appartamenti (un palazzotto per cinque appartamenti fa gia bella mostra di se).

 

Avranno anche questi cittadini la necessità di uscire da casa, la mattina o il pomeriggio, nelle ore avanti segnate, oppure saranno costretti tutti agli arresti domiciliari, almeno in quelle ore?

 

Vogliamo, dunque, convogliare su quel budello anche gli abitanti d’oltre ferrovia?

 

Io mi auguro che le autorità Provinciali e Regionali, controllino con attenzione progetti e ricorsi; eventuali abusi o scopi reconditi da parte di chicchessia a volere assolutamente la sottovia in quel punto. Si tenga in buon conto le ragioni che gli abitanti d’oltre ferrovia non vadano trascurati sulla necessità di raggiungere il centro cittadino nel minor tempo possibile, senza attese sfibranti dietro le sbarre di un passaggio a livello.

 

Non si trascuri, però, le ragioni di oltre un migliaio d’abitanti di questa parte della ferrovia.

 

Suvvia, signori, tutte le strade portano a Roma e se questo non è vero fatevelo spiegare direttamente dal Sindaco.

 

Chissà che non abbia una risposta anche per questo!

 

Vittorio Pagliarulo