La marcia sbagliata - 11-11-02 - Fulvio Del Deo

 

 

Sulla Stampa ho trovato un articolo molto bello:
una voce fuori dal coro,
ma non gracchiante e velenosa come quella di Oriana Fallaci.
Non riguarda Telese da vicino...
ma siamo tutti sullo stesso Pianetino Blu!
 
Fulvio Del Deo
 
 
 
 
La marcia sbagliata

Non è la marcia in sé che fa paura: in Italia se ne sono viste tante, e tutti hanno diritto a dimostrare in democrazia. Difficile è capire perché farlo in duecentomila su un filo sospeso a mille metri d'altezza: e questo è Firenze, una città di vetro, storia, poesia.
Ma ciò è stato detto: e se per fortuna e anche per una resipiscenza politica tutto andrà bene per le nostre pietre, resterà comunque la ferita più grande, quella dei contenuti della manifestazione. La sofferenza consiste nel veder tanta bella gente, tanti ragazzi cresciuti nell'era del benessere e della scolarizzazione di massa, che sbagliano Marcia.

Attenzione, se siete pacifisti, se siete per il Terzo Mondo, la vostra Marcia è un'altra.
 
Sei pacifista?
Marcia contro il terrorismo allora, che è oggi la grande guerra mondiale, apertasi da New York a Bali a Mosca allo Yemen a Gerusalemme, in Finlandia. Marcia contro la Guerra che è una Guerra contro tutti e che impedisce all'uomo tutto, ogni movimento ogni libertà civile; marcia contro gli stati che sponsorizzano il terrorismo, che riempiono il proprio territorio nazionale di basi di addestramento per terroristi, che mandano armi e finanziamenti ad Al Qaida, a Hamas, agli Hezbollah. Che non accada mai più com'è accaduto a Johannesburg, che la manifestazioni inneggi Bin Laden o che distribuisca, come Durban, I protocolli dei Savi di Sion.
 
Sei per lo sviluppo sostenibile?
Marcia contro i regimi corrotti che si sono mangiati i soldi degli aiuti, contro i protezionismi europei che bloccano le importanzioni dal Terzo Mondo, favorisci i programmi integrati fra Paesi poveri e ricchi e i privati che portano ricchezza, e non solo sfruttamento! Apprezza i fast food dove con mezzo euro tutti possiamo mangiare, dove si incontrano e stanno in coda secondo una regola egualitaria uomini donne ricchi poveri e ragazzi di campagna, ragazzi di città. Marcia a favore della messa in atto dei milioni di progetti già finanziati che devono solo essere messi in moto, manifesta il tuo favore verso chi li ha già avviati.

Sei contro la pena di morte?
Condanna con la tua marcia i regimi totalitari (Cina, Cuba, una quantità di stati arabi e africani) dai sistemi giudiziari incontrollati e corrotti. Marcia, perché c'è molto per cui biogna marciare: la propria vita minacciata, la propria società disprezzata, l'oppressione delle donne.

Smetti di marciare sempre e soltanto contro gli USA.
Acquista l'autorevolezza per farlo non chiudendo gli occhi di fronte a tutte le ingiustizie e le violenze che vedi.

(Fiamma Nirenstein - 9 novembre 2002, La Stampa)