Carofano: «No all’ennesimo scempio» - 14-02-03 - da Il Sannio Quotidiano |
Carofano: «No all’ennesimo scempio» Pubblicato il 14-02-2003
consorzio idrotermale / Il Cda ratifica, con un solo voto contrario, il progetto per una struttura ricettiva
Il consigliere dei ‘Ds-Indipendente Popolare’ non condivide l’intervento sul vecchio campo sportivo
«La funzione del Consorzio Idrotermale? Serve ormai solo a ratificare, senza un minimo di discussione, quanto è stato già deciso. Il tutto motivato dal fatto delle impellenti scadenze».
L’amaro sfogo giunge dal telesino Pasquale Carofano, componente del Consiglio di Amministrazione del Consorzio e consigliere comunale del gruppo ‘Ds - Indipendente Popolare’. L’intervento di Carofano prende spunto dall’ultima seduta del CdA del Consorzio, che si è svolta mercoledì 12 febbraio, nel corso della quale sono stati ratificati diversi progetti preliminari presentati nell’ambito del Pit Filiera Termale del Por Campania.
E tra questi la realizzazione di una struttura ricettiva nell’area dove attualmente sorge il vecchio campo sportivo di viale Europa. Una ratifica sulla quale si è registrato un solo voto negativo: quello di Carofano.
«Con un solo voto contrario - dichiara il componente del CdA del Consorzio - è stato approvato, con disposizioni presidenziali, un progetto che, a nostro parere, andrà ad interessare un’area che dovrebbe essere adibita, diversamente, ad area verde e parco attrezzato, con fruibilità gratuita di tutti i cittadini di Telese Terme.
Una convinzione, la nostra, che viene rafforzata dalla considerazione che proprio quest’area è l’unica, dell’intero tessuto urbano, a non essere ancora cementificata».
E c’è un altro preciso aspetto che vuole evidenziare il rappresentante del gruppo ‘Ds-Indipendente Popolare’. «Non siamo mai stati contro - sottolinea Carofano - la realizzazione di opere o di progetti di sviluppo. Quello che contestiamo, da tempo, sono le modalità con cui vengono scelti luoghi e tempi di intervento».
Carofano, poi, illustra anche alcuni aspetti inerenti le modalità di approvazione del progetto in questione.»
E’ vero che si trattava di un progetto preliminare. Però mancavano - ricorda - gli elaborati minimi essenziali per poter comprendere l’effettiva portata dell’opera prevista. Non è possibile approvare un progetto di simile importanza avendo potuto visionare solo una planimetria che individuava la localizzazione dell’area.
Eppure bisogna pensare che si tratta di un’opera che prevede la realizzazione di una struttura alberghiera dotata di ben cento camere. Ed anche questo è stato un dato che è emerso soltanto durante l’illustrazione da parte del presidente del Consorzio e di cui tutti gli altri componenti non erano minimamente a conoscenza.
Una situazione che lascia perplessi anche perché nel corso del dibattito ho ripetutamente specificato che l’approvazione di un simile progetto esigeva, così come previsto anche dai termini di legge, una maggiore documentazione. Eppure, nonostante questo, tutti si sono mostrati concordi con quanto relazionato dal sindaco».
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