Il Campionato del mondo del 1886.

Wilhelm Steinitz.

Wilhelm Steinitz era piccolo di statura, con una testa sproporzionata e due gambe striminzite e malate, tanto che andando avanti con l'età dovette far ricorso a bastoni e stampelle. Miope, claudicante e con problemi di gotta, era anche un uomo suscettibile, testardo, caparbio e litigioso e questo suo caratteraccio gli provocò antipatie, inimicizie ed incomprensioni. I suoi numerosi problemi fisici contribuirono senza dubbio a renderlo un personaggio difficile ma dai suoi scritti si rivelava invece essere un uomo sensibile ed un fine pensatore.
Le sue idee furono di una profondità ed una fecondità inusitate per quei tempi tanto che lui stesso, in un'intervista rilasciata in tarda età, potè affermare: «Sono stato campione del mondo per ventotto anni perché ero venti anni avanti della mia epoca. Giocavo secondo principi che né Zukertort né i suoi contemporanei sapevano afferrare.». Anche se può sembrare un'affermazione megalomane, bisogna invece ammettere che Steinitz aveva perfettamente ragione!
Concetti come quelli di case deboli e forti, Alfieri buoni ed Alfieri cattivi, strutture pedonali, attività dei pezzi, controllo delle case centrali, difesa preventiva dei punti strategicamente importanti, ecc... Sono stati tutti introdotti da Steinitz e, sebbene alcuni di questi fossero conosciuti (anche se a livello intuitivo) dai più forti giocatori, nessuno prima di lui, li aveva descritti ed amalgamati in forma organica e razionale. Steinitz, dal punto di vista tecnico, fu veramente di vent'anni avanti rispetto ai suoi contemporanei e nella lotta contro di loro era come un battaglione di fucilieri contro una tribù di selvaggi.

Johannes Hermann Zukertort.

Johannes Hermann Zukertort era nato a Lublino, in Polonia, il 7 settembre 1842. Nel 1865 si era laureato brillantemente in medicina all'Università di Breslavia. Personaggio brillante e colto, parlava correttamente dodici (!) lingue, era un eccellente schermidore e buon tiratore con la pistola. Eroe di guerra pluri decorato, aveva combattuto nelle file dell'esercito Prussiano, ricevendo ben nove medaglie al valore. Più che un comune mortale sembrava un Super Uomo, un eroe vichingo sceso dal Walhalla od un personaggio uscito direttamente dall'Odissea. Nonostante le sue molteplici virtù, Zukertort era in realtà un personaggio schivo, riservato ed estremamente modesto.
Aveva imparato a giocare a scacchi a 13 anni ed era allievo del grande Adolf Anderssen. Il suo stile era inizialmente romantico, ma dopo il torneo di Londra del 1822 rimase fortemente impressionato dal gioco posizionale di Steinitz e decise di revisionare completamente il suo credo scacchistico.
Zukertort fu uno dei più forti giocatori della sua epoca e ci ha regalato alcuni capolavori che destano ancor oggi ammirazione. Iniziò uno studio critico ed approfondito sulle teorie posizionali di Steinitz, cercando di correggerne alcune idiosincrasie ma la morte prematura interruppe il suo lavoro e perciò la sua figura è rimasta legata più che altro alla sua sconfitta nel primo Campionato del Mondo.


Lo svolgimento del match.

L'idea di questo storico match maturò quando Steinitz, da poco trasferitosi a New York, dopo aver battuto tutti i più forti giocatori dell'epoca si auto proclamò Campione del Mondo e mise subito in palio il titolo. Nel 1883 si svolse a Londra un prestigioso torneo a cui presero parte i migliori 14 scacchisti del mondo. In questo torneo si introdusse un'interessante e storica novità e cioè l'uso di un orologio meccanico progettato appositamente per il gioco degli Scacchi. Da allora in poi l'orologio scacchistico venne adottato con successo in tutte le competizioni ufficiali. Il torneo fu vinto da Jahannes Zukertort , allievo del grande Adolf Andersen che superò Steinitz di ben 3 punti dimostrando una forza di gioco impressionante. Il successo colto in altre competizioni importanti e la brillantezza del suo stile lo posero in condizione di essere considerato il miglior aspirante al titolo mondiale così  i circoli scacchistici di New York, Saint Louis e New Orleans decisero di organizzare la prima sfida mondiale della storia.
I due contendenti misero a disposizione 2000 dollari a testa, raccolti attraverso elarginazioni e donazioni dei rispettivi sostenitori, ai quali vennero aggiunti altri premi in denaro offerti dai circoli organizzatori e da vari sponsor. La vittoria sarebbe toccata al primo che avesse raggiunto 10 vittorie. Steinitz, vero e proprio professionista degli scacchi, concesse anche l'esclusiva ad alcuni giornali per la pubblicazione delle partite del match con i suoi autorevoli commenti.
Finalmente l'11 gennaio 1886 i due grandi giocatori si incontrarono in un match itinerante che si sarebbe svolto nelle tre città dei circoli organizzatori, con partita inaugurale nel prestigioso Manhattan Chess Club di New York.
Poco prima della partita iniziale si verificò un curioso incidente quando Steinitz si accorse che la scacchiera aveva le caselle bianche e rosse ed essendo egli daltonico (poveretto, aveva anche questo fra i suoi numerosi difetti fisici!) non era in grado di distinguerle! La questione venne prontamente risolta sostituendo la scacchiera incriminata con un'altra riportante i classici colori bianco e nero.
Steinitz vinse la prima partita con autorevole stile posizionale, ma dovette subito piegare le gambe di fronte ad una micidiale strisciata di Zukertort che vinse 4 partite di fila (!) e concluse la prima parte del match col risultato parziale di 4-1.
I due contendenti si traferirono a Saint Louis dove ci fu un deciso ritorno del Campione in carica che si impose col punteggio parziale di 4,5 a 0,5 (4 vittorie ed una patta!), ribaltando così il risultato di New York ed annullando energicamente il vantaggio dello sfidante.
La terza ed ultima parte del match si giocò nel prestigioso circolo di New Orleans, dove aveva colto i suoi primi successi il grande Paul Morphy. La prima partita si concluse in parità, poi Steinitz piazzò un micidiale uno due, aumentando così il suo vantaggio. Nella 4ª partita Zukertort si impose in bello stile dopo aver guadagnato la qualità, accorciando nuovamente il suo svantaggio. La 5ª e la 6ª partita si conclusero in parità, poi nella 7ª, nel tentativo di forzare il gioco Zukertort tentò un dubbio sacrificio di pezzo ma Steinitz, difendendosi da par suo, si aggiudicò la partita. Nell'8ª partita Zukertort non riuscì a sfruttare il guadagno della qualità a causa della brillante difesa di Steinitz e la partita finì patta. Molto provato fisicamente e mentalmente, lo sfidante accusò il colpo e nelle successive tre partite Steinitz piazzò un micidiale en plein chiudendo così la sfida con il netto  risultato di +10 -5 =4 (10 vittorie, 5 sconfitte e 4 patte).

La morte di Zukertort.

Zukertort uscì dal match con un grave esaurimento nervoso ed una situazione cardio-circolatoria compromessa. L'incredibile sforzo volontà a cui si era sottoposto nella sfida mondiale aveva compromesso seriamente la sua salute che andò peggiorando progressivamente fino a causarne la morte, due anni più tardi. Usciva di scena così, a soli 46 anni, il prode Johannes Hermann Zukertort che fu il più forte avversario di Steinitz ed uno dei più grandi scacchisti del suo tempo.

Dalla sezione Archivio si possono scaricare le partite del match in formato pgn.

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