Si tratta di un animale di medie dimensioni simile ai falchi veri e
propri, ma con piume più morbide.
Ha colore bruno/rossiccio, macchie scure sul dorso, capo e coda grigio
scuro; la coda termina in una fascia bianca, le sue parti inferiori
si presentano di colore bianco sporco, le zampe gialle.
La femmina presenta coda e dorso rosso/bruno, con macchie nere trasversali.
Il maschio raggiunge i 35cm di lunghezza, con apertura alare di 70cm.
La femmina é di maggiori dimensioni.
In Italia é comune e sedentario sia nelle campagne che nelle
zone abitate.
E' più abbondante in inverno e nelle epoche del doppio passo
(Marzo-Ottobre). Si trova fino a 2500m di quota.
Predilige gli spazi aperti con vegetazione bassa ove cacciare e luoghi
sicuri ed elevati dove posarsi.
Si nutre di piccoli roditori, insetti vari, nonché di lucertole,
piccoli serpenti ed uccelli, quali storni, passeri ed allodole.
Il territorio di caccia viene esplorato dall'alto, da posatoi, oltre
che in volo.
In questo caso il gheppio assume una positura caratteristica, detta
dello "spirito santo": l'uccello si libra in volo ad una certa
altezza dal suolo, rimane praticamente fermo, sbatte freneticamente
le ali, apre a raggiera la coda e scruta il terreno sottostante in cerca
di prede. Individuato il pasto si butta in picchiata, emettendo un grido
vivace e penetrante.
Costruisce il nido sui rami più alti degli alberi o nelle anfrattuosità
di vecchi edifici, impossessandosi anche di nidi abbandonati di piccioni
e corvidi.
All'inizio della primavera ha luogo il corteggiamento, che culmina con
l'accoppiamento; la deposizione delle uova (da 4 a 9) avviene in aprile/maggio
e la loro cova, della durata di 28 giorni, é affidata esclusivamente
alla femmina.
Pochi sono i nidacei che riescono a portare a termine lo sviluppo. Il
maschio, alla schiusa delle uova, collabora al sostentamento e alla
difesa della famiglia.
Non ha molti nemici naturali, se si esclude l’uomo e, dove esistono,
altri rapaci.
All'interno del Parco Nord, con un po’ di fortuna è possibile assistere,
in particolar modo nella zona del campo volo di Bresso, agli attacchi
portati dalle cornacchie al gheppio in cerca di cibo. Benchè più piccolo,
dapprima si difende coraggiosamente; infine torna nello stesso luogo
una volta allontanatesi le cornacchie.
Si possono osservare spesso, nella zona del campo volo, due femmine
e un maschio che, generalmente stanno insieme su alcuni posatoi artificiali;
mentre un maschio isolato si presenta frequentemente nella zona dell’ospedale
Bassini.