EFFEMINAZIONE


Un poeta tedesco, Johann Fischart, diceva che un satrapo dell'antica Persia per comandare meglio faceva fare agli uomini quello che dovevano fare le donne e viceversa perché quando il potere politico si trova di fronte a dei mezzi uomini e a delle mezze donne non si verificherà mai una rivoluzione capace di modificare l'ordinamento costituito. La tecnica di femminilizzazione dell'uomo e virilizzazione della donna è una tecnica di dominazione che impedisce le rivoluzioni giuste.


Gustave Le Bon

Le folle sono dappertutto femminili, ma le più femminili di tutte sono le folle latine. Chi si appoggia su di esse può salire assai in alto e in breve tempo, ma camminando sempre sull'orlo della rupe Tarpea e con la certezza di esserne un giorno precipitato.
2. - Suggestionabilità e credulità delle folle.
Abbiamo detto che uno dei caratteri generali delle folle è una eccessiva suggestionabilità, e mostrato come, fra tutti gli agglomeramenti umani, una suggestione è contagiosa; ciò che spiega il rapido orientamento dei sentimenti in una determinata direzione. La folla, per quanto neutra la si supponga, si trova spesso in uno stato di attenzione aspettante favorevole alla suggestione. La prima suggestione formulata s'impone, per contagio, a tutti i cervelli, e stabilisce subito l'orientamento. Negli esseri suggestionati, l'idea fissa tende a trasformarsi in azione. Si tratti di incendiare un palazzo o di compiere un'opera di devozione, la folla vi si presta con la stessa facilità. Tutto dipenderà dal carattere dell'impulso, e non più, come nell'individuo isolato, dai rapporti esistenti fra l'azione suggerita e le ragioni che si possono opporre alla sua realizzazione. Di modo che, sfiorando sempre i confini dell'incoscienza, subentrando tutte le suggestioni, animata dalla violenza dei sentimenti propri degli esseri che non possono fare appello a influenze razionali, priva di spirito critico, la folla non può che essere d'una credulità eccessiva. Per essa non esiste l'inverosimile, e bisogna ricordarselo per capire la facilità con la quale si creano e si propagano le leggende e i racconti più stravaganti (*)


Étiene de La Boétie

La Boétie sottrae al potere ogni giustificazione di tipo ideologico o fideistico: non solo viene respinta la concezione sacrale del monarca ma, con toni che non possono non suonare fortemente irriverenti, deride la stessa figura del sovrano. E se Montaigne giungerà a scrivere: «come gli attori delle commedie, li vedete sulla scena assumere l'atteggiamento di duca e d'imperatore; ma subito dopo eccoli diventati servi e facchini miserabili, che è la loro nativa e originaria condizione: così l'imperatore, la cui pompa vi abbaglia in pubblico... guardato dietro la tenda non è altro che un uomo comune, e forse più vile dell'ultimo dei suoi sudditi» (26), La Boétie va oltre e parla «di un uomo che nella maggior parte dei casi è il più molle ed effeminato di tutta una nazione, che non ha mai provato la polvere delle battaglie e neppure quella di un torneo, incapace di imporsi agli uomini e preoccupato solo di servire la più trascurabile donnicciola»

Questa astuzia dei tiranni nell'abbrutire i propri sudditi più che in ogni altro caso si è manifestata in modo evidente nel trattamento che Ciro riservò agli abitanti della Lidia, dopo essersi impadronito di Sardi, capitale di quella regione, e dopo aver fatto schiavo il ricchissimo re Creso che si era rimesso nelle sue mani. Giunse notizia a Ciro che gli abitanti di Sardi erano scesi in rivolta. Avrebbe potuto ridurli in un attimo ai suoi voleri; ma non volendo distruggere una così bella città e neppure essere obbligato a tenervi di guardia un esercito, per garantirsene la sottomissione, ricorse a questo espediente: vi fece collocare bordelli, taverne e giochi pubblici e bandì un'ordinanza con cui i cittadini erano autorizzati a farne uso come volevano. E questa specie di guarnigione gli rese così buon servizio che da allora non ci fu più bisogno neppure di un solo colpo di spada contro gli abitanti della Lidia. Questi poveracci si divertivano a inventare ogni tipo di gioco a tal punto che i latini, per indicare ciò che noi chiamiamo passatempi, trassero dal loro nome il termine "ludi". Non tutti i tiranni hanno mostrato così apertamente di voler effeminare i loro sudditi; ma di fatto quanto Ciro ordinò formalmente gli altri per la maggior parte sono riusciti ad ottenerlo di nascosto.

Ma per tornare al nostro argomento che avevo quasi perso di vista, la prima ragione per cui gli uomini servono di buon animo è perché nascono servi e sono allevati come tali. Da qui deriva quest'altro fatto: molto facilmente sotto la tirannia ci si rammollisce e si diventa effeminati. Fu Ippocrate, il padre della medicina, ad accorgersi di questo e a scriverlo in uno dei suoi libri dal titolo "Le malattie" (6), e di questa sua intuizione dobbiamo essergli assolutamente grati. Questo personaggio aveva senza dubbio un cuore generoso e lo dimostrò in un'occasione. Poiché il grande sovrano (7)lo voleva presso di sé e lo sollecitava continuamente con varie profferte e con grandi donativi, Ippocrate un giorno gli rispose in tutta franchezza che avrebbe avuto dei problemi di coscienza nel mettersi a curare dei barbari che volevano uccidere il suo popolo e nel rendersi condiscendente al loro re che si stava preparando ad assoggettare la Grecia. La lettera che Ippocrate inviò al re contenente queste affermazioni si può leggere ancora oggi nelle sue opere e rimarrà per sempre una testimonianza del suo coraggio e del suo nobile carattere.

E' ormai certo che con la libertà si perde allo stesso tempo anche il coraggio.



PROPAGANDA


Hitler Mein Kampf propaganda di guerra:

Le masse non sono in posizione di distinguere dove cominci l'illegalità straniera e dove finisca la nostra.

La stragrande maggioranza delle persone sono così femminili in natura e nei punti di vista che i loro pensieri e le loro azioni sono governati più dal sentimento e dalle emozioni che dalla considerazione ragionata. Questo sentimento è, tuttavia, poco complicato ma molto semplice e consistente.

Non si differenzia molto, ma è sia positivo che negativo, amore o odio, verità o menzogna, mai metà di uno e metà dell'altro, e così via. Questo fatto è stato sfruttato dalla propaganda Britannica con grande genialità.

In Inghilterra non c'era nessuna mezza affermazione che avrebbe potuto dare adito a dubbi.

La prova della loro comprensione della natura primitiva del sentimento delle masse popolari sta nella pubblicazione di orrori che si adattavano a questa condizione, ed in maniera sia intelligente che spietata preparavano il terreno per la solidità morale al fronte, anche quando subiva grosse sconfitte, ed inchiodando il nemico Tedesco come se fosse l'unica causa della Guerra - una bugia, con la sua inqualificabile impudenza ed il modo in cui fu messa davanti alla nazione, presero in considerazione la natura sentimentale ed estremista del pubblico, e guadagnarono così credito.

La modifica dei metodi non dovrebbe alterare l'essenza di ciò che la propaganda di guerra ha lo scopo di ottenere; il suo dare a intendere deve essere lo stesso sia alla fine che all'inizio. Lo slogan può essere messo sotto diverse luci, ma ogni trattamento che si effettua su di esso dovrebbe sempre finire con lo slogan.

La propaganda non può lavorare con solidità ed in maniera consistente in nessun'altra maniera. Il successo di ogni pubblicità, sia negli affari che in politica, è dovuto alla continuità ed alla consistenza con cui viene impiegata. L'esempio della propaganda nemica era tipico anche di questo. Si limitava a pochi punti di vista, era indirizzata soltanto alle masse, e veniva perseguita con instancabile perseveranza.