La
Conversione della Maddalena 1615-16 d.C.
il
contrasto tra sensualità e fede è risolto in modo meno provocatorio
rispetto ad altri artisti. La santa ha l’aspetto di una donna
avvenente, con un abito di seta gialla e con una generosa scollatura
chemostra appena la nudità di una spalla e la piega del seno. Dalla veste
lussuosa spunta un piede nudo, simbolo di un proposito di rinuncia;
proposito che viene confermato dalla postura delle mani, l’una sul
petto, come in atto di riconoscere i suoi peccati, e l’altra protesa a
schivare qualcosa che a mala pena si intravede nell’ombra...
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Si tratta
di uno specchio sulla cui cornice si leggono le parole del Vangelo secondo
Luca "OPTIMAM PARTEM ELEGIT", ha scelto la parte migliore. |
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La tela
è conservata nella Galleria Spada assieme ad un'altra opera del periodo
giovanile di Artemisia
Gentileschi, la Santa
Cecilia
in veste di Suonatrice di Liuto.
Il soggetto devozionale della Madonna col Bambino è interpretato
nel quadro attraverso la sottolineatura dell’intimo colloquio, fatto di
sguardi e di tenere emozioni, tra la madre ed il bambino.La poetica
dell'immagine ne fa perdonare le incertezze dell'esecuzione del disegno e
le imperfezioni artistiche quali la postura un po’ goffa della Madonna,
il braccio sinistro in posizione incongrua e le dita della mano alquanto
tozze.
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Giaele
e Sisara
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Artemisia
fa emergere le figure dall'ombra, attraverso l'uso della luce intensa
insegnatole dal padre. La santa che, raffigurata in piedi, riempie quasi
interamente la scena. Lo strumento prescelto per la santa musicista è il liuto.
La santa indossa un abito di color giallo (colore che la pittrice aveva
imparato ad ottenere, impastando gli opportuni pigmenti, nella bottega del
padre. |
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Santa
Cecilia 1620 d.C.
La santa ha il viso
rivolto verso l’alto e lo sguardo ispirato come enunciato
nell'iconologia di Ripa. |