Curiosità, records, bizzarrie.

Sugli Scacchi circolano un'infinità di aneddoti, curiosità, fatti veri ed inventati, esagerazioni e pazzie che hanno contribuito a far conoscere il nostro gioco, anche se a volte ne hanno dato un'immagine un po' distorta.Spulciando fra libri, riviste e i vari siti di scacchi (e non), ho raccolto una serie di queste simpatiche notizie...

  • Francisco Torres Trois impiegò 2 ore e 20 minuti per giocare una mossa contro Luis Santos a Vigo, Spagna, nel 1980. Ironia della situazione, egli aveva la scelta tra due sole possibili mosse da giocare!
  • Il più alto numero di giocatori in un torneo di livello magistrale è stato di 1251 al Worl Open del 1985.
  • Una delle partite ufficiali più lunghe della storia è stata giocata a Belgrado il 17 febbraio 1989, tra Nikolic e Arsovic. Durò più di 20 ore, con 269 mosse e finì patta.
  • Wilhelm Steinitz sconfiggendo J.Hermann Zuckertort vinse il primo titolo mondiale della storia, nel 1886.
  • Steinitz è stato finora il più anziano campione del mondo della storia, avendo perso il suo titolo a 58 anni e 10 giorni, contro Emanuel Lasker nel 1894.
  • Il più giovane campione del mondo della storia degli scacchi è stato Garry Kasparov, che conquistò il titolo contro karpov, nel 1985, all’età di 22 anni e 210 giorni.
  • Il record precedente cambia proprietario se consideriamo anche il mondiale femminile. Maya Ciburdanidze conquistò il titolo mondiale a soli 17 anni.
  • Anatoly Karpov è stato il primo campione del mondo della storia a vincere il titolo per forfait. Accadde nel 1975 quando Bobby Fischer rifiutò di difendere il suo titolo.
  • Nona Gaprindashvili è stata la prima donna a vincere (a pari merito) un torneo ‘maschile’ a Lone Pine nel 1977.
  • Judith Polgar è stata la più giovane giocatrice ad ottenere la norma di Grande Maestro all’età di 15 anni e 150 giorni.
  • Il primo articolo di scacchi apparve su un quotidiano nel 1813. Il quotidiano era il Liverpool Mercury.
  • Oxford è stata la prima università ad avere un club di scacchi, nel 1845.
  • George Koltanowski giocò 56 partite alla cieca nel 1960. Ne vinse 50 e pareggiò le restanti 6.
  • La prima partita di scacchi giocata per telefono fu disputata tra due gentiluomini inglesi, nel 1878.
  • Nel 1974 Soccolma ospitò il primo campionato mondiale di scacchi per computer. Il titolo fu vinto dal programma sovietico "Kaissa".
  • Emanuel Lasker è stato il campione del mondo che ha mantenuto il titolo più a lungo di chiunque altro: 26 anni e 337 giorni.
  • La prima scacchiera consistente di caselle alternate chiare e scure, apparve in Europa alla fine dell’XI secolo.
  • Il GM Vlastiml Hort ha disputato in Islanda, nel 1977, una delle più grandi e imponenti simultanee della storia degli scacchi. Affrontò infatti in successione totale 550 avversari (di cui 201 simultaneamente), perdendone solo 10, in poco più di trenta ore.
  • Garry Kasparov prese parte alla prima simultanea via satellite, nel 1984, affrontando avversari che si trovavano a Londra e New York. Kasparov ripetè l’esperienza nel 1988 contro 10 avversari sparsi per il mondo e riportò 8 vittorie, 1 patta e 1 sconfitta.
  • Il primo torneo di scacchi di cui si abbia notizia documentata si è svolto a Madrid nel 1757 alla Corte Reale.
Anche le curiosità e le battute di spirito, pur costituendo un argomento "più leggero", rivelano sempre quell'arguzia e quella finezza che sono tipiche dei figli della Dea Caissa...

Ad un giornalista che cercava di essere spiritoso chiedendogli se preferisse la Donna a letto o sulla scacchiera, Boris Spassky rispose: "Dipende dalla posizione!".

"Signor Steiniz - disse un affarista milionario - Voi partecipate ai tornei di scacchi solo per i soldi, mentre io ci vengo soltanto per l'onore!"
"Ebbene - rispose il campione - ognuno gioca per quello che non ha"

Nel torneo di San Pietroburgo del 1914 Blackburne, 73enne, dopo aver sconfitto il 60enne Gunsberg, gli disse: "Sei ancora troppo giovane per competere con me".

Lo "spirito" della Torre.
In un caffè due persone piuttosto nervose giocavano a scacchi. Il Bianco aveva concesso all'avversario il vantaggio della Torre di Donna. Dopo qualche mossa il Bianco spostò il re da e1 a c1.
"Il Re muove un passo per volta!" protestò il Nero.
"No" rispose il Bianco "Io ho fatto l'arrocco lungo."
"Arrocco? Ma se non avete la Ta1!"

"D'accordo che dando il vantaggio di una Torre io giochi senza, ma questo non m'impedisce di arroccare con lo "spirito" della mia Torre."
Questo strano arrocco innervosì talmente il giocatore Nero che questi, dopo aver sbagliato una mossa dietro l'altra, finì per perdere. Ne seguì una discussione assai animata, ma alla fine i due giocatori si accordarono per la rivincita, con gli stessi colori e mantenendo inalterato il vantaggio di una Torre. Il Nero, dopo alcune mosse sorprendenti e audaci piazzò il suo Alfiere nella casa a1, quella lasciata vuota dalla Torre mancante; ma la mossa seguente il Nero riportò subito indietro l'Alfiere sano e salvo e tirò un sospiro di sollievo.
"Mi scusi" disse uno spettatore "Ma non riesco a capire questa sua mossa di Alfiere."
"Ah no?" rispose il Nero "Che provi ora il Bianco ad arroccare, non ha neppure più lo "spirito" della Torre a1!"

L'avversione di Nimzowitsch verso il fumo era nota a tutti i suoi concorrenti. Un avversario, forte fumatore, era per lui un oggetto di grandissima antipatia. La maggior parte degli avversari del suo tempo gli faceva il favore di tenerne conto. A questo proposito si verificò in uno dei suoi ultimi tornei (partita contro Vidmar, Veldes 1931) un divertente episodio. Egli si rivolse al direttore del torneo pregandolo di chiedere al suo avversario di non fumare. "Ma non sta affatto fumando" replicò il direttore. "Lo so" disse Nimzowitsch, "ma minaccia di fumare, e la minaccia è notoriamente più forte della sua esecuzione".

Paul Morphy, il "Re degli scacchi", una volta perse una partita in dodici mosse.
Ecco come...

[Event "Mobile"]
[Site "?"]
[Date "1855.??.??"]
[Round "?"]
[White "Morphy, Paul"]
[Black "Maurian, Charles Amedee"]
[Result "0-1"]
[ECO "C33"]
[PlyCount "24"]
[EventDate "1855.??.??"]
[Source "Roberto Munter"]
[SourceDate "2009.08.19"]

1. e4 e5 2. f4 exf4 3. Bc4 Qh4+ 4. Kf1 b5 5. Bd5 Nc6 6. Nf3 Qh5 7. d4 Nf6 8.
Bb3 Ba6 9. Qe2 Nxd4 10. Nxd4 b4 11. Qxa6 Qd1+ 12. Kf2 Ng4# 0-1

Ludovico VI, Re di Francia, in una battaglia contro gli Inglesi, accerchiato dai nemici e sul punto di essere preso, si salvò gridando: "Non sapete che perfino a scacchi il Re non può essere catturato?"

François de Bassompierre, maresciallo di Francia.
Fu un episodio decisamente imbarazzante, anzi un incubo, quello che accadde a un nobile mentre giocava a scacchi contro il primo dei Borboni, re Enrico IV, alla corte francese.
François de Bassompierre, maresciallo di Francia e compagno di giochi d'azzardo di Enrico, scioccò tutta la corte, il re e se stesso quando muovendo un Cavallo mollò, involontariamente, un poderoso peto.
Il suo futuro di cortigiano sembrò essersi sgretolato, ma al misero Bassompierre era rimasto abbastanza sangue freddo per spiegare:
" Vostra maestà, il mio Cavallo non si muove se non ode il richiamo della tromba".
Si narra che sulle labbra del re apparve un sorriso gelido, ma Bassompierre probabilmente non fu più invitato a corte per un bel pezzo.

Capablanca non fu mai sconfitto per scacco matto.

Auto da Fe, è il titolo di un celebre libro del premio Nobel per la letteratura: Elias Canetti.
Il personaggio principale del romanzo è un uomo di nome Fischerle, che sogna di diventare campione del mondo di scacchi e comprarsi vestiti dai migliori sarti del mondo. Il libro fu scritto nel 1935!

David Bronstein una volta consumò 50 minuti per giocare la sua prima mossa!

Humphrey Bogart, il famoso attore, prima di diventare celebre in una sua biografia si legge che da ragazzino si guadagnava da mangiare battendo a scacchi gli avventori di un bar vicino casa. In molti dei suoi 75 film appaiono delle scacchiere o gli scacchi come riferimento.

Nel 1917 a Baghdad, durante una gara, l'arabo Arachnid Khayam sconfisse il campione tedesco Kurt Schlemiel per aver mormorato quarantamila volte "Io ci sarò ancora quando tu non ci sarai", e ogni volta che iniziava la tiritera muoveva la mano in avanti come se volesse muovere un pezzo.
Alla fine Schlemiel fu preda di convulsioni.

Botvinnik è stato l'unico a vincere tre volte il titolo di campione del mondo e ad aver sfidato praticamente ogni campione del mondo del xx secolo.
È stato anche allenatore sia di Karpov che di Kasparov.