Clamoroso errore dei tecnici ministeriali  - 14-11-02 - da Il Mattino

 

 

San Giuliano, clamoroso errore dei tecnici ministeriali

GIGI DI FIORE


Uno scambio di mappe, un equivoco. Ed è confusione sulle prime valutazioni che riguardano il crollo della scuola di San Giuliano. Succede anche questo, mentre le famiglie delle piccole vittime attendono risposte e mentre le scosse di terremoto non accennano a fermarsi: ancora tre tra la notte e la mattina di ieri.

A Larino, per il vertice con i Pm Andrea Cataldi Tassone e Maria Perna, arrivano non solo due dei tre consulenti tecnici della Procura (Nicola Augenti e Vitantonio Vitone), ma anche i tre esperti che formano la commissione d’indagine tecnica nominata dal Ministero delle Infrastrutture: Marcello Arredi, Leonardo Corbo, Andrea Benedetti. Poco prima di entrare in Procura, proprio il commissario Marcello Arredi si lascia andare ad alcune valutazioni sul crollo della «Iovine»: «Dal 1957 al 1963 la scuola è stata inagibile, poiché era stata costruita male e con grossi problemi strutturali».


Arredi fornisce poi dettagli: costruttore, progettista e direttore dei lavori iniziali vennero cancellati dall’albo della Cassa del Mezzogiorno, che commissionò l’edificio. E, inoltre, una commissione dell’epoca accertò gravi difetti di costruzione. Parole pesanti. Ma basta il successivo sopralluogo a San Giuliano, per verificare l’errore: la scuola di cui aveva parlato poco prima Arredi non era la «Jovine». Si trattava, invece, della vecchia scuola materna, su cui, quel fatale giovedì, mentre erano in corso le operazioni di scavo, già alcuni parenti dei bimbi sotto le macerie dicevano: «La scuola dichiarata inagibile, e quindi chiusa, è rimasta in piedi, mentre quella agibile è crollata».


L’edificio su cui aveva disquisito il commissario del Ministero è a cento metri dalle macerie della «Jovine». È danneggiato, ma in piedi. Era stato chiuso «per inagibilità» lo scorso undici settembre. Uno scambio di mappe la causa dell’equivoco, ammesso da Marcello Arredi e chiarito subito dall’ufficio stampa del Ministero.

La Commissione ministeriale, che ha il compito di verificare «lo stato dei luoghi» colpiti dal terremoto a San Giuliano, completerà il suo lavoro entro la fine dell’anno, ma già a fine novembre presenterà una prima relazione sull’accaduto. Diverso il compito, su incarico giudiziario, dei consulenti della Procura. Dopo aver incontrato i magistrati ed i carabinieri di Larino impegnati nelle indagini, i consulenti dei Pm hanno fornito le date dei loro prossimi sopralluoghi, dando indicazioni su eventuali testimoni che potrebbero risultare utili per i loro accertamenti. Il lavoro dei consulenti sarà lungo. Dice Vitantonio Vitone: «Per ora, non ci siamo fatti alcuna idea sul crollo della scuola. Prenderemo il tempo che serve per essere scrupolosi e per arrivare alla verità».


Slitta a lunedì, intanto, l’apertura delle scuole in Molise. Il rinvio è stato deciso per consentire altre verifiche tecniche sugli edifici scolastici. Domenica e lunedì, saranno in Molise gli esperti della «commissione nazionale grandi rischi». Saranno loro ad ispezionare le scuole molisane.

Commento di Giuseppe Grimaldi

Il nostro Sindaco di Telese Terme ironizza gratuitamente sull'eccessiva apprensione da parte di chi segue la vicenda relativa all'ampliamento della scuola elementare.

Cosa rispondere quando poi si ha a che fare con tecnici inviati dallo stato e talmente distratti e capaci di confondere addirittura gli edifici scolastici? 

E' evidente a questo punto ritenere decisamente fondata la preoccupazione dei genitori.

Per dovere di cronaca, notizia di oggi. l'intero staff di tecnici è stato immediatamente richiamato e rimosso dall'incarico.