Dacau - 13-02-03 - Reodolfo Antonio Mongillo |
DACAU
Partiamo tre amici Per goderci giorni felici Di festa e spensieratezza Ma senza certezza.
Il tempo sbuffa minaccioso Nuvole e pioggia ci accompagnano. Ma..in Germania si giungerà.
Passo passo , valli, pianure e montagne Valicando ci si arriva: Garmisch, Monaco e poi Dacau.
Rimirandoci in viso noi ricordar vogliamo, il tempo che fu mai scordato.
Sessant’anni son passati… là nel campo noi vediamo: filo spinato , fosso e, ancora, filo spinato.
A destra i ricordi, Là in fondo i dormitori Stretti, angusti e maleodoranti.
Dietro, pietre, ove pria baracche eran poste …Lo sguardo si smarrisce!
Non più sorrisi, Lagrime amare al triste cuor vengano in volto, Pure i pargoli piangono silenziosi, Al ricordo struggente di un passato che fu.
Per un ponte, alla camera a gas si arriva, Si spiano, nell’ inumano silenzio e di dolore Le immagini,gli arnesi del carnefice, e il forno crematorio Il cuor non regge a tanta malvagità!
Si esce…s’intravede uno spiraglio di luce e di carità: una chiesa, una seconda, una terza, la prima ebraica, la seconda cristiana, una terza ortodossa erette a segno di perdono: dobbiamo perdonare ma non scordare.
Mongillo Reodolfo Antonio
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