Logo Parco Nord

Le attività di quest'anno

Il programma


I concetti


Il sentiero


L'oggetto di discussione


Le novità


Il gruppo di lavoro



 


Il Parco Nord

La didattica al Parco Nord


Gli ambienti


La vegetazione


La fauna


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le risorse della rete


RedazioneTorna alla pagina principaleIl sito del Parco Nord
Scrivici!

 

Il sito del Parco Nord Torna alla pagina principale Redazione
 

 


La didattica al Parco nel corso degli anni

A.S. 1995/96 - Le città del Parco

Il Parco Nord Milano é un Parco di cintura metropolitana, inserito in una grande realtà urbana quale é quella di Milano.
Parlare della città é quindi d'obbligo.
Non è compito nostro analizzare vizi e virtù della nostra metropoli; possiamo però cercare di cogliere insieme a voi i molteplici legami che esistono tra l'organismo Parco e l'organismo città.
L'osmosi tra questi due soggetti è enorme e lo si scopre sia osservando i fenomeni naturali, sia quelli tipicamente umani. Sappiamo inoltre che il Parco è esso stesso una città, sia perchè chi lo ha progettato, costruito (e continua a farlo), lo ha strutturato secondo precisi criteri di fruizione da parte dell'uomo, sia perchè gli ambienti che formano il Parco stanno lentamente creando un sistema di relazioni e di complessità, che una struttura urbana può solamente pensare di imitare.
Non esiste solo la città Parco in generale: alcune parti di esso hanno assunto con il passare degli anni una propria dignità territoriale (il laghetto, il boschetto G.E.V.).
Esistono anche mondi particolari, emersi durante gli anni di attività con le scolaresche, e non solo con esse.
Il nostro intendimento èquello di aiutarvi a riconoscere ciò che esiste, e di poter, grazie a voi, scoprire tutte le altre "città" che ancora si nascondono ai nostri occhi.
Abbiamo suddiviso il programma nei seguenti itinerari didattici:
- la Città Continua
- la Città e le Differenze
- la Città invisibile
- la Città e la Mappa
- la Città e la Memoria
- la Città e i Segni
- la Città e gli Scambi

Tali proposte sono necessariamente collegate tra di loro ed offrono agli insegnanti la possibilità di un approfondimento del rapporto Parco - Città.
Il programma èindirizzato alle scuole Elementari, Medie inferiori e superiori.
Un incontro preliminare con tutti gli insegnanti interessati porrà le basi per le due uscite previste al Parco Nord, da attuarsi nel periodo autunno-inverno la prima, in primavera la seconda.
Le uscite sul territorio vogliono essere lo spunto per la realizzazione di una unitè didattica sull'argomento da parte degli insegnanti.
A conclusione del lavoro è nostro intendimento poter raccogliere:
- i lavori realizzati in classe dai ragazzi;
- l'elaborazione teorica dell'insegnante; questo, sia per l'allestimento di una mostra da realizzarsi presso la Cascina - Centro Operativo del Parco Nord, sia per poter essere conservati presso l'Archivio Regionale per l'Educazione Ambientale (A.R.E.A.), presso il Parco stesso.

P.S.: l'idea delle "città nel Parco" è stata liberamente tratta dal libro "Le città invisibili", di Italo Calvino - edizioni Mondadori, di cui si consiglia vivamente la lettura.

La città continua
Ogni ambiente continuamente si rinnova: per gli ambienti naturali il rinnovo è un obbligo, una condizione necessaria; per l'ambiente urbano è una possibilità che è bene non dimenticare. Più in generale il rinnovo delle "città" èun segno di vita e di attenzione. Il Parco è un luogo in cui il rinnovamento è evidente e continuo, soprattutto esso cresce progressivamente in estensione. Piante e d animali sono in perenne movimento, aumentano in consistenza numerica, quindi calano, sono in rigoglio riproduttivo, quindi attraversano un periodo di stasi. L'opera dell'uomo asseconda ed aiuta questi processi. Non sempre ci si accorge dei mutamenti in atto e spesso ci si dimentica delle situazioni preesistenti. Città, quindi Parco continuo significa che, pur non espandendosi effettivamente a scapito del tessuto urbano, l'idea del territorio protetto che si sviluppa lentamente nella mente di chi frequenta il Parco. Il rinnovamento effettivo del Parco pone il problema dello smaltimento dei rifiuti prodotti da esso. In primo luogo i rifiuti naturali, che, in parte vengono riciclati dall'ambiente stesso, senza soluzione di continuità, in parte vengono riciclati indirettamente da parte dell'uomo. In secondo luogo il risultato dell'affluenza del pubblico, il rifiuto vero e proprio, il cui smaltimento richiede uno sforzo operativo e culturale non indifferente. Proveremo a progettare un modello di sviluppo del Parco che tenga conto della crescita, dello smantellamento dei rifiuti, e del rapporto con crescita e rifiuti dei mondi circostanti.
La città e le differernze
La visita al Parco, soprattutto se si tratta della prima visita, presenta in genere delle aspettative da parte delle scolaresche (ogni bimbo, ogni ragazzo, crea un'immagine mentale di quello che potrebbe essere il Parco). Un primo approccio alle differenze, potrebbe quindi essere quello di valutare in che modo l'aspettativa sia stata premiata oppure delusa. La consegna alla guida, da parte dei ragazzi, del pensiero preconfezionato (e magari anche di un disegno, un testo, una qualsiasi altra opera), all'inizio della visita, sarà lo spunto per dare senso alla "città delle differenze". Si potranno analizzare le differenze tra le varie città, oppure all'interno di una stessa città. Differenza di forma, luce, rumore, di flora, fauna, terreno, di uso da parte dell'uomo. Tutti gli elementi emersi saranno classificati, ordinati, ed eventualmente ricombinati in nuove ipotetiche riformulazioni ambientali più o meno fantasiose. La capacità di osservazione sarà stimolata opportunamente per aiutare una ipotetica "guida smemorata" a ritrovare percorso e conoscenza.
La città invisibile
Esistono due possibilità per definire la città invisibile: - una città realmente invisibile, nel senso che non siamo in grado di osservarne gli elementi e le caratteristiche; - una città fantastica, coerente con l'ambiente scelto per la sua collocazione, non necessariamente invisibile, ma comunque difficilmente osservabile. In ognuno dei due casi faremo lo sforzo di immaginare lo svolgimento di tutte le funzioni fondamentali e non di una vera o presunta comunità di animali, piante, esseri non definibili a priori. Al pari di un parallelo urbano, la città invisibile potrebbe essere temporanea, inserita in un certo periodo della giornata ed in un luogo non necessariamente costante. La città invisibile sarà circoscritta in un piccolo ambiente, dentro al quale potremo effettuare la ricerca dei segni della sua presenza. Tale città verrà scoperta a partire dall'osservazione dei segni lasciati dai suoi abitanti, scelti tra le categorie meno appariscenti. Prenderemo in considerazione l'ipotetico progetto di sostituzione degli elementi di una "città" definita con le precedenti modalità didattiche, usando elementi fantastici, riesumati magari dalla letteratura fantastica.
La città e la mappa
Tutti gli ambienti naturali sono strutturati. L'organizzazione interna deriva dall'interazione tra gli elementi che compongono un ambiente. Anche la città è strutturata, se pur in maniera più semplice. E' possibile, dalla visita al Parco, trarre lo spunto per far emergere le analogie esistenti tra la struttura del Parco stesso e della città. Per far questo èimportante considerare l'elemento cartografico, la mappa, base per ogni considerazione di tipo territoriale. Mappa come rappresentazione della realtà oppure realtà che si adegua, si costruisce a partire da una mappa di progetto? A partire dalla mappa base è possibile l'elaborazione di mappe particolareggiate, in relazione a tematiche diverse. Queste mappe potranno avere forma, contorni, colori; potranno rappresentare la realtà del Parco, oppure proporre una visione personale, non conforme. Potranno prendere forma le mappe delle "città del Parco", corredate dai nomi delle località.
La città e la memoria
Ogni luogo porta appresso una o più memorie di se, più o meno esplicite: la memoria propria dei "materiali" che costituiscono l'ambiente (sasso, terra, pianta, animale, uomo); la memoria delle opere create con questi materiali; la memoria del luogo come individuo unico; la memoria delle relazioni con altri luoghi; le memorie personali di ogni persona in visita (viene di solito lasciata una seppur esile traccia) A partire da queste considerazioni intendiamo "scavare" in queste memorie, iniziando dall'ultima, ovvero ascoltando i ricordi di bambini e ragazzi in visita. Anche la visita effettuata potrà, alla fine, avere una sua memoria, che verrà esplicata collettivamente. L'osservazione di alcune caratteristiche del Parco ci inizieranno alla sua breve, ma significativa storia e alla continuità di questa storia con quella precedente, quella del territorio milanese nell'ultimo secolo. La memoria e la riflessione potranno essere utili per conoscere e riconoscere quelle "città" che non abbiamo potuto o voluto conoscere mai, per indifferenza, per mancanza di tempo, per timore.
La città e i segni
I segni, i simboli di una città o di un ambiente naturale possono sicuramente essere rappresentati dagli elementi più vistosi, importanti, rappresentativi, dell'ambiente preso in considerazione. La grande quercia per il bosco, il Duomo per la città di Milano. E' anche possibile che ognuno di noi individui dei propri segni che meglio di altri caratterizzino un luogo, un percorso, una realtà ambientale. E' intenzione nostra guidare le classi al riconoscimento di questo segni, da quelli più importanti a quelli personali. Avvenuta l'individuazione di questi elementi, opereremo una loro rappresentazione con le comuni tecniche didattiche. Successivamente si cercherà di delineare un "percorso dei segni" con relativa realizzazione della mappa e dei cartelli indicatori.
La città e gli scambi
Una città , per definizione, esiste se intercorrono scambi tra gli elementi che la compongono. Questo è vero anche e soprattutto per gli ambienti naturali: un bosco senza interrelazioni è un prato alberato, uno stagno sarebbe un recipiente colmo di acqua con una serie di elementi poco significativi. Esistono molteplici relazioni all'interno di un ambiente e tra ambienti diversi, così come una città è relazionata con le altre. Quali e quanti sono i nodi fondamentali che esistono tra essi? Quali e quante possono essere le analogie tra il mondo delle relazioni comprese in un determinato ambiente naturale e quello di un ambiente urbano? In che modo interagiscono città e Parco? Al Parco sarà possibile simulare alcune "reti" semplificate e "spostare"e stesse in "città" diverse (ovvero in diversi ambienti) e descriverne i mutamenti eventuali. Cercheremo di definire la "città - isola", ovvero un ambiente che possa contenere al massimo i suoi legami con l'esterno (in questo caso la città vera e propria), senza però trasformarsi in un ambiente chiuso.

 

 

 

Bresso
Cinisello Balsamo
Cusano Milanino
Cormano
Milano
Sesto San Giovanni
Gli altri Comuni