FUNERAL BLUES

Stop all the clocks, cut off the telephone,
Prevent the dog from barking with a juicy bone,
Silence the pianos and with muffled drum
Bring out the coffin, let the mourners come

Let aeroplanes circle moaning overhead
Scribbling on the sky the message He Is Dead,
Put crêpe bows round the white necks of the public doves,
Let the traffic policemen wear black cotton gloves.

He was my North, my South, my East and West,
My working week and my Sunday rest,
My noon, my midnight, my talk, my song;
I thought that love would last for ever: I was wrong.

The stars are not wanted now: put out every one;
Pack up the moon and dismantle the sun;
Pour away the ocean and sweep up the wood.
For nothing now can ever come to any good.

by W.H. Auden


(TRADUZIONE)

Fermate gli orologi, il telefono sia rimosso,
Tenete buono il cane con un succulento osso,
Fate tacere i pianoforti e con un rullio smorzato
Esponete la bara, ricevete chi è addolorato

Fate che gli aerei volteggino alti con sconforto
scrivendo nel cielo il messaggio: Lui è Morto,
Adornate di crespo il collo dei piccioni metropolitani,
Fate indossare guanti neri ai vigili urbani.

Lui era il mio Nord, il mio Sud, il mio Oriente e il mio Occidente,
La mia settimana di lavoro e la mia domenica a far niente,
Il mio mezzogiorno, la mia mezzanotte, il mio discorso, il mio canto,
Credevo che l'amore fosse eterno: mi sbagliavo tanto.

Non servono più le stelle: spegnetele una a una;
Smantellate il sole e imballate la luna;
Svuotate l'oceano, sradicate le piante.
Perchè ormai più nulla sarà importante.



Traduzione di Synnax 21/01/2003


(Esistevano due traduzioni italiane di questa poesia,
ma nessuna rendeva giustizia alla sonorità in rima dell'originale inglese. Ho voluto provarci io.)

Dedico questa traduzione alla memoria di Achille Artom...


(LE ALTRE TRADUZIONI)
(numero 1)

Fermate tutti gli orologi, isolate il telefono
fate tacere il cane con un osso succulento.
Chiudete i pianoforti, e tra il rullio smorzato
portate fuori il feretro. Si accostino i dolenti.

Incrocino aereoplani lamentosi lassu'
e scrivano sul cielo il messaggio: Lui E' Morto.
Allacciate nastri di crespo al collo bianco
dei piccioni, i vigili si mettano guanti di tela nera.

Lui era il mio Nord, il mio Sud, il mio Est ed Ovest,
la mia settimana di lavoro e il mio riposo
la domenica, il mio mezzodi', la mezzanotte, la mia
lingua, il mio canto;
pensavo che l'amore fosse eterno: e avevo torto.

Non servono piu' stelle: spegnetele anche
tutte; imballate la luna, smontate pure il sole;
svuotate l'oceano, e sradicate il bosco;
perche' ormai piu' nulla puo' giovare.



Traduzione di Gilberto Forti


(LE ALTRE TRADUZIONI)
(numero 2)

Fermate gli orologi, tagliate i fili del telefono
E regalate un osso al cane affinché non abbai,
Faccia silenzio il pianoforte e tacciano i risonanti tamburi
Che avanzi la bara, che vengano gli amici dolenti.

Lasciate che gli aerei volteggino nel cielo
E scrivano l’odioso messaggio lui è Morto,
Guarnite di crespo il collo bianco dei piccioni e
Fate che il vigile urbano indossi lunghi guanti neri.

Lui era il mio Nord, era il mio Sud , era l’Oriente e l’Occidente,
I miei giorni di lavoro, i miei giorni di festa,
Era il mezzodì, la mia mezzanotte, la mia musica, le mie parole;
Credevo che l’amore potesse durare per sempre: era un’illusione.

Offuscate tutte le stelle perché non le vuole più nessuno;
Buttate via la luna e tirate giù il sole;
Svuotate gli oceani e abbattete gli alberi.
Perché da questo momento niente servirà più a niente.