L’arte tra Sannio ed Europa - 07-01-03 - da Il Mattino

 

 

TELESE TERME
L’arte tra Sannio ed Europa
In mostra le opere di nove pittori itineranti

 

VITTORIO VALLONE
I Sanniti, gruppo costituito da nove artisti aderenti ad ”Europart”.

 

Un'associazione che promuove scambi culturali internazionali, ed organizza mostre e rassegne artistiche in tutta Europa. Il gruppo sannita, che si esprime con pittura, scultura, ceramica, e mosaico, espone le opere nel parco e nei corridoi del complesso ottocentesco del Grand Hotel di Telese Terme.

 

L'esposizione ha preso il via sabato 4 gennaio e si protrarrà fino al 19 gennaio.

 

L'iniziativa, dal titolo ”C'è o non c'è .... tra forme e colori”, è patrocinata dall'Amministrazione provinciale, dal Comune di Telese Terme, dall'Impresa Minieri s.p.a. e dal Grand Hotel Telese.


Il gruppo ha esposto le sue opere durante il periodo natalizio nei locali della Rocca dei Rettori, suscitando vivo interesse nei numerosi amanti beneventani delle arti figurative. Nelle ottocentesche sale dell'Albergo telesino espongono, sotto un unico tetto e guardando un unico grande orizzonte, artisti, diversi nelle tecniche e nei temi, che trovano consistenza nello stesso territorio sannita in cui ritrovano la cultura delle radici.


Temi proposti


Franco Picariello propone una donna dal fascino arcano ma profondamente rivola al futuro e quindi alla vita. Elia Severino dipinge un'umanità concreta che si nutre dei frutti delle stagioni. Luciano Barletta proietta gli scenari naturali nell'era tecnologica. Giulio Calandro prospetta un futuro di pietra, legno e creta. Mariano Goglia fa parlare donne e uomini dalle bocche sigillate con il mondo che è dall'altra parte dell'opera. Franz analizza memorie fossili, scompone immagini ed elementi architettonici che appartengono al nostro passato.
Tra realtà e sogno sono le opere di Vincenzo Vallone , concentrate sul terribile lucertolone di Pietraroja, Ciro; passato e futuro del territorio sannita. Grazia Romano guida sapientemente nei suoi mosaici la luce morbida trattenuta dalvetro. Pasquale Sarnataro propone il volteggiare rapido delle note senza il pentagramma, libere, come lo spirito di questi artisti (metafora molto attuale). Interessante anche il rapporto sull'arte contemporanea curato da Ferdinando Creta.