ATTO SENZA PAROLE II
di Samuel Beckett

Disposti scenicamente come in un geroglifico mobile, i tre “personaggi” A, B e il pungolo, rappresentano una sorta di “passaggio cosmico” simbolizzato da un gioco tra “interno” ed “esterno” simultaneamente agenti della sua regola: legame esistente tra azione e contemplazione, scoperta e mantenimento, esso non può essere infranto se non a costo di una perdita dell’orientamento. Dentro e fuori dal sacco! Sacco protettivo come pelle rigorosamente aderente al corpo ma asfissiante involucro da cui liberarsi per “respirare”. Sacco come tana da cui uscire avendo come unico scopo il rientrarvi. Sacco come bagaglio pieno di “oggetti” fantasmatici pesanti ma invisibili. Sacco, infine, come spazio dentro cui immaginare il mondo. Ma cosa potrà mai essere il mondo vissuto esclusivamente come proiezione della propria mente? È il “mondo”, movimento perpetuo, dialettica tra natura e cultura, il “pungolo” ovvero il tafano, l’insetto dal fastidioso ronzio, “colui e colei” che li costringerà ad una sorta di verifica perpetua tra “fuori e dentro”. Senza soluzione di continuità questo movimento a tre verrà ripetuto all’infinito come in una sorta di rituale che non riesce a compiere il proprio compito di iniziazione al mondo e alla propria anima.

Regia: Marilena Mauro

Interpreti: Angela Moscato e Tatiana Giannilivigni

Anno: 2002

Durata: 30 min. c.ca

Rappresentato presso la Cooperativa "Agricantus" di Palermo


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