Gli Asi

Le divinità nordiche si dividono in due grandi categorie: gli Asi (dei supremi) e i Vani (amare). Gli Asi sono i signori assoluti, titolo che si sono conquistati dopo aver mosso guerra ai Vani ed averla vinta. Secondo Snorri essi vivevano originariamente in Asia e da lì si erano spostati verso la Svezia. Come terra di origine avevano Ásaland (terra degli Asi), luogo dove si trovava Ásgard. Nel recinto degli dei (Ásgard) si compivano sacrifici davanti agli occhi compiaciuti di dodici sacerdoti, che avrevano il potere di prendere decisioni per la vita del popolo. Costoro in seguito furono divinizzati dai loro sudditi. Di Odino dissero che, sentendosi prossimo alla morte, avesse lasciato la Svezia affermando di tornare nella terra degli dei (Goðheimr).
Ad Ásgard vi si accede mediante il ponte dell'arcobaleno "Bifröst"; all'interno della città si trova Hliðskjálf il trono di Odino; al centro di Ásgard si trova Iðavöllr, luogo dove risiederanno gli dei del ciclo che sostituirà quello presente. 

I Vani

Costituiscono una stirpe di dei ben distinta dagli Asi. I loro esponenti più importanti furono Njörðr (forza) e i suoi figli Freyr (signore) e Freyja (signora).
La società dei Vanio si distingue nettamente da quella degli Asi per struttura e funzione. I Vani furono senza dubbio divinità legate alla fecondità e la magia era al loro servizio. Infatti fu Freyja ad insegnarla agli Asi quando fu accolta tra di loro. Grazie alla loro affinità con la magia sono in grado di conoscere il futuro.
La sociatà dei Vani era molto chiusa e protettrice delle loro tradizioni. Per evitare contaminazioni esterne, era di largo uso l'incesto; Njörðr possedette sua sorella con cui ebbe Freyr e Freyja che a loro volta ebbero rapporti sessuali di tipo incestuoso.

Odino 

Odino (Óðinn) è la figura eccellente del mondo nordico, quella in cui meglio si incarna il concetto della molteplicità. Il suo nome non ha una traduzione precisa, variando molto a seconda delle radici prese in considerazione; lui è il veggente, il furente, il posseduto. Nucleo del suo essere è perciò una condizione di perenne possibilità, piuttosto che una manisfestazione materiale. Diviene così il dio dei morti e dei vivi, piacevole e terribile, soccorrevole e letale.
Nonostante il suo culto si sia sviluppato in epoca relativamente tarda, conquistò ben presto il titolo di signore degli dei, scalzando i precedenti detentori del titolo (Týr e Ullr).
La sua ambiguità l'ha portato ad avere nomi che ne identificano la natura ambigua e ingannatrice.
Un racconto interessante sulla molteplice natura di Odino è l'Inganno di Gylfi in cui Snorri racconta di un re svedese, Gylfi appunto, che dopo essersi travestito da vecchio si introduce nella dimora degli Asi e qui viene portato al cospetto di una triade divina che lo istruisce sulle antiche storie del mondo e degli dei. Questi tre dei erano: Hár ("alto" inteso come eccelso); jafnhár ("proprio come alto") e Þriði ("terzo"). Naturalmente tutti e tre gli dei trovano la loro essenza in Odino. Infatti nelle figure dei tre è celato Odino.
Come potete vedere nel paragrafo origine dell'uomo Odino partecipò alla creazione degli uomini. Oltre aglli uomini, Odino diede la viota ad altri dei, tra cui i più importanti sono Thor, Baldr, Heimdallr, Týr, Yngvi (da identificare con Freyr), Víðarr, Váli, Höðr, Hermóðr e Bragi; quelli meno importanti o che sono appaiono solo come incarnazioni di diverse qualità degli dei sono Nepr, Skjöldr, Sæmingr.

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