Striscia la Notizia a San Lorenzello - 10-03-03 - Rosario Lavorgna

 

 

Secondo Blitz di Striscia la Notizia a San Lorenzello. Jimmy Ghione torna all'ex museo della ceramica e dal sindaco Lavorgna.

Lavorgna si dice disponibile a riportare le ceramiche a San Lorenzello ma vuole l'ufficio di rappresentanza e vuole essere risarcito dei danni alla struttura e dei presunti fitti non liquidati. Ghione visita anche la discarica di amianto in località Matachiusi.

E' tornata questa mattina a San Lorenzello la troupe di Striscia La Notizia guidata dal giornalista Jimmy Ghione. Il fortunato programma di Antonio Ricci e condotto da Ezio Greggio e Enzo Iacchetti è tornato ad occuparsi dell'ex museo delle ceramiche di San Lorenzello dopo lo sfratto dell'Associazione "Nicola Giustiniani" e le migrazioni dei capolavori figulini nelle città di cerreto Sannita e Telese Terme. 

 

Il nodo cruciale della seconda visita di Ghione è però l'esorbitante richiesta pecuniaria del Sindaco Lavorgna relativi al fitto dell'ex convento dei Carmelitani nonché per i danni alla struttura che l'associazione culturale di volontari e lo stesso museo avrebbero provocato.

Per questi motivi la troupe guidata da Ghione è tornata all'ex museo constatando l'ottimo stato dei locali e la pulizia che regna nell'intero immobile per il quale erano stati chiesti circa 26mila euro di risarcimento danni e per la quale cosa pende anche una causa in giudizio. Complessivamente alla magistratura il sindaco Lavorgna ha chiesto un risarcimento pari ad 85mila euro.


Dopo aver ascoltato il presidente della 'Giustiniani' Guido Barbieri, il direttore dell'ex museo Masotta e gli altri ceramisti presenti, Ghione si è diretto al palazzo comunale dal primo cittadino Antimo Lavorgna che, tra le altre cose, riveste anche la carica di consigliere provinciale.


Nell'ambito dell'incontro con il sindaco Lavorgna, Ghione ha rivolte domande ben precise al capo dell'esecutivo locale, compresa la richiesta di chiarimenti sul risarcimento di danni alla struttura che effettivamente non sussistono. Antimo Lavorgna è parso molto evasivo nelle sue risposte, contestando a Ghione il fondamento di tutta la storia che a suo dire "ha preso anche carattere politico". Alla domanda del risarcimento ingiustificato per i presunti danni alla struttura il sindaco Lavorgna si è limitato a riferire davanti alle telecamere di Canale5 : "manco dal museo da tre anni, per cui non so..." Come avrà fatto quindi ad immaginare dei danni strutturali questo resta un mistero anche per le blasonate telecamere Mediaset.

Relativamente al museo il sindaco Lavorgna si è detto disponibile a risolvere la questione e a riportare le ceramiche a San Lorenzello a patto che la 'Giustiniani' collabori con l'amministrazione comunale per la costituzione di un museo civico comunale e che nel luogo venga anche ricavato un ufficio di rappresentanza per il primo cittadino.

 

Il sindaco ha poi ribadito circa un progetto di finanziamento della regione Campania in fase conclusiva che riguarda proprio la costituzione del nuovo museo, come anche la volontà dell'amministrazione provinciale a prendere a cuore la situazione.


Ghione ha constatato durante ilo colloquio che non si è fatto alcun riferimento alla prestigiosa associazione di ceramisti che con grande sacrificio hanno portato avanti per anni il muso e le relative rassegne nazionali annuali, come non si è fatto alcuno accenno all'altra materia in causa di giudizio: il fitto dell'immobile, per il quale non è mai stata stipulato alcun accordo scritto tra l'amministrazione e l'associazione ma che ora il primo cittadino ne pretende la liquidazione. 

 

 

 

Impegno o meno a ricucire lo strappo, tra qualche giorno vi sarà l'udienza presso il tribunale di Benevento che vede proprio contro il sindaco e l'associazione 'Giustiniani' guidata dal maestro ceramista Guido Barbieri.
Il viaggio di Ghione però non è terminato a San Lorenzello, infatti dopo aver lasciato la cittadina titernina si è recato cole telecamere in località Matachiusi alle porte del paese dove è collocata una discarica a cielo aperto di amianto ed altri materiali cancerogeni. Ricordiamo che una legge dello stato, la 257/92 ha messo al bando la 'fibra assassina', ma pare che a San Lorenzello questa disposizione legislativa non sia mai giunta.


A conclusione del suo giro, Ghione ha visitato una parte del museo Laurentino allestito nel parco termale a Telese Terme, e l'altra parte conservata a Cerreto Sannita presso i locali dell'ex palazzo ducale.

Rosario Lavorgna
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