Salve a tutti, sono sempre Tac, questa volta mi accingo a trasferire su "carta" non un giro turistico con bagagli e passeggeri, ma un’emozione che solo chi guida una moto può provare.

Andiamo con ordine, la passione per le due ruote ha fatto un’altra "vittima": Luca sarà presto il felice possessore di una fiammante Honda CBR 600F. Per l’occasione "l’incosciente" cugino gli ha prestato il mezzo per fare un giretto, io e Mirko (Monster 600) non ci siamo certo fatti pregare ed abbiamo pianificato un percorso tutto curve per il piacere dei sensi…

PERCORSO

L’appuntamento è per Martedì 29 Agosto 2000 alle 15:00 a Pietra Ligure, per una volta la puntualità non è un’opinione e il piccolo drappello di centauri consuma i primi Km sull’Aurelia. Arrivati ad Albenga i motori sono caldi, le gomme pure, Luca comincia a "capire" la moto e gli animi sono sempre stati surriscaldati; Mirko apre le danze cominciando a forzare con gradualità il ritmo in vista delle prime curve. Luca si sente molto racer e non esita a far scivolare il fondoschiena fuori dalla sella ad ogni curva, la ER5 segue sorniona dalle retrovie in attesa di un terreno a lei più congeniale. Giunti a Pieve di Teco una sosta è d’obbligo, ci si scambiano le prime impressioni e si fornisce qualche dritta a Luca; finalmente si riparte alla volta di Col di Nava ed io mi porto in testa al gruppo. L’asfalto è splendido, il traffico scarso e le curve da brivido, così l’acceleratore gira da solo e l’ago si avvicina alla zona rossa; Mirko mi si attacca alla ruota mentre Luca si distanzia. L’emozione che provo mentre le pedane sono a pochi cm da terra e il motore ruggisce catapultandomi da una curva all’altra è indescrivibile, scalate e accelerate sono da veri smanettoni, così come i consumi, ma la testa è sempre al suo posto a ricordare di non prendere rischi inutili.

Purtroppo siamo già arrivati in cima e una poderosa pinzata ai freni ci porta a parcheggiare, Luca giunge dopo poco e ci trova mentre guardiamo le gomme di cui abbiamo usato ogni mm di battistrada. Foto di rito e complimenti di Mirko per la mia guida "pulita" precedono un interessante scambio di moto: io provo la Ducati (che rombo ragazzi!), Mirko il CBR e Luca si deve rassegnare alla mia.

Poco prima di Ormea rinnoviamo lo scambio e posso provare l’ebrezza di una 4 cilindri con 100 e passa cavalli, un’esperienza da BRIVIDO, Mirko invece si deve "accontentare" della mia mentre Luca si "incastra" sul Monster; ad Ormea ci rilassiamo con merenda e giro turistico del paese.

Dopo un piccolo consiglio di guerra sulla strada del ritorno, scegliamo di snobbare lunghi e noiosi rettilinei per poter consumare ancora un po’ di battistrada (sia delle gomme che delle scarpe); mi porto nuovamente in testa e, dopo qualche Km a ritmo blando, comincio nuovamente a forzare subito "pedinato" da Mirko che può contare su un’accelerazione migliore. Il bell’asfalto e la totale assenza di traffico sono complici di due toccate in terra coi piedi e di qualche deviazione del posteriore dalla retta via; poco oltre, un curvone tondissimo ci "costringe" ad una sosta per fotografare il "passaggio" di ognuno.

Le gomme, i freni e i motori continuano a restare roventi fino alla fine delle curve, ovvero fino ad Albenga dove, dopo una sosta rilassante, ripartiamo a "ritmo cittadino" in previsione del tuffo nel traffico dell’Aurelia.

Per le 19:00 parcheggiamo i bolidi a Pietra Ligure, da dove eravamo partiti, stanchi ma soddisfattissimi, ancora pieni di adrenalina in corpo e certi di aver introdotto un nuovo adepto nella setta dei motociclisti, fedele per tutta la vita….

Alla prossima, ciao Tac

BACK        HOME