Recoaro Terme

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Importante centro turistico dell'alta Valle dell'Agno a circa 41 Km a ovest di Vicenza.

(7466 abitanti nel censimento del 1991)

Il nome probabilmente deriva dal nome proprio tedesco Richwar; alcuni sostengono anche che derivi da "rex aquarum", re delle acque.
Da un documento del 1327 Recoaro risulta sotto l'amministrazione di Rovegliana. Appartenne sempre a Vicenza e ne seguì le sorti. Nel 1689 il conte Lelio Piovene scoprì la fonte che porta il suo nome, sfruttata cinque anni più tardi.
Alla fine dell'800 Recoaro divenne uno dei più rinomati centri termali dell'alta Italia e acquistò il tipico aspetto di "ville d'eau" con architetture "liberty". 

Deve il suo sviluppo economico a due essenziali risorse naturali. La prima consiste nel disporre di una parte del territorio in una panoramica bella ed attraente, con una altitudine superiore ai 1.000 m ove vi sono attrezzature ricettive adatte al turismo invernale ed estivo. La seconda risorsa è una abbondante sorgente di acqua minerale che, opportunamente sfruttata da parecchi anni, ha creato un fiorente centro di soggiorno con una ben attrezzata stazione idrotermale. Ha nove fonti di acque termali di tre tipi: oligominerale, bicarbonato-alcalino-ferruginosa, bicarbonato-solfato-alcalino-terroso-ferruginosa. Sono utili nella cura di disturbi dell'apparato digerente e urinario, affezioni epatiche, gotta, linfatismo e malattie da carenza di ferro. Vi si praticano pure la fangoterapia e terapie inalatorie. Si è affiancata a quest'ultima l'attività di sfruttamento delle acque minerali mediante uno stabilimento di imbottigliamento che occupa diversa manodopera. Grazie alla fortunata combinazione di questi due richiami, si è determinato annualmente un notevole flusso turistico. Inoltre si sono andati sviluppando l'artigianato locale, con diverse aziende soprattutto nel settore della lavorazione del legno e in quello delle confezioni, ed in un certo grado le attività terziarie. L'agricoltura, con i prodotti degli allevamenti bovini e la coltivazione della patata, è ovviamente diventata l'attività economica di minore entità, sia pure svolgendo un ruolo importante e necessario.


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